Site icon Eurodevotion

Il Fenerbahçe ritrova il sorriso in casa di Tony Parker

Fenerbahçe

Vladimir Stimac, MVP contro l'ASVEL - Credit: Fenerbahçe

Annunci

Dopo sette sconfitte in nove partite in quest’edizione della Turkish Airlines Euroleague, il Fenerbahçe di Zeljko Obradovic è tornato alla vittoria imponendosi in trasferta contro l’ASVEL Villeurbanne per 72-88. Per i turchi si tratta del primo successo in trasferta questa stagione, mentre i francesi all’Astroballe fino al momento avevano perso solo contro l’Anadolu Efes martedì.

Dopo la debacle di neanche 48 ore prima al Palau Blaugrana, gli ospiti sono riusciti a ritrovare energie fisiche e mentali per imporsi nettamente in una pista difficile come quella della squadra del presidente Tony Parker. Analizziamo in cinque punti come sono andate le cose.

Alla vigilia della competizione nessuno si sarebbe aspettato una partenza così negativa da parte del Fenerbahçe. L’armata di Zeljko Obradovic, che ha disputato cinque Final4 consecutive, sembrava lo spettro di sé stessa, senza energie né fisiche né mentali. In vari esperti hanno cercato di analizzare il momento no dei turchi, anche se forse uno dei motivi della ‘crisi’ è stato semplicemente un pessimo calendario. Il Fenerbahçe, infatti, fino ad ora ha disputato solo tre partite alla Ülker Arena (2 vittorie e una sconfitta) e 7 in trasferta, visitando alcuni dei palazzetti più caldi d’Europa: Real Madrid, Milano, Maccabi, CSKA e Barça. In una competizione con tanti viaggi e partite, il fattore campo è fondamentale. Considerando che “il peggio è passato”, i turchi potrebbero rientrare in gioco per le posizioni che contano.

In occasione della sconfitta di due giorni prima a Barcellona, Zeljko Obradovic aveva mestamente ricalcato la pochezza dei suoi a rimbalzo. Contro l’ASVEL, una squadra che, soprattutto a casa sua, aveva fatto del rimbalzo offensivo uno dei suoi punti di forza, il Fenerbahçe ha recuperato punti in questo fondamentale, chiudendo sul 35-27. L’ASVEL ha comunque prevalso per quanto riguarda le seconde opportunità offensive (14-7), ma in difesa il Fener ha surclassato i rivali in questo aspetto.

Dopo aver terminato il suo impegno con il Türk Telekom Ankara la scorsa stagione, il veterano Vladimir Stimac aveva iniziato l’anno come free-agent. Visto il prolungarsi dei tempi di recupero di Jan Vesely e Joffrey Lauvergne, a fine settembre il Fener aveva deciso di offrire un contratto temporale (3 mesi) al veterano centro serbo. Il giocatore ha ricambiato appieno la fiducia riposta, inanellando buone prestazioni. Contro l’ASVEL Zeljko Obradovic ha trovato in lui la spinta necessaria per recuperare un trend positivo. Con 21 punti (8/12 dal campo) e 8 rimbalzi (27 di valutazione), Stimac è stato l’MVP e top-scorer dei suoi, mentre Vesely veniva lasciato in panchina per scelta tecnica. Stimac, che si è fermato a un punto dal suo career-high in Eurolega, si è guadagnato un rinnovo almeno fino a fine stagione.

Calendario, stanchezza, infortuni, condizione fisica non al top, mancanza di energie mentali… Tutti motivi che possono portare a una crisi di risultati e prestazioni, ma alla fine nel basket quello che conta è fare canestro, e spesso e volentieri tra un centro e un “quasi canestro” ci possono essere pochi centimetri di differenza. Se fino al momento i ragazzi di Obradovic avevano fatto fatica a trovare il ferro, a Villeurbanne ci hanno fatto la pace, soprattutto dalla lunga distanza, con un eccellente 9/13 (69.2%) di realizzazione da oltre l’arco. L’ASVEL, fermo su un regolare 34.6%, ha visto come il proprio rivale scappava nell’elettronico grazie all’accuratezza dai 6.75.

L’ASVEL non ha disputato una brutta partita. I francesi hanno perso pochissimi palloni (solo 8) e coach Mitrovic non era né particolarmente arrabbiano né deluso al termine dell’incontro, nonostante la sua squadra sia stata sotto per praticamente 40 minuti. Il Fenerbahçe semplicemente ha… giocato da Fenerbahçe! Con quelle percentuali al tiro, e l’energia impersonata da Derrick Williams (17 punti con 6/7 al tiro, 6 rimbalzi e 4 stoppate), Obradovic ha ottenuto la reazione che si attendeva dai sui. La sfida della prossima settimana in casa contro il Khimki determinerà se il Fenerbahçe è definitivamente guarito, o se quello di Lione sia stato solo un momento di lucidità in una fase di agonia.

Exit mobile version