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Il risveglio di Italbasket non ha nulla di brusco ma solo tanto realismo

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Non vi era nulla di trionfale dopo aver distrutto un Senegal che era parso così arrendevole anche per via di un viaggio molto complicato proprio nel giorno della gara, non vi è nulla di tragico dopo la sconfitta con la Russia, che non è certo tra le favorite ma schiera alcuni atleti di profilo notevole, a partire da Nikita Kurbanov.

Salito il livello dell’avversario era abbastanza normale che le lacune ampiamente previste potessero emergere in modo più chiaro: l’Italia è una squadra con pregi e difetti che non si risolvono certo in poche settimane di preparazione, peraltro decisamente a mezzo servizio viste le assenze, gli infortuni e gli acciacchi occorsi cammin facendo.

Non è stato certamente bello il modo in cui è maturata la sconfitta, tuttavia è sempre bene cercare di isolare le situazione principali all’interno di una gara, quelle che portano alle valutazioni essenziali per un percorso che facile non poteva essere e che facile non sarà.

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