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5 pillole dalla bolla: la prima giornata di playoff NBA storici (ep.2)

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L’attesa è terminata, la NBA è ripartita ed ora, con i playoff, si entra nel vivo della stagione.

Fare le 6 di mattina ad agosto è qualcosa di abbastanza consueto, rimanere però svegli fino a quell’ora per una partita di pallacanestro, in questo periodo dell’anno, è qualcosa del tutto nuovo. Ma la mancanza di basket giocato si fa sentire e questa post-season di temi interessanti ne offre parecchi.

Dopo la prima puntata di “5 pillole dalla bolla” del padrone di casa Alberto Marzagalia, ecco 5 dati della prima giornata del primo turno.

100%: la percentuale dai 7.25 di Jimmy Butler nella gara 1 vinta dagli Heat ai danni di Indiana. In altre parole, 2 su 2. Il numero 22 di Miami sta viaggiando, da quella posizione, con una media che non arriva al 25% (24.4), ma quanto serve non ha paura a prendersi responsabilità, anche da una zona che non è la sua “mattonella”.

5: le stoppate di Hassan Whiteside. Basterebbe per capire che più di qualcosa non è andato per i Lakers. La prova del centro classe ’89, sul parquet per più di 26 minuti, come ha sottolineato Lillard (34 punti, 5 rimbazi, 5 assist), è stata di assoluto livello: difesa e lavoro sporco. Dei Lakers si salva il prossimo protagonista di Space Jam: tripla doppia di LeBron da 23 punti, 17 rimbalzi e 16 assist.

42-7-9: punti, rimbalzi e assistenze. Doncic, al suo secondo anno negli States, non è più una novità. L’impresa per Mavericks contro la seconda della classe, i Clippers, a Ovest, sembra proibitiva ed è già in salita. Ma il talento sloveno ha giocato la sua prima partita di post-season in carriera, mostrando nessun timore reverenziale.

52: le triple tentate dai Rockets. Nonostante l’assenza di Russell Westbrook, Houston non ha avuto grandi difficoltà a sbarazzarsi dei Thunder. Il tiro dall’arco è stato sicuramente il fattore del primo capitolo di questa serie. I Rockets hanno centrato l’obiettivo 20 volte su 52 (38.5). Percentuale superiore alla media stagionale (35.9).

57: i punti di Donovan Mitchell nella sconfitta contro i Nuggets. Non è bastato il record di franchigia, superato Karl Malone, in una partita playoff per avere la meglio su Denver, ma i 57 punti rimangono una gioia personale non trascurabile, specie se corrispondono alla terza prestazione all-time.

Menzione speciale per Danilo Gallinari che chiude con 29 punti in 33 minuti di partita, in una serata buia per i suoi Thunder.

Immagine in evidenza: fonte Espn.com

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