Site icon Eurodevotion

Prova di forza della Virtus, sbanca Venezia e manda un messaggio al campionato

virtus
Annunci

Al Taliercio va in scena la rivincita della semifinale della Supercoppa Discovery plus, tra Reyer Venezia e Virtus Segafredo Bologna.

I veneziani tengono fuori la storica guardia del corpo (Stone) di Teodosic, oltre al lungodegente Bramos, per far spazio al greco Charalampopoulos (partito in quintetto), all’esordio in campionato. In casa Virtus vengono confermate le notizie della vigilia: tra i dodici si vede per la prima volta JaKarr Sampson, mentre per Cordinier si dovrà ancora attendere una settimana.

Una sfida, ormai una classica in ambito nazionale, che è il prologo di un duello che si ripeterà in EuroCup.

Il secondo round stagionale vede trionfare la Virtus Bologna che, dando una prova di forza che va oltre i semplici due punti in classifica, sbanca il Taliercio e resta imbattuta.

Primo quarto sprint di Venezia

La Reyer Venezia, squadra atipicamente, rispetto alle storiche abitudini, stravolta sotto canestro, trova in un simbolo il ruolo di trascinatore della prima frazione: Mitchell Watt con 9 punti. L’americano mette in difficoltà i pariruolo bianconeri, dando pieno sfoggio della sua intelligenza cestistica e delle mani di seta.

La Virtus soffre gli uno contro uno degli esterni, la foga a rimbalzo dei veneziani e l’intimità tecnica del duo Watt-Brooks.

Uno sprint agonistico di Daye – l’unico del pomeriggio – porta i padroni di casa anche sul +7, l’ingresso, tra le file dei bianconeri, del neoarrivato Sampson da linfa alle Vu nere. Il tabellino dei primi dieci minuti sorride ugualmente ai padroni di casa: 28 punti, contro una difesa stranamente molle della Segafredo.

L’impatto di JaKarr Sampson

Nonostante un primo tempo dominante del centro avversario (Watt 15 punti), l’impatto di JaKarr Sampson non delude le attese; l’ex Pacers ha una mobilità di gambe ed un range di azione totalmente inedito per il panorama del vecchio continente. La Virtus, anche per le difficoltà dalla lunga distanza (3/14), si affida al centro americano per restare a galla. In difesa, i bianconeri, aumentano l’intensità concedendo alla Reyer soltanto 13 punti. I veneti leggono alla perfezione le giocate offensive della Virtus, e le difese, nel secondo quarto, hanno la meglio sugli attacchi.

Il primo tempo sorride ancora ai padroni di casa: 41-38

…e poi arriva Kevin Hervey…

Nel primo tempo il grande assente in casa bianconera è Kevin Hervey, e si vede. L’ex Kuban, all’ingresso del terzo quarto, si allaccia le scarpe: mette in moto le sue immense braccia, in fase difensiva inizia ad intercettare anche i moscerini, recupera palloni, fa partire il contropiede, segna da fuori, da sotto, spinge a rimbalzo e… altro? Si, smazza anche assist per Weems (15 punti), accompagna Sampson (17+4 e 7/8 da due) all’arrembaggio e fa prendere il largo alla sua Virtus. Il terzo quarto dei bianconeri dice 9-29

La partita di Kevin Hervey fa tornare in mente una citazione di un film di Clint Eastwood, “Changeling”:

Regola numero uno, ricordi? Non colpire per primo, colpisci per ultimo

E il buon Kevin, da amante di Eastwood, non fa una piega e, dopo un primo tempo sonnolento, colpisce per ultimo; la Virtus, con il solito Pajola in versione Arsenio Lupin, non solo sbanca Venezia, non solo da prova di una clamorosa prova di forza, ma lancia un messaggio al campionato abbastanza aggressivo: i campioni d’Italia ci sono e hanno ancora fame.

La Virtus vince a Venezia 64-85 e resta a punteggio pieno.

Qualcosa da aggiungere?

Dopo i 28 punti dei primi dieci minuti, la Virtus, nell’intero secondo tempo concede alla Reyer 24 punti.

https://www.legabasket.it/game/23385/umana-reyer-venezia-virtus-segafredo-bologna

Exit mobile version