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Le parole dei Coach dopo la prima parte del Round 27

Andrei Maltsev, prima W in Eurolega

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Le parole dei Coach al termine delle gare della prima serata del Round 27 di Turkish Airlines Euroleague.

Andrei Maltsev (Khimki): «Abbiamo difeso e combattuto a rimbalzo, nel primo tempo abbiamo anche controllato il ritmo di gioco. Sono felice, è la mia prima vittoria in Eurolega».

Pablo Laso (Real Madrid): «Il nostro primo tempo è inaccettabile: non abbiamo fatto nulla, né in difesa, né in attacco. Troppo tardi provare a combattere nella seconda parte della gara. Abbiamo perso 23 palloni! E’impossibile vincere una partita perdendo 23 palloni».

Xavi Pascual (Zenit): «Sapevamo di dover attendere il nostro momento, con forza mentale. Passo dopo passo la nostra difesa è migliorata, così come l’attacco, ed abbiamo chiuso una partita importantissima. Tarik Black è con noi solo da 4 giorni, ovvio che abbia bisogno di tempo, ma ci ha dato molto sia in attacco che in difesa».

Aito Garcia (Alba): «25 minuti buoni, 15 no. Inutile guardare indietro, venerdì siamo a Mosca e poi un’altra trasferta domenica. Si deve pensare al futuro».

Ergin Ataman (Efes): «Avremmo potuto segnare più triple nel primo tempo, quando abbiamo mancato diversi tiri aperti. Abbiamo mosso la palla benissimo. E’ dura giocare contro una squadra che può segnare da tre coi lunghi, ma siamo stati perfetti dalla metà del terzo quarto in poi».

Jaume Ponsarnau (Valencia): «Abbiamo cominciato concentrati, poi con le palle perse abbiamo permesso loro di cambiare il ritmo della gara. I giocatori della panchina non hanno capito che ci vuole più fisicità, soprattutto contro i più grandi talenti di Eurolega. Poi se guardo alle statistiche vedo che la grande differenza è stata l’efficienza al tiro».

Martin Schiller (Zalgiris): «La chiave è stata la difesa, abbiamo deviato 21 palloni, sempre molto attivi. In più 8 palle rubate. Non vuol dire automaticamente buona difesa, ma spiega tanto. Poi la difesa sul post (Fall): bravissimi i ragazzi a stare tra lui ed il canestro non permettendo ricezioni sopra il ferro. Infine fermare Howard, caldissimo in questo periodo: è situazione che avevamo enfatizzato parecchio nel preparare la gara».

TJ Parker (Asvel): «Ci hanno battuti con la difesa dura e con una pressione a tutto campo sulla palla che non ci ha permesso di giocare il nostro attacco abituale».

Oded Kattash (Panathinaikos): «Avevamo un piano partita che non abbiamo cambiato dopo l’intervallo. Siamo solo stati più aggressivi nel secondo tempo. Nella prima parte abbiamo commesso solo 2 falli in 15 minuti e questo non può succedere contro il Barça. Prendiamo alcune buone cose da questa gara, ma serve consistenza sui 40 minuti».

Sarunas Jasikevicius (Barcellona): «Nel secondo tempo giocate chiave di Niko (Mirotic) e Cory (Higgins). Alla terza gara in cinque giorni non eravamo freschi, soprattutto mentalmente, dopo Asvel e Badalona. Prendiamo la W ed andiamo a casa a riposarci».

Ioannis Sfairopoulos (Maccabi): «Secondo quarto decisivo, quando abbiamo siamo andati sotto di 7-8 e ci ha colpiti il panico. Ci abbiamo provato nell’ultimo quarto, abbiamo avuto le nostre possibilità, ma dobbiamo essere più stabili nella performance sui 40 minuti».

Dimitris Itoudis (Cska): «Sembra una gara simile a quella del Pireo ma in realtà è totalmente diversa. Buon movimento di palla, tiri aperti… Il rammarico è che quando anche noi andiamo di “small ball” non siamo così aggressivi a rimbalzo d’attacco. Sono W importanti in questo periodo in cui inseriamo giocatori nuovi e recuperiamo gente che è stata fuori a lungo».

Dejan Radonjic (Stella Rossa): «Bene per 30 minuti, poi non abbiamo reagito bene nell’ultimo quarto, commettendo errori che paghi contro squadre di questo livello. La situazione derivante dal COVID è sempre complicatissima, abbiamo giocato troppe gare con rotazioni all’osso ed un miglioramento non è previsto nel breve».

Andrea Trinchieri (Bayern): «Non bene nel secondo e terzo quarto, ma è dipeso anche dalla buone giocate dell’avversario. Nell’ultimo quarto abbiamo trovato le situazioni giuste, reagendo anche quando Loyd ha messo una tripla impossibile che sarebbe stata difficile da digerire per chiunque».

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