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EUROLEAGUE PLAYERS 2017/2018: Luka Doncic, il predestinato

Doncic
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La stagione 2017/2018 è quella della consacrazione per Luka Doncic, autore di prestazioni clamorose fin dalle prime giornate. Sarà anche l’ultima però, visto l’imminente e non rimandabile approdo in NBA, dove, neanche a dirlo, continuerà a dominare. In questo pezzo ripercorriamo le tappe più importanti della sua carriera.

LE ORIGINI

Luka Doncic nasce a Lubjana il 28 Febbraio 1999 e inizia la sua carriera nelle giovanili della KK Union Olimpija. Il talento è incredibile, e si vede subito che il ragazzo ha quel qualcosa di speciale, un qualcosa di speciale che mette in mostra anche da giovanissimo nel nostro Paese.

E’ il Gennaio del 2012 quando, sotto età di un anno, Doncic partecipa al Torneo Chicco Ravaglia di Imola e trascina letteralmente in finale la sua Olimpija Lubjana, costretta ad arrendersi solo al cospetto della Virtus Bologna, dove militavano Davide Moretti e Lorenzo Penna, soltanto per fare due nomi. Doncic viene inserito nel miglior quintetto, impressionando chiunque.

Lo stesso anno, ma in Aprile, Doncic decide che sta volta arrivare in finale non gli basta più, e allora realizza 54 punti, prendendo 11 rimbalzi e collezionando 10 assist nella sola gara finale giocata contro la SS Lazio al torneo U-13 Lido di Roma, vincendo il titolo di MVP. Il Real Madrid mette gli occhi su di lui, e nel settembre 2012, a soli 13 anni, lo firma con un contratto quinquennale. 

In Spagna la sua ascesa non rallenta, anzi, e Doncic continua a vincere trofei su trofei e moltissimi riconoscimenti personali. Il più importante è sicuramente quello vinto nel 2015 al torneo Ciutat de L’Hospitalet, valido per la qualificazione al torneo finale dell’Euroleague Basketball Next Generation, dove viene inserito nell’All-Tournament Team, nonostante sia più giovane di almeno due anni di tutto il resto della sua squadra. Neanche a dirlo, vincerà poco dopo anche la Euroleague Basketball Next Generation e verrà inserito anche lì nell’All-Tournament Team.

E’ ormai tempo per Doncic di misurarsi con un livello più alto, e quel livello si chiama prima squadra. Laso riconosce immediatamente il valore del giocatore, così come lo fanno i veterani della squadra (celebre l’intervista ad Ayon dove, rispondendo alla domanda su chi sia il giocatore più forte della squadra, risponde dicendo che non è nessuno dei senatori, bensì un ragazzino di 16 anni, proprio lui…), e il 30 aprile 2015 diventa il più giovane giocatore ad aver vestito la maglia del Real Madrid in una gara di Liga ACB, avendo solo 16 anni, 2 mesi e 2 giorni.

Passa qualche mese e, il 6 Gennaio 2016, nella trasferta a Mosca, arriva la prova definitiva che Doncic è destinato a dominare ai livelli più alti: il Real perde palla e va sotto di 7 lunghezze, Laso chiama timeout infuriato, Doncic esce dal timeout e segna 3 triple consecutive per i suoi.

La stagione 2016-17 si chiude con un deludente quarto posto per il Real Madrid, ma Doncic viene comunque eletto miglior giovane della manifestazione. In campionato, dopo aver concluso al primo posto la stagione regolare, porta la sua squadra in finale playoff, dove si arrende per 3-1 al Valencia. Anche in questo caso, viene eletto miglior giovane della competizione.

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LA STAGIONE 2017/2018

Doncic inizia la stagione 2017/2018 con la consapevolezza che, al 100%, sarà la sua ultima in Europa, prima del grande salto chiamato NBA. Tutti hanno gli occhi puntati su di lui, appena maggiorenne ma già con uno status da superstar vera e propria. E il ragazzo non delude le attese.

Prima giornata di Eurolega, il Real Madrid esordisce al Sinan Erdem Dome di Istanbul contro l’Efes: Doncic decide che non c’è tempo da perdere, il palcoscenico deve essere suo fin da subito. Risultato? 27 punti, 4 rimbalzi e 4 assist in 27 minuti, per un PIR di 27. Incredibilmente non arriva il premio di MVP di giornata, complice una super prestazione di Pierre Jackson, ma è solo questione di tempo. Bisogna attendere solo due giornate.

