Site icon Eurodevotion

Euroleague Power Ranking #3: Cska ed Efes sempre a comandare

Euroleague Power Ranking
Annunci

Euroleague Power Ranking giunto all’ultima edizione prima del via della nuova stagione. Le 4 grandi rimangono in cima ai pronostici.

Ultima edizione del nostro Power Ranking prima del via della stagione, previsto per il prossimo giovedì.

Rispetto ad inizio mese in alto cambia poco, mentre qualcosa di significativo deriva dal mercato e dalla preseason per quanto riguarda le posizioni più indietro.

Come in precedenza, abbiamo ritenuto di dividere le partecipanti in 4 fasce (tra parentesi la posizione precedente).

FASCIA 4 – PROVARCI CONTRO OGNI PRONOSTICO

18 – STELLA ROSSA (16)

Non è Maik Zirbes il profilo che cambia le cose. La squadra di Radonjic, subìto anche lo stop di Aaron White, resta nelle retrovie e la preseason non ha dato indicazioni in senso differente.

Come già detto, l’atmosfera delle gare casalinghe e l’anima serba della squadra dovranno essere la spinta principale per provare ad oltrepassare un certo numero di W (10-12?).

17 – ALBA BERLINO (17)

Ranking confermato, sebbene l’arrivo di Jaleen Smith dia nuova linfa al progetto di Israel Gonzalez, che segue quello di Aito con concetti tecnici similari. I problemi di tutto il reparto lunghi, che hanno saltato in toto la preparazione, aggiungono ulteriori difficoltà. Esordio in BBL che non ha portato la fiducia necessaria. Yovel Zoosman, sano, è da alta Eurolega?

16 – ASVEL (14)

L’ultimo arrivato James Gist, firmato sino a fine anno, porta in dote quell’esperienza che serve in gruppo del genere. Interessantissimi sotto, dove potrà veramente succedere di tutto, completi numericamente ma poco in grado di creare vantaggi tra gli esterni, dove c’è discreta qualità ma poco d’altro. Benino anche il reparto ali, dove William Howard potrebbe fare il salto di qualità. Come per il 20/21, immaginarli oltre le 12-13W è complicato, a meno che non si riesca ad imporre fisicità ed atletismo con continuità.

15 – PANATHINAIKOS (15)

Il grande punto interrogativo del torneo. Magari non è giusto mettere i “greens” così indietro, ma finché la qualità di Perry e Macon non dovesse emergere, si fatica a fare diversamente.

La certezza è Papapetrou, campione, i punti di forza Nedovic, che se sta bene sappiamo chi può essere, Papagiannis, in crescita, ed un Jeremy Evans che ha fatto vedere ottime cose in preseason.

Molto sta nelle mani di Priftis: lottare per i PO sarebbe un miracolo, Oaka può dare la spinta.

14 – AS MONACO (18)

Mike James e Will Thomas cambiano parecchio, forse tutto. Era decisamente quella più indietro di questo gruppo, oggi ci pare quella più avanti. Tristemente appurato che le grandi squadre non fanno per MJ se prosegue sulla falsariga di questo atteggiamento, una realtà come quella monegasca potrebbe calzargli a pennello.

Tanta curiosità per Rob Gray al piano di sopra, così come per i tanti giovani (la pulizia di tiro di Demahis-Ballou…). Che Motiejunas ritroveremo? Mah…

Westermann, Andjusic, Motum e Donta Hall potrebbero garantire esperienza e rendimento.

13 – UNICS (13)

Darrell Brantley e OJ Mayo! Sulla carta tanta roba e si lotta per i Playoff, poi serve la verifica del campo. Il sistema intravisto in Supercoppa VTB vive e muore con Hezonja: ora le cose potrebbero, anzi o meglio dovrebbero, cambiare.

Se trova la quadra vale di più, ma non sarà né automatico né rapido farlo.

(1/4, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

FASCIA 3 – LOTTA PLAYOFF

12 – ZALGIRIS (11)

Preseason difficilissima, stracolma di cadute, ed una difesa che al momento fa acqua da tutte le parti.

Mudiay è super, sebbene ancora in cerca del giusto adattamento, ma serve più cattiveria, soprattutto tra i nuovi arrivi, parsi tutti buoni ma un po’ troppo poco efficaci (soft…).

La guida tecnica di Schiller è attesa al passo chiave, ovvero la conferma a livello di eccellenza. Cosa non facilissima ma assolutamente alla portata del Coach austriaco.

11 – MACCABI (9)

Non ha potuto fare preparazione per via di una serie di positività al COVID. In settimana è arrivata anche la brutta botta delle 6 settimane out per Ante Zizic (ginocchio)… Di peggio non poteva succedere.

87-68 sul Rishon Lezion nei quarti di Winner Cup seguito dall’81-65 inflitto al Hapoel Jerusalem dicono di un gruppo che lotta. Nella finale di domenica è arrivato il primo trofeo stagionale: asfaltata 92-62 inflitta ad Eilat. I segnali sono quindi buoni, sebbene il livello degli avversari non giustifichi un eccessivo ottimismo.

Detto ciò il roster è buono, il talento c’è, ma serve la mano di Sfairopoulos per farli diventare squadra, soprattutto in difesa.

Attenzione massima nel primo mese di gare, perchè perdere troppi colpi inizialmente, a causa della preparazione mancata, potrebbe diventare un grosso problema in ottica lotta Playoff.

10 – OLYMPIACOS (12)

Preseason normale, alti e bassi comprensibili, il gruppo pare di valore e dovrà semplicemente gestire la pressione di una stagione in cui non si può sbagliare. Sembra la squadra di maggior valore ad Atene, fallire da quel punto di vista sarebbe imperdonabile. ma è necessario andare oltre la rivalità cittadina.

