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Come gioca lo Zalgiris che affronta l’Olimpia?

Come gioca lo Zalgiris che affronta l'Olimpia? | Eurodevotion

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Sfida delicata quella del Forum stasera (h 2045) quando l’Olimpia ospita lo Zalgiris.

L’Olimpia ci arriva dopo due sconfitte differenti: Valencia è stata competitività, la Stella Rossa difficoltà.

Lo Zalgiris, dopo un inizio clamoroso da 5-1, ne ha perse tre di fila. Nessun dramma, perchè Real, Maccabi e Cska sono nettamente superiori ai lituani e peraltro sia con gli spagnoli che coi russi ce la si è giocata fino alla fine. In Lituania ci sono cultura e consapevolezza, valori unici oggi.

Ma che squadra è quella del sorprendente Coach Martin Schiller?

A livello di 100 possessi ha un RATING OFFENSIVO di 103,4 (2da) e uno DIFENSIVO di 103,0 (16ma). Gioca 75,9 possessi a gara per una produzione di 78,4 punti, mentre Milano è ad 80 per 80,2 punti.

Il 53,1% dei punti arriva da assist (11ma), quando l’Olimpia è la peggiore in questa voce, col 39,9%.

Al tema rimbalzi i lituani raccolgono esattamente il 50% dei palloni disponibili sotto le plance (9a). Milano è 16ma al 47,4%. Il 71,8 sotto il proprio canestro ed il 28,23% sotto quello avversario, che rappresenta 9no e 10mo valore della lega (Olimpia a 71,8% e 24,2%, ovvero 8vo e 17mo posto).

Gli uomini di Schiller usano il tiro da 3 punti nel 34,9% dei casi, col 40,9% di efficienza che vuol dire leadership in Eurolega. Quelli di Messina lo utilizzano il 37,3% delle volte per un 38,1% di efficienza (6a).

Il 23,6% dei possessi Zalgiris si chiude con un assist (17,1% per i biancorossi), mentre il 15,2% finisce con una persa, contro il 14,4% degli avversari milanesi.

Il rapporto assist/perse? 154,81% Zalgiris, il terzo migliore del torneo, mentre l’Olimpia è al 118,84%, undicesimo dato sulle 18 squadre.

Dai video di BasketHead un paio di soluzioni offensive lituane di ottima fattura.

Nel classico set “horns” si distinguono tre cose principali. I tempi perfetti dei “consegnati”, l’occupazione degli spazi ed il movimento dei 5 uomini in campo. Così una difesa deve lavorare costantemente.

In questo caso il cosiddetto “stagger”, ovvero due blocchi consecutivi per liberare un giocatore, l’ultimo bloccante (Lauvergne) diventa protagonista del p&r con il portatore di palla (Walkup) e finisce per concludere, mentre dal lato forte si va a rimbalzo ed i due giocatori sul lato debole, dopo aver aperto il campo sono pronti alla copertura dell’eventuale transizione avversaria. Da notare la finta di Grigonis (#40) che avrebbe potuto portare il blocco per Lauvergne e dare vita ad una situazione “Spain” (o “Bamberg” oppure “Screen the screener”) che resta quindi “fake”.

In sostanza una squadra che non ha un grandissimo talento ma che gioca bene a pallacanestro grazie ad un allenatore che sta sorprendendo tutti e che pare proprio avere le caratteristiche dell’insegnante di gioco, spesso perdute a favore dei gestori.

Milano è più forte, più talentuosa e più profonda, ma contro i lituani bisogna giocare bene e farlo a lungo perchè hanno dimostrato in 9 gare di non mollare mai, con l’eccezione della serataccia di Tel Aviv.

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