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Euroleague Preview 2021/22: Zenit St. Petersburg

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Dopo la sorprendente stagione dell’anno scorso, conclusasi soltanto a Gara 5 dei playoff contro la testa di serie numero 1, vale a dire il Barcellona, lo Zenit è desideroso di confermarsi a quei livelli, anche se non sarà per nulla facile visto il livello della Euroleague di quest’anno.

Come fatto anche per le altre squadre, analizzeremo il roster, i punti di forza e le debolezze dei russi, concentrandoci anche su quelli che saranno i loro obiettivi.

IL ROSTER

PG: Napier – Frankamp – Zakharov – Toptunov

SG: Loyd – Baron – Kulagin

SF: Ponitka – Karasev – Volkhin

PF: Kuzminskas – Poythress – Zubkov – Karvanen

C: Gudaitis – Mickey – Pushkov

Diversi cambiamenti nell’organico dello Zenit, specialmente per quanto riguarda il reparto esterni. Pangos, leader indiscusso della passata stagione, è stato sostituito da Shabazz Napier, che ha tutto per fare benissimo come floor general di questa squadra, cui è stato affiancato un playmaker d’ordine come Frankamp. L’altra grande sostituzione è stata quella sull’asse Belgrado-San Pietroburgo, con Hollins approdato alla Stella Rossa e l’arrivo, in terra russa, di Jordan Loyd, scorer di primissima fattura.

Sotto canestro poi , i partenti Thomas e Black sono stati rimpiazzati da giocatori esperti come Kuzminskas e, soprattutto, Jordan Mickey, che potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia in Euroleague per questa squadra.

In generale, sicuramente una squadra più lunga, con maggiori opzioni offensive, che dovrà solo amalgamarsi al meglio e recuperare Napier dal recente infortunio. Fatto ciò, i russi saranno un avversario ostico per chiunque in questa stagione di Euroleague.

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FORZA E DEBOLEZZA

L’impressione che si ha quanto si guarda il roster dello Zenit è quella di una squadra estremamente completa, ed è questo, a mio modo di vedere, il loro maggiore punto di forza. Ogni nuova aggiunta è figlia di un’attenta analisi da parte della dirigenza e i profili scelti sono veramente ben assortiti. Vi è un giusto bilanciamento tra talento offensivo e solidità difensiva, cruciale in Euroleague, ma anche tra i vari reparti, con tutti i ruoli ben coperti. Non mancano i tiratori, non mancano i creatori di gioco e non mancano i giocatori che dovranno dedicarsi a ruoli meno appariscenti ma altrettanto fondamentali.

Dovessi definire lo Zenit con una parola, userei quadrata, ad indicare appunto una formazione che magari è meno talentuosa di altre in questa Euroleague, ma che difficilmente ha eguali se si guarda alla completezza.

Debolezze, dunque. Vien da sè che, per quanto detto, il problema dello Zenit non riguarderà certamente la fisicità o l’intensità messa sul parquet, bensì la costanza del rendimento offensivo. Abbiamo detto che vi sono sia tiratori che creatori di gioco ma, tra questi, soltanto Napier sembra essere in grado di caricarsi la squadra sulle spalle a livello Euroleague e trascinarla fuori dai momenti di maggiori difficoltà, specie se derivanti da siccità offensiva. Loyd, ad esempio, è un grande finalizzatore, ma, per chi vi scrive, deve ancora dimostrare di saper trascinare una squadra e di saper scegliere quali conclusioni prendersi e in che momento prendersele ad un livello superiore.

Nel bene e nel male, lo Zenit lotterà fino all’ultima giornata di Euroleague per il miglior piazzamento possibile, e non dovrebbe avere troppi problemi ad agguantare nuovamente i playoff.

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COACH E OBIETTIVI

Dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione era inevitabile la riconferma di Coach Xavi Pascual, grandissimo protagonista della serie contro il Barcellona, dove la sua difesa ha messo in grandissima difficoltà i catalani. Pascual è sinonimo di esperienza e conoscenza del gioco, che anche quest’anno metterà dunque al servizio della squadra russa, a mio modo di vedere perfetta per riprodurre in campo quelli che sono i suoi concetti fondamentali.

Il Coach catalano ha sempre creato sistemi nei quali la difesa era il punto di partenza imprescindibile, e gli elementi a roster rispecchiano a pieno questa filosofia, mentre nella fase offensiva ha sempre adorato avere in campo un playmaker di grande carisma ed esperienza che amministrasse il gioco tenendo spesso in mano il pallone e giocando moltissimi pick & roll, o leggendo la situazione e servendo i tiratori in uscita dai blocchi, ed anche in questo caso Napier e Frankamp sembrano essere fatti con lo stampino.

Visto quanto detto, appare chiaro che l’obiettivo dello Zenit in questa stagione di Euroleague sia raggiungere nuovamente i playoff, anche se ho pochi dubbi su questo, e provare a sorprendere le squadre più quotate per raggiungere le Final Four di Berlino.

Le carte in regola le hanno tutte.

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