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Euroleague players 2015/16: Nando De Colo, ovvero l’eleganza

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LE ORIGINI

Nando De Colo nasce il 23 giugno 1987 da genitori entrambi nati e cresciuti in Portogallo a Sainte-Chatherine, una piccolissima cittadina a Nord-Passo di Calais, una delle zone più fredde della Francia. Non è una zona in cui di solito crescono piccole sacche di talento cestistico, ma Nando è l’eccezione vera e propria alla regola.

Inizia a giocare per lo Cholet e in poco tempo, in virtù del suo talento, viene subito promosso in prima squadra. Ci trascorre tre anni nell’ultimo dei quali aiuta anche la mediocre compagine francese a raggiungere la finale della Coppa di Francia.

Nell’estate del 2009 decide di rendersi eleggibile per il draft NBA e lì avviene la chiamata che tutti i ragazzini che giocano a pallacanestro vorrebbero che arrivasse: infatti, viene selezionato con la 53esima scelta assoluta dai San Antonio Spurs.

Tuttavia, i texani decidono che non è ancora pronto e maturo per l’esperienza oltreoceano e quindi lo lasciano ancora a farsi le ossa in Europa, dove firma un triennale con Valencia. Il matrimonio con gli spagnoli è fin da subito fruttuoso: nella prima annata insieme, i “taronja” vincono l’EuroCup e si qualificano così per la successiva stagione di Eurolega. De Colo inizia già a spiccare ed infatti viene inserito nel primo quintetto della corrente edizione di EuroCup.

De Colo con la maglia del Valencia

L’anno successivo, alla sua prima esperienza in Eurolega, il talento francese inizia già a brillare e Valencia si dimostra una squadra ostica per chiunque. A sorpresa supera sia la prima fase che la top 16 e si qualifica per i quarti di finale, nonostante i pronostici avversi della vigilia. E, in seguito, si arrende solo nella decisiva gara 5 contro il blasonato Real Madrid confermando l’ottima stagione fatta. La prima stagione in Eurolega di De Colo è già un successo: chiude, infatti, con 10.1 punti di media a partita col 95.7% di percentuale ai tiri liberi! La letalità dalla lunetta rimarrà un tratto distintivo di tutta la sua carriera.

Allo scadere del contratto triennale con Valencia, De Colo decide di non rinnovare e provare finalmente l’esperienza in NBA. Firma un contratto biennale con gli Spurs ma non trova mai veramente spazio nella franchigia texana e spesso viene relegato nelle fila della squadra affiliata in D-League. A metà del secondo anno San Antonio lo scambia ai Toronto Raptors in cambio di Austin Daye. Anche qui, però, il francese non troverà fortuna.

Nell’estate del 2014 De Colo capisce che è arrivato il momento per tornare nel Vecchio Continente e per farlo sceglie l’ambizioso CSKA Mosca con cui firma un biennale con opzione sul terzo anno. Scocca fin da subito l’intesa col club russo e con coach Itoudis: non a caso, già al primo anno in Eurolega viene inserito nel secondo quintetto della stagione chiudendo con 14.4 punti di media.

Durante quella stagione il CSKA vince ai quarti di finale contro il Panathinaikos e si qualifica per le Final Four. Secondo gli addetti ai lavori il CSKA di De Colo, Teodosic, Kirilenko, Hines e Khryapa parte da favorito contro l’Olympiakos, ma i russi perdono 70 e 68 contro i greci.

L’avventura negli States con gli Spurs di Popovich

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LA STAGIONE 2015/16

E’ la stagione della definitiva consacrazione per Nando De Colo che si issa sopra ogni altro sul tetto d’Europa conquistando sia il premio di MVP della regular season che delle Final Four di Eurolega e riportando anche l’ambito trofeo a Mosca. Tutti sono concordi nell’assegnare il premio a lui nonostante la grande stagione di altri giocatori deliziosi come Malcolm Delaney, Darius Adams, Iannis Bourousis, Milos Teodosic ed altri ancora. Ma la stagione del francese è talmente cristallina e sontuosa che univocamente l’anno 2015/16 è il suo!

I numeri al termine della stagione parlano chiaro: 19.4 punti di media a partita (massimo in carriera), 5 assist (anche in questo caso massimo in carriera) e 4 rimbalzi. Non c’è niente da fare: il CSKA di Itoudis è una macchina perfetta costruita attorno al suo talento ed a quello del mago Milos Teodosic. Entrambi due trattatori sopraffini di palla: De Colo più finalizzatore e scorer, Teodosic invece fantasista e creatore puro di gioco.