Sloukas, lo diciamo da sempre, uomo chiave atteso al riscatto. Walkup scudiero di altissimo livello.

9 – BAYERN (8)

«Faremo bene. Non so quanto bene, ma fermo bene». Occhio a non credere a Trinchieri.

Tanti cambiamenti ma rimane gruppo di livello in cui Hilliard potrebbe trovare spazio per la consacrazione europea e Deshaun Thomas spiegare a tutti che è il giocatore dal grande impatto più sottovalutato di Eurolega.

Backcourt di ottimo livello, manca qualcosa atleticamente e fisicamente al ferro. Obst farà innamorare tanti puristi del rilascio: non dategli mezzo metro…

8 – BASKONIA (10)

Preparazione di buon livello, inizio di campionato discreto fino alla caduta di ieri, brutta, con Badalona. Baldwin già sul banco degli imputati per tanta stampa locale, poco tenera.

Le cose viste da Steven Enoch fanno pensare in grande, così come la costante crescita di tutti gli uomini che lavorano con Dusko Ivanovic.

Il roster appare completo per il gioco moderno.

Sarà sempre lì, sarà il solito Baskonia competitivo sino alla fine, quello che non molla un centimetro, ma tate cose devono andare insieme. Palla nelle mani di Dusko, non è da escludere una mossa nel reparto guardie.

(2/4, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

FASCIA 2 – LE SFIDANTI PIU’ ATTESE

7 – OLIMPIA (7)

Preseason lenta, la macchia della Supercoppa, ma un gruppo con 7 nuovi richiede tempo.

Invece di stare a domandarsi se è più forte o più debole dello scorso anno, operazione ridicola oggi, è meglio vedere cosa può avere in più. Profondità, atletismo ed una parte di fisicità. In meno certamente il fatto che i grandi vecchi hanno una primavere in più ed abbondantemente oltre i 30, non da 25 a 26…

Messina è garanzia di competitività, Shavon Shields deve confermarsi al top della lega, Melli deve solo essere Melli, cioè uno dei migliori di questa competizione come lo era quando l’ha lasciata in direzione NBA.

Potrebbe anche essere la prima di questo lotto senza problemi, ma rispetto alle 4 favorite ci pare un passo indietro.

6 – FENERBAHCE (6)

Anche nel caso del Fener una preseason non brillantissima. L’esordio in campionato ha detto solida W nel derby col Dacka.

La squadra c’è, è completa e parte dal trio De Colo-Guduric-Vesely che è garanzia di continuità, competitività e classe, cosa che non tutti hanno.

I nuovi arrivi sono ottimi, difficile pensare ad un Fenerbahçe poco competitivo.

5 – ZENIT (5)

Bruttissimo colpo l’infortunio di Shabazz Napier, ad oggi fuori a tempo indeterminato. Pascual stava forgiando un gruppo che avremmo voluto vedere già all’opera contro il Cska, che è parso ancora superiore anche in ottica VTB. Anche l’aver rinunciato spesso a Gudaitis sinora, poi rivisto ieri, non ha dato una reale dimensione del valore del gruppo, che comunque per noi resta di primissima fascia per profondità e completezza.

Serve solo gestire il momento iniziale senza Napier, poi si può volare.

(3/4, scorri in fondo per cambiare pagina e continuare la lettura)

FASCIA 1 – PER BERLINO E PER IL TITOLO

4 – BARCELLONA (3)

Liga Catalana e Supercoppa hanno mostrato nuovamente i limiti dello scorso anno a partire dalla mancanza di cattiveria nel chiudere gare che si stanno dominando. Ok, tutto nella prima metà di settembre, tuttavia segnali da non sottovalutare. Pare più forte del Real ma saprà essere migliore del Real?

3 – REAL MADRID (4)

«Mai sottovalutare il cuore dei campioni». Basterebbe chiuderlo così il discorso sul Real.

C’è transizione verso una nuova struttura, c’è costruzione di nuovi principi, ma soprattutto ci sono i vecchi campioni, c’è Pablo Laso e c’è quella coppia Poirier-Tavares che sarà un incubo per tutti. La difesa mostrata in queste tre settimane, in cui sono state giocate già 5 gare ufficiali, è di primissimo piano.

2 – EFES (2)

Se ci leggesse Ataman… Veramente difficile mettere in ordine Efes e Cska, più semplice riempire, anche casualmente, le prime due caselle del Ranking col loro nome.

Tante assenze, mai meno di quattro, nelle ultime gare di preparazione ed un esordio un po’ balbettante in campionato dicono di una sorta di lavori in corso anche per chi è collaudatissimo.

Petrusev ha già chiaramente dimostrato di valere l’eccellenza, Larkin è appena uscito dai box, impegnato nel warm-up. Problemi eventuali? Magari l’età non esattamente verde dei vari Simon, Dunston, Singleton, Beaubois, Anderson, Moerman e Balbay. Per il resto è la squadra più NBA che gioca in Eurolega.

1 – CSKA (1)

Lo abbiamo detto e scritto mille volte: con Clyburn nel 2019/20 e Milutinov, più altre decine di stop anche lunghi, nel 2020/21, la storia sarebbe stata diversa.

Il Cska di Itoudis, al completo, si batte molto difficilmente.

Il nuovo sistema con Shved e Grigonis ha tante armi importanti, le certezze c’erano già e ci saranno ancora.

Con le spaziature giuste, specialità della casa del Coach greco, è la numero 1.

Exit mobile version