Contro Milano i punti sono 27, con 8 rimbalzi e 5 assist (in 28 minuti), per una valutazione totale di 34: eccolo il primo MVP di giornata. Ma non basta, la settimana successiva bisogna replicare, e allora ecco altri 28 punti, 9 rimbalzi e 4 assist a Kaunas. Altro 34 di PIR e altro MVP di giornata, il secondo consecutivo. Ah giusto, Luka Doncic è anche l’MVP del mese di Ottobre.

Il dominio del talento sloveno continua per tutta la regular season, dove tiene medie da leader indiscusso: sono 16.0 i punti di media (secondo del Real è Llull a 10…), ben 4 gli MVP di giornata, più di chiunque altro. A fine stagione arriva anche la consacrazione definitiva, uno di quei traguardi che ti fanno entrare di diritto nella storia: Luka Doncic, a soli 19 anni e 3 mesi, è MVP della regular season 2017/2018, il più giovane di sempre.

Doncic vince anche il premio di miglior giovane della competizione, ma ormai non fa neanche più notizia. Il Real Madrid arriva ai playoff qualificandosi come quinta testa di serie e deve affrontare il Panathinaikos di Calathes. Doncic gioca una serie sicuramente sottotono, ma non manca di far vedere tutta la sua classe con giocate sensazionali.

In Gara 4 segna 17 punti e chiude la serie, portando i blancos a Belgrado: history in the making direbbero dall’altra parte dell’oceano.

Le Final Four di Luka Doncic sono qualcosa di sensazionale. Prima la semifinale con il CSKA, dove è il migliore dei suoi, con 16 punti e 7 rimbalzi. Poi la finalissima con il Fener di un fenomenale Nicolò Melli: Doncic ne mette altri 15, segnando in modo netto la partita. Non è il miglior realizzatore dei suoi stavolta, ma solo perchè Causer fa il Causer. Nonostante ciò, Doncic vince comunque l’MVP delle Final Four, ovviamente il più giovane di sempre a fare ciò. Doncic vince anche l’ACB con il Real battendo 3-1 il Baskonia, ma ormai l’Europa gli sta stretta, strettissima. E’ giunto il tempo di fare il salto decisivo.

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LA CARRIERA

Il 21 Giugno 2018, al Draft NBA, viene selezionato con la terza scelta assoluta dagli Atlanta Hawks, salvo venire poi scambiato ai Dallas Mavericks in cambio della quinta scelta assoluta, Trae Young. Doncic non delude le attese alla prima stagione NBA, e diventa subito leader della squadra texana: è il più giovane giocatore con 25 punti e 10 assist in una singola partita dal 2004 (Lebron James), e il giocatore più giovane di sempre a realizzare una tripla-doppia con almeno 30 punti, battendo il record dello stesso James.

Alla fine della stagione avrà fatto ricredere anche quei pochi che ancora nutrivano qualche dubbio su di lui e vince, meritatamente, il Rookie of the Year. Kokoskov, che lo aveva allenato ad Eurobasket 2017 (vincendo la medaglia d’oro), dirà, prima della partita tra Fener e Atasehir: «Non sarei seduto qui con te (ad un giornalista, ndr)», riferendosi all’errore commesso dai Suns nel chiamare Ayton con la prima scelta assoluta invece che Doncic.

Forte del riconoscimento di miglior rookie dell’anno, Doncic inizia quella che sarà la stagione della consacrazione anche in NBA: si guadagna la convocazione per l’All Star Game 2020, diventando il più giovane europeo di sempre a riuscire a parteciparvi, e porta i Dallas Mavericks ai playoff dopo 3 anni di assenza, uscendo poi al primo turno contro i Clippers di Leonard e George.

La stagione successiva, Doncic arriva addirittura in corsa per il titolo di MVP, registrando 27.7 punti, 8.0 rimbalzi e 8.6 assist a partita, e divenendo a tutti gli effetti una superstar NBA. I Mavs tornano nuovamente ai playoff e, nuovamente, vengono eliminato dai Clippers, ma è solo questione di tempo prima che Doncic si prenda anche l’anello NBA.

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