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Zalgiris con cuore e pressing: il Maccabi perde ma c’è

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Lo abbiamo scritto decine di volte, non ci stancheremo mai di ripeterlo: non esiste una cornice migliore della Zalgiris Arena per la pallacanestro. Per giocarla, per vederla, per viverla a 360 gradi come una passione totale che ti avvolge e ti possiede dal momento del riscaldamento sino a dopo la gara.

Lo Zalgiris veniva da una crisi abbastanza nera, addolcita di recente con il netto successo di Monaco. Il Maccabi dalla sconfitta di Istanbul, casa Ataman, dopo 5 W consecutive e ben 11 nelle ultime 14 (sconfitte solo a Barcellona, Milano ed appunto con l’Efes). Gli ingredienti per una sfida totale c’erano tutti e così è stato.

Successo importantissimo per i lituani, che salgono a 5-12, sempre lontano da ogni zona che conta ma tuttavia ancor di più dal mollare, come nella tradizione delle squadre allenate da quel genio assoluto che risponde al nome di Sarunas Jasikevicius.

Troppe situazioni all’interno della gara, quindi… rivoluzione. Niente 5 punti, ma una serie di sottolineature che hanno determinato una partite tecnicamente tra le più belle ed intense della stagione.

 

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