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Parole, parole… Le voci dal Round 11 di Eurolega

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Le voci dopo le gare del Round 11 di Turkish Airlines Euroleague.

Dimitris Itoudis (Cska): «Oggi è toccato a Mike, domani toccherà ad un altro. Il modo in cui abbiamo combattuto a rimbalzo e siamo stati presenti è la via da percorrere».

Pablo Laso (Real): «Siamo andati sotto a rimbalzo ma abbiamo mosso meglio la palla. Non posso essere soddisfatto per il risultato, ma ho solo belle parole per i miei giocatori. Quell’ultimo rimbalzo è stato decisivo, ma abbiamo fatto tuto ciò che dovevamo».

Martin Schiller (Zalgiris): «A scatti giochiamo bene, ma ci scaviamo buche troppo profonde da essere coperte nei 40 minuti».

Xavi Pascual (Zenit): «Una delle nostre migliori gare su entrambi i lati del campo. Siamo stati fermi quasi un mese, ora stiamo ritrovando il ritmo».

Sasa Obradovic (Stella Rossa): «Sapevamo cosa fare, soprattutto in difesa, ma ci è mancata la continuità in termini di energia sui 40 minuti»

Ergin Ataman (Efes) : «Ci mancavano un sacco di giocatori chiave, ma la mia squadra gioca sempre la stessa pallacanestro. Sono orgoglioso dei miei ragazzi».

Aito Garcia (Alba). «Ottimo ritmo ed ottima difesa. la pallacanestro è 50% difesa e 50% attacco».

Rimas Kurtinaitis (Khimki): «Troppo lenti, troppe palle perse, Alba nettamente migliore di noi. Abbiamo gravissimi problemi in difesa, dove non ci applichiamo a sufficienza. Questo è il problema più grande».

Georgios Bartzokas (Olympiacos): «Abbiamo usato diversi trucchi, sia offensivi che difensivi, ma sapevamo che sarebbe servita una miglior percentuale da tre. Ora mi aspetto che i miei si allenino con maggior qualità, col rientro dei nostri assenti».

Dusko Ivanovic (Baskonia): «Abbiamo faticato quando l’Olympiacos ha cominciato a cambiare in difesa. Voglio sottolineare il grande sforzo di Vildoza, che aveva problemi alla schiena, e di Henry, grande in difesa su Sloukas e Spanoulis, nonché bravissimo nel trovare i tiratori in attacco».

Ioannis Sfairopoulos (Maccabi) a precisa domanda se con un record di 3/8 pensa di poter raggiungere i Playoff, oggi lontani 5-6 partite: «Sì!».

Non conta quante botte stiamo prendendo ad inizio stagione. Noi siamo il Maccabi, combatteremo sino alla fine e ribalteremo questa situazione

Ettore Messina (Olimpia): «Sono felice per i miei giocatori che hanno avuto vincere nonostante gli errori. Siamo realisti, quando vinci di 1 avresti potuto anche perdere. E’ una grande W, ma è una di 34 partite».

Igor Kokoskov (Fenerbahçe): «Ancora una volta abbiamo giocato duro, conoscevamo le loro forze e le loro debolezze, ma non siamo stati in grado di farlo per 40 minuti. Dobbiamo essere più “smart”».

Jaume Ponsarnau (Valencia): «Abbiamo capito osa dovevamo cambiare, a livello fisico e di mentalità. E’ stata la chiave e ci ha permesso di trovare ispirazione per Klemen e Sam».

Georgios Vovoras (Panathinaikos): «La reazione che ho visto in allenamento dopo due brutte gare mi dimostra che sappiamo stare insieme come una famiglia. L’approccio difensivo iniziale è quello che serve per competere in Eurolega».

Andrea Trinchieri (Bayern): «Non abbiamo pareggiato la loro energia e questo ci è costato tre pessimi quarti. Quando, rientrando come al solito, siamo arrivati ad un possesso abbiamo commesso tre errori madornali in difesa che hanno determinato la sconfitta».

TJ Parker (Asvel): «I miei giocatori lavorano duro, si meritano tutto questo. Se abbiamo battuto il Barcellona, la miglior squadra d’Europa, vuol dire che possiamo battere chiunque».

Sarunas Jasikevicius (Barcellona): «L’Asvel è una delle squadre più fisiche della lega, se non la prima. Le cose più dolorose sono che loro hanno avuto maggiori motivazioni e che in una gara di Eurolega non abbiamo avuto lo stimolo a continuare una grande serie di vittorie. Spero possiamo inziarne un’altra».

(Photo: Twitter @Cskabasket)

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