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MVP Final Four: la leggenda Šarūnas Jasikevičius

Šarūnas Jasikevičius
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Mentre, in queste ore, si sta provando immaginare il futuro di Jasikevičius, noi facciamo un passo indietro e continuiamo il nostro viaggio virtuale alla scoperta degli MVP delle Final Four di Eurolega.

Il decennio che va dal 2001 al 2010 è quello di Šarūnas Jasikevičius. Se consideriamo le due stagioni NBA, dal 2005 al 2007, il suo decennio europeo è brevissimo, ma gremito di campionati, coppe nazionali, continentali e riconoscimenti individuali. Tra cui, il più importante, l‘MVP delle Final Four 2005.

Nato a Kaunas e formatosi negli Stati Uniti: Solanco High School e Università del Maryland, Jasi fa il suo ritorno in patria, al Lietuvos rytas, nel 1998. A 22 anni comincia a prepararsi per una carriera sportiva monumentale.

L’anno della svolta è il 2000. Non solo per il bronzo alle Olimpiadi di Sydney, il terzo consecutivo della Lituania. Šarūnas Jasikevičius approda in Catalogna: Barcellona è la sua nuova casa e la città a cui regala la prima storica Eurolega nel 2003.

In tre anni, Jasikevičius gioca tre volte l’atto finale, vincendo in tutte e tre le occasioni. Il titolo con il Barca e la doppietta con il Maccabi Tel Aviv.

Se quella del 2003 non è la versione più brillante, nelle due edizioni successive si mette in proprio e nel 2004 termina il week-end di Tel Aviv (sede delle Final Four) con le seguenti medie: 18 punti (50% da 2 e 60% da 3), 6 falli subiti e 5.5 assist. Il titolo non è mai in discussione, come testimonia il 118-74 finale con la Fortitudo Bologna. Ci sono anche pochi dubbi sul suo inserimento nel miglior quintetto della competizione. Insieme a Jasi troviamo Marcus Brown, Dejan Bodiroga, Mirsad Türkcan e il connazionale Arvydas Sabonis. Il titolo di MVP delle Final Four è però del compagno di squadra Anthony Parker.

Vincere non basta è il titolo del suo libro. Il concetto è sintetizzato al meglio l’anno successivo. Altro trionfo del Maccabi, marea gialla in visibilio, ma soprattutto: Šarūnas Jasikevičius uguale MVP delle Final Four.

Se ci affidiamo alla matematica e alle statistiche della tre giorni conclusiva, le prestazioni sono simili: 17.5 punti (43% da 2 e 57% da 3), 6.5 assist, 4.5 falli subiti e 1.5 palle recuperate. Nell’ultimo atto però contro uno stoico Tau Ceramica, messo al tappeto 90-78, è lui l’autore del colpo del k.o. Dalle mani di Jasi viene confezionato il parziale decisivo, quello che vale il secondo titolo consecutivo agli israeliani (prima squadra a riuscirci) e il riconoscimento di MVP.

Ci sarà poi la parentesi NBA con Pacers e Warriors, il tentativo di affermarsi anche a “qualche ora” di volo dall’Europa. Ma il suo (ri)ritorno nel vecchio continente, nel settembre 2007, è ancora una volta in grande stile. Età della maturità umana e cestistica, meno minuti sul parquet, ma quella fame di mettersi medaglie al collo insaziabile. Con i colori del Panathinaikos si aggiudica tre campionati greci, altrettante coppe nazionali e la quarta Eurolega da giocatore nel 2009.

Sottolineiamo il “da giocatore” perché Jasi ha già fatto vedere, in veste di coach con lo Zalgiris, di poter puntare in alto anche a bordo campo.

Immagini: sito ufficiale Eurolega

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