I due sul parquet sembrano completarsi alla meraviglia e la presenza del serbo permette a De Colo di giocare molto di più senza palla, di tagliare dietro le spalle dei difensori, di uscire dai blocchi per tirare ed, in generale, di avere meno responsabilità in cabina di regia e di essere quindi più concentrato in quello che sa fare meglio, ovvero fare canestro.

Proprio per queste motivazioni la sua leggiadria in campo è spaventosa: tiri in uscita dai blocchi, penetrazioni fulminee a canestro, step-back dalla linea dei tre punti, jumper dalla media, runner … tutte soluzioni che sa eseguire alla perfezione e che realizza con quell’eleganza immancabile che lo caratterizza nei suoi movimenti in campo.

Nella semifinale delle Final Four trascina i suoi alla vittoria netta contro il Lokomotiv Kuban con una prestazione sublimante da 30 punti in cui non sbaglia praticamente nulla. Nella finale contro il Fenerbahce soffre di più a causa della marcatura asfissiante che gli riserva Obradovic, ma nel supplementare, quando conta, si accende e si riprende in mano la squadra. La differenza la fa soprattutto grazie ai tanti liberi conquistati che però, senza tremare, realizza tutti con freddezza glaciale; il resto lo fa con i suoi attacchi brucianti dall’uno contro uno dove batte gli avversari stanchi e sulle gambe. Chiuderà la finalissima con 22 punti di cui una buona fetta proprio decisivi nel finale dalla lunetta.

E’ la cartolina perfetta della stagione 2015/16 di Eurolega e, non a caso, viene nominato a fine stagione All-Europe player of the Year da Eurobasket.com!

CSKA contro Fenerbahce e sempre De Colo da protagonista…ancora con la maglia dell’Armata Rossa

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LA CARRIERA

Dopo una stagione così luminescente, De Colo decide di legarsi col CSKA per altri tre anni. E, manco a dirlo, saranno ancora anni di grandi successi: altre due volte nel primo quintetto Eurolega ed una volta nel secondo quintetto.

Nella stagione 2016/17 arriva un terzo posto che sta stretto dopo una bruciante sconfitta in semifinale per mano dell’Olympiakos di Sfairopoulos: non bastano i 16 punti di De Colo e i 23 di Teodosic. Stessa sorte l’anno successivo, in cui i russi devono soccombere al Real Madrid di Luka Doncic nonostante i 20 punti del francese.

La stagione 2018/19, però, è quella del secondo titolo con l’Armata Rossa: questa volta il titolo di MVP è di Will Clyburn, ma su quel titolo ci sono anche e soprattutto le mani del Chacho Rodriguez e del solito Nando De Colo.

A questo punto, però, i traguardi con il CSKA sembrano tutti raggiunti e quindi il francese inizia a pensare a nuove sfide altrove. Ovviamente, una volta diventato free agent, mezza Europa, per non dire tutta Europa, è su di lui … alla fine a spuntarla è uno dei nemici più acerrimi dei suoi anni in Russia, ossia il Fenerbahce.

Con la squadra del Bosforo firma un biennale con opzione sul terzo anno e nell’ottobre 2019, alla prima stagione in gialloblu, si concede anche il suo career high di 39 punti contro il Baskonia. L’ultimo anno del Fener di Obradovic, tuttavia, non è esaltante ed al momento dello stop per covid i turchi sono appena all’ottavo posto con un record di 13 vittorie e 15 sconfitte.

L’anno successivo sulla panchina del Fener arriva Igor Kokoskov e, dopo un primo periodo di assestamento, da gennaio in poi (grazie anche al ritorno di Marko Guduric), il Fener sembra una macchina perfetta che non ha intenzione di fermarsi. Il big three formato da De Colo, Guduric e Vesely sembra davvero performante, però sul più bello (ovvero all’alba della serie playoffs col CSKA) l’infortunio alla caviglia di Vesely e i numerosi casi di positività al covid tagliano le gambe alla squadra. Nonostante tutto questo, il talento francese ha viaggiato col 16.5 di punti di media a partita, dato sotto il quale non è mai sceso negli ultimi anni.

Quello che manca in effetti al nativo del nord della Francia è un successo nel Bosforo, dopo due stagioni opache e sfortunate del gruppo. Presto detto: al momento in ci si scrive il Fener ha probabilmente fatto il miglior mercato di tutte le squadre Eurolega portando in Turchia Pierria Henry, Achille Polonara e Devin Booker. Un quintetto formato da Henry, De Colo, Guduric, Polonara e Vesely già fa tremare le gambe e tutti gli avversari sono avvisati…

Chissà che non sia arrivato per De Colo l’anno della coronazione anche con la maglia del Fenerbahce a compimento di una grande carriera!

Nando De Colo contro la sua ex squadra
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