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Euroleague, i migliori free agent ancora sul mercato!

Zenit-Cska
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Manca meno di un mese all’inizio della nuova stagione della Turkish Airlines Euroleague e le squadre stanno iniziando tutte ad essere al completo, ma sul mercato ci sono ancora diversi free agent che potrebbero aiutare, alzare il livello o, addirittura, cambiare le sorti di alcune compagini!

Tra “usati sicuri”, vecchie scommesse e giocatori che sono stati protagonisti anche nella passata stagione, vediamo quali sono ancora i nomi liberi sulla piazza!

Free agent Euroleague: LE GUARDIE

STEFAN JOVIC: dopo due stagioni sottotono al Khimki concluse con il fallimento della società ed anche diversi problemi fisici, il playmaker serbo è in cerca di riscatto. Le perplessità su di lui, ad oggi, non sono poche, ma potrebbe ancora essere utile a qualche squadra, soprattutto in uscita dalla panchina.

SHELVIN MACK: dopo una carriera passata in NBA, a Milano non ha lasciato un bel ricordo, per usare un eufemismo. E nemmeno ad OAKA si sono strappati troppo le vesti per lui. I suoi limiti al tiro sono sempre la costante preoccupazione riguardo alla sua resa in campo….preoccupazioni che in Europa sembrano farsi sempre più insistenti a quanto pare.

MICHAEL ROLL: role player, se ce n’è uno. Le sue caratteristiche le conosciamo bene: guardia pura o, come direbbero oltreoceano, shooting guard. In squadra uno come lui che la sa mettere con continuità dall’arco fa sempre comodo; i dubbi sono legati all’età del giocatore che ha raggiunto le 34 primavere. Proprio per questo motivo a Milano nell’annata trascorsa ha avuto sempre meno minuti a disposizione in campo, al netto di una condizione fisica non sempre brillante.

ZORAN DRAGIC: giocatore che porta un’intensità pazzesca in campo, su tutti e due i lati del campo. Se le parole d’ordine sono ritmo e frequenza di gioco, allora lui è il giocatore giusto. Stupisce, infatti, il fatto che non sia stato confermato dal Baskonia dove era il giocatore perfetto a disposizione del sistema di gioco di coach Ivanovic. Dalla panchina potrebbe essere giocatore utile per molte squadre, con tanti punti in dote.

KEVIN PANGOS: è senza ombra di dubbio il nome più grosso tra quelli rimasti disponibili sul mercato. Anzi, lo era già ad inizio mercato quando c’erano ancora liberi in giro altri big. In Europa, ad oggi, è uno di quelli capaci di spostare di più ed è stato chiaro nella stagione passata quando si è messo sulle spalle tutto lo Zenit, fornendo prestazioni pirotecniche.

Il canadese aspetta fin dall’inizio dell’estate un’offerta che lo soddisfi dalla NBA e ciò significa un contratto garantito. Nonostante le voci di diversi interessamenti da parte di diverse franchigie, l’offerta desiderata tarda ad arrivare ed il tempo stringe. Dovesse rimanere in Europa, secondo anche nostre fonti, il front runner per aggiudicarsi le sue prestazioni sarà il CSKA Mosca che andrebbe così a formare una vera e propria corazzata.

Zoran Dragic, macchina da transizione

LE ALI

KC RIVERS: lo mettiamo tra le ali, anche se può giocare anche da 2. Quando molti lo davano per “finito” ecco che nella scorsa stagione allo Zenit ha dimostrato di essere ancora un giocatore che in campo può dire la sua. Anzi, in certe occasioni è stato proprio lui a tirare la carretta della squadra: chiedere a Jasikevicius ed al suo Barcellona che, anche per mano sua, negli scorsi playoffs ha patito qualche spavento di troppo. Anche lui è a quota 34 anni, ma la sua esperienza e le sue capacità tecniche potrebbero dare ancora molto, soprattutto in uscita dalla panchina.

JONAS JEREBKO: l’ultima sua esperienza coincide con la disastrosa annata del Khimki partita con tante attese e proseguite con gli addii di tutti i giocatori importanti, come Jerebko, firmati ad inizio stagione. Grande fisicità, atletismo e discreto tiro: le sue qualità le conosciamo e farebbero gola a tante squadre del Vecchio Continente. Pare, però, che il giocatore stia pensando seriamente al ritiro, dato che non vorrebbe muoversi da Detroit dove attualmente risiede con la sua famiglia.

WILL THOMAS: altro veterano che tanto bene ha fatto l’anno scorso nello Zenit delle meraviglie di Xavi Pascual. Due parole su tutte: fisicità e solidità. Di nuovo, la sua esperienza farebbe comodo a più di una squadra, soprattutto a chi ha bisogno di un po’ di garanzie nei momenti caldi della stagione. A metà luglio aveva firmato un accordo con l’UNICS Kazan, ma ad inizio settembre è arrivata la notizia della separazione tra le due parti. Così Thomas ritorna sul mercato e l’impressione è che non dovrebbe rimanere a piedi.

ALEX TYUS: sebbene sia forse più centro che ala grande, lo inseriamo nel secondo spot per carenza di ali tra i free agent rimasti. Ha giocato metà stagione nell’ultima annata nel Real Madrid per sopperire all’emergenza che i madridisti avevano sotto canestro. Non ha fatto faville, ma ha portato a casa la pagnotta, come si direbbe da alcune parti; assicurando solidità ed esperienza. E’ parso però abbastanza “arrivato” dal punto di vista fisico, facendo spesso difficoltà a seguire le accelerazioni dei suoi pari ruolo. Difficile capire quanto ancora possa dare sul parquet, ma potrebbe comunque garantire alcuni minuti importanti dalla panchina.

Anche per Will Thomas quella a Pietroburgo è stata una buona annata

I CENTRI

GREG MONROE: anche lui viene dalle macerie targate Khimki. Difficile capire in questo momento quali siano le sue condizioni fisiche e molto dipenderà da quello. Ovviamente l’impressione è che sia molto lontano non solo dai livelli degli ultimi anni NBA, ma anche dal livello visto al Bayern Monaco. C’è da sottolineare, poi, che il suo nome è uno dei meno chiacchierati e non pare esserci molto interesse.

TARIK BLACK: un altro in uscita dallo Zenit che ha giovato tanto dall’annata magica dei ragazzi di coach Xavi Pascual. La specialità della casa è la fisicità, lo sappiamo. Sotto canestro farebbe comodo a diverse squadre, ma ancora l’ex Maccabi non ha trovato una sistemazione. Si era parlato tanto di un suo possibile approdo all’Efes, ma la voce nelle ultime settimane è lentamente sfumata e non ci sono stati nuovi sviluppi. Potrebbe comunque alla fine approdare nel Bosforo nonostante l’arrivo di Filip Petrusev su cui già si sono puntati diversi fari europei e non.

JAMES GIST: la carta d’identità dice 35 anni da compiere il 26 ottobre, ma Gist è uno che di benzina ancora ne ha. Non per essere protagonista, ma per avere un ruolo importante in una squadra. L’anno scorso sotto canestro è stato spesso la spina dorsale del Bayern di Trinchieri, soprattutto nella serie playoffs contro Milano dove in più occasioni con giocate da campione (vedere a proposito la stoppata a Shields) ha rischiato di spostare gli equilibri della serie. Per chi cerca solidità, qualità ed esperienza nei pressi del ferro, è un affare sicuro.

Gist protagonista della serie playoff tra Bayern e Olimpia
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