Roster
Thomas Walkup, Tyler Dorsey, Michalis Lountzis, Giannoulis Larentzakis, Moustapha Fall, Kostas Sloukas, Hassan Martin, Sasha Vezenkov, Georgios Printezis, Kostas Papanikolau, Livio Jean-Charles, Shaquielle McKissic.
La campagna acquisti dell’Olympiacos è stata decisamente di maggior livello rispetto alle ultime stagioni, con alcuni colpi di alto rango.
Uno di questi è Thomas Walkup, su cui aleggia una discreta incognita sul suo rendimento al di fuori dell’ambiente di Kaunas.
Molto sottovalutato invece il rinnovo di Sasha Vezenkov, autore di una grande stagione e che sembrava destinato a non rimanere al Pireo, e l’ingaggio del centrone francese Moustapha Fall, anch’esso reduce da una signora annata tra ASVEL ed Olimpiadi.
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Forza e debolezza
L’Olympiacos ha senza dubbio rinforzato il roster, fornendo a coach Bartzokas giocatori decisamente di livello maggiore rispetto a quanto visto nelle ultime complesse stagioni tra vicende dirigenziali e non solo (retrocessione in A2 greca e le vicende col Pana).
L’arrivo di Fall ha elevato e non di poco la fisicità del reparto lunghi già formato dal connazionale Livio Jean-Charles, Hassan Martin e l’eterno Georgios Printezis.
Sarà un punto di forza sia offensivamente, con un gran play come Kostas Sloukas a disegnare giochi a due con i lunghi e con le difese che dovranno prendere costantemente delle decisioni, sia difensivamente perchè Fall, Jean-Charles e Martin son ottimi difensori.
Tra l’altro Jean-Charles e Martin sono allo stesso tempo lunghi molto dinamici, che garantiscono fluidità e sicurezza nei cambi difensivi.
L’Olympiacos è un roster abbastanza completo, che non ha particolari carenze nè tecniche nè fisiche.
Il livello medio tecnicamente sarà buono ma non certo d’èlite, ed il fatto di avere tanti buoni giocatori ma nessun go-to-guy potrebbe essere una lotteria che potrebbe giocare un brutto scherzo ai biancorossi tanto quanto a favore.
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Coach ed obiettivi
Il coach dei greci sarà sempre Georgios Bartzokas.
L’allenatore è dal 2020 all’Olympiacos, club che aveva già allenato dal 2012 dal 2014.
In questa parentesi, precisamente nell’annata 2012-13, è riuscito a vincere la sua unica Eurolega battendo in finale il Real Madrid grazie alle prove eccezionali di Acie Law e Spanoulis.
Ecco, magari non gli verrà chiesto di vincere ancora, mentre i playoff sono un obiettivo sulla carta raggiungibile.
Tutto questo ai nastri di partenza di quella che sarà la prima stagione dopo tanti anni senza una leggenda di nome Vassilis Spanoulis a calcare i parquet d’Eurolega.
