Site icon Eurodevotion

Euroleague players 2008-09: Terrell McIntyre

Annunci

Oggi la rubrica di Eurodevotion sui profili tratta di uno dei più forti playmaker visti in Italia negli ultimi 15 anni: se vi dovessi dire il primo giocatore che mi ha folgorato, farei sicuramente il nome di Terrell McIntyre.

Mettetevi nei panni di un bambino sulla soglia dell’adolescenza che, spinto dalla incredibile cavalcata della Nazionale ad Atene 2004, inizia a giocare a basket e inizia ad informarsi con tutti i mezzi possibili (pochissimi rispetto a quelli che abbiamo a disposizione) sulla pallacanestro: ad un certo punto guarda un servizio al telegiornale che parla esclusivamente di un folletto che in una partita di Serie A ha messo a segno un clamoroso 10/10 da 3. Da quel momento è amore puro per T-Mac.

Terrell McIntyre è un play moderno, mancino, con un tiro mortifero da 3, ma anche capace di creare dall’1c1 e dal Pick and Roll, per sè e per i compagni.

Le Origini

La carriera universitaria di T-Mac ha inizio nel 1995, quando viene reclutato dal college di Clemson (South Carolina): qui gioca per quattro anni e raggiunge tre volte il torneo NCAA, in particolare nel 1997 si qualifica alle Sweet 16.

McIntyre è al secondo posto nella storia di Clemson per punteggio in carriera (1.839), secondo per gol da tre punti (259), terzo per assist (577) e quarto per palle recuperate (194). È stato quattro volte MVP (o co-MVP) della squadra ed è stato inserito nella Clemson Athletic Hall of Fame nel 2007.

(1/3, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

Stagione 2008-09

Il McIntyre del 2008-09 è un giocatore maturo, pronto a riconfermarsi, dopo l’exploit dell’anno precedente. Le cifre dicono già moltissimo: 17.3 punti a partita con 4.4 assist e percentuali clamorose (69% da 2, 39.5% da 3 e 90% ai liberi). Con il massimo in stagione realizzato nella sfortunata gara 4 del Palaestra contro il Panathinaikos (35 punti).

Proprio la serie con il Pana è il più classico dei “Losing effort“: 25 punti di media con l’82% da 2 e il 42% da 3.

Il primo quintetto della competizione è il giusto riconoscimento per l’annata di T-Mac.

Se in Europa la stagione di McIntyre è avara di successi, in Italia il play di Siena fa incetta di trofei, portandosi a casa Scudetto, Supercoppa e Coppa, venendo nominato anche MVP della Supercoppa, della stagione regolare e della Finale scudetto.

(2/3, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

La carriera

Dopo i quattro anni di università, Terrell attraversa l’Oceano per giocare al Gravellines in Francia nel 1999-2000, e l’anno seguente in Germania al Braunschweig. Poi fa ritorno in America per giocare 2 anni in D-League ai Patriots.

Ed è proprio dopo questa seconda esperienza americana, che arriva in Italia, a Ferrara in A2, dove realizza 25 punti di media, e l’anno dopo si conferma a Capo d’Orlando, chiudendo a 18,7 punti e 4,7 assist di media in una squadra che vince a mani basse il campionato.

L’approdo naturale per T-Mac è la Serie A1, a Reggio Emilia, dove si mette in mostra con prove allucinanti, come quella dei 41 punti con 10/10 da 3 contro la Virtus e attira le attenzioni (rifiutate) del Real Madrid.

Ma l’Eurolega è nel destino di McIntyre che firma a Siena nel 2006-07, dove giocherà per 4 anni e sarà una delle chiavi del primo ciclo vincente targato Pianigiani: 4 campionati, 2 final four di Eurolega, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe, l’ampio bottino di Terrell in terra toscana, il tutto condito da svariati premi individuali.

Nel 2010, Siena decide di rifondare e McIntyre si accasa all’Unicaja Malaga per una stagione, ma i problemi all’anca avanzano e dopo una breve apparizione a Bologna, sponda Virtus, il play americano decide di ritirarsi nel 2011 a 34 anni.

Adesso McIntyre è nello staff tecnico di Clemson, la sua Alma mater, dove svolge il ruolo di “Director of player development”.

Exit mobile version