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Euroleague Power Ranking: cosa cambia dopo 15 giorni?

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Era il 29 luglio quando vi abbiamo proposto il nostro primo ranking stagionale di Turkish Airlines Euroleague. Oggi, dopo due settimane, qualcosa, anche di significativo è cambiato, in seguito a mosse di mercato importanti, chiuse od in dirittura d’arrivo.

Ed allora ecco il nostro “Euroleague Power Ranking”, edizione del 12 agosto (tra parentesi la posizione precedente).

1 – CSKA

Posizione invariata, per noi resta la migliore.

2 – BARCELLONA (2)

Anche qui cambia poco, è la sfidante numero uno, in attesa di quel centro che può cambiare le cose. Potrebbe andare anche su una guardia, in attesa del rientro, non rapidissimo, di Cory Higgins.

3 – EFES (4)

Scala una posizione, per i problemi del Real e per la conferma di Micic. Di Larkin noi continuiamo a non avere letto nulla di ufficiale, ma non dovrebbero esserci problemi.

4 – REAL MADRID (3)

La confusione sulla posizione di Campazzo e sulla trattativa sfumata per Zizic genera la discesa di un posto. In attesa di vedere se le mosse nel ruolo di play e pivot saranno sufficienti per tornare più in alto.

5 – MACCABI (7)

Zizic, in attesa della conferma definitiva, è un colpo straordinario. Chris Jones, anch’egli da rendere ufficiale, può fare bene. Fondamentale, per la conferma di questa posizione, il rinnovo di Quincy Acy, cui si lavora.

6 – KHIMKI (5)

Perde una posizione perché la guadagna il Maccabi, ma il valore resta alto. I dubbi rimangono sulla guida tecnica e sull’aderenza di un roster del genere alle sue idee.

7 – OLIMPIA (6)

Anche qui paga solo la crescita del Maccabi, che lo scorso anno fu enormemente più solido, soprattutto in difesa. Milano rimane una squadra di altissimo profilo con pochi limiti.

8 – OLYMPIACOS (8)

Intrigante, perfettamente aderente alle idee del proprio Coach. Sarà una storia da seguire vivere con passione.

9 – FENERBAHCE (11)

Confermata la permanenza di Vesely, dopo quella di De Colo, è squadra da lotta Playoff. Un dubbio? Potrebbe, diversamente da altre, pagare l’assenza del pubblico per parte della stagione, perchè la Ülker Arena è un fattore determinante.

10 – ZENIT (9)

Perde una posizione a favore del Fenerbahçe a causa di… Vesely, ma resta progetto interessantissimo. Certo che se avesse un vero cambio per Gudaitis potrebbe stare anche più su.

11 – VALENCIA (10)

Il roster è ottimo ma i dubbi su Colom, di fatto scaricato da Coach Ponsarnau ma ad oggi in squadra, permangono. Con una guardia con punti nelle mani starebbe senza problemi nelle prime 8.

12 – BASKONIA (12)

Posizione invariata. E’ meno forte della scorsa stagione ma ha consapevolezza e progetto tecnico. Grande curiosità sui giovani da lanciare, reale parte integrante delle rotazioni.

13. PANATHINAIKOS (14)

Il lavoro del duo Diamantidis-Alvertis prosegue nel modo migliore. Manca qualcosa a livello di talento tra i ruoli di 3 e 5 per poter aspirare alla lotta Playoff, ma il backcourt, se Nedovic sta bene, può far male a tanti. Dovesse mancare a lungo il fattore Oaka, sarebbe un bel problema.

14 – STELLA ROSSA (13)

Indietro di un posto rispetto al Pana per le ottime mosse “green”. Anche i serbi potrebbero soffrire molto l’assenza del pubblico per alcuni mesi.

15 – ZALGIRIS (15)

Alcune conferme importanti, un roster che alla fine non è malaccio, la perdita di Landale che pesa parecchio. Certo, un Joffrey Lauvergne che facesse il Joffrey Lauvergne darebbe una dimensione diversa sull’asse play-pivot con Thomas Walkup. Marek Blazevic è da seguire intensamente.

16 – BAYERN (17)

Scala una posizione perchè ha iniziato, di fatto, il mercato dopo l’arrivo di Trinchieri. Molto, moltissimo, sarà proprio nelle mani del Coach perchè i nuovi arrivi sinora sono discreti ma non certo da alto livello di Eurolega.

17 – ASVEL (16)

Il valore, a oggi è questo. Le tante scommesse, a partire dalla panchina, vanno riscosse, ma le quote sono alte. La migliore, a nostro parere, resta quella su Kevarrius Hayes.

18 – ALBA (18)

Ha perso troppo rispetto a ciò che ha inserito sinora. Il sistema sarà sempre valido, perchè Aito è più di una certezza, ma il gap di talento con le altre rimane evidente.

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