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Cska, Vatutin: senza casa si cambia città?

Cska, Vatutin

La USH di Mosca, verrà demolita a giugno

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Il Cska, leader di Eurolega e reduce dalla caduta interna col Barcellona, si trova di fronte ad una decisione assolutamente fondamentale per il suo futuro a breve termine.

Il Ministero della Difesa, proprietario dell’impianto storico moscovita USH (Universal Sports Hall) intitolato alla memoria di Aleksandr Gomelskij, ha deciso per la demolizione a giugno del sito, costruito nel 1979, che oggi è sede di tutte le attività di allenamento e di gestione del club della capitale russa.

Andrey Vatutin, presidente del club è stato chiaro parlando a Sport Express: «Stiamo valutando qualsiasi opzione, anche spostarci in un’altra città. Credo comprendiate come si tratti di una spesa pazzesca, anche per Nornickel (proprietà e sponsor del Cska) pensare oggi di costruire nell’immediato un nuovo impianto con tutte le caratteristiche necessarie. Ritengo si rischi di creare un serio danno alla reputazione del Cska e della città».

«La decisione del Ministero della Difesa è un colpo al cuore del club e dei suoi risultati».

Giorni contati per la storica USH di Mosca?

«La cosa migliore sarebbe forse spostarci alla Megasport, ma è impossibile la prossima estate poiché non ci sono campi di allenamento e l’arena è usata per diversi eventi. Ci vogliono almeno due anni per organizzare il tutto. E ci vuole l’aiuto delle autorità cittadine. Sono certo che il sindaco, in contrapposizione al Ministero della Difesa, sia d’accordo che lasciare il Cska, eccellenza dello sport nazionale, senza una casa sia sbagliato, per usare un eufemismo. Il Cska è un tesoro nazionale».

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