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Le parole di Jordi Bertomeu ed il futuro di Eurolega

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Il CEO di Turkish Airlines Euroleague ha parlato di diversi temi che riguardano il futuro della massima competizione europea.

Eurodevotion, come nella sua tradizione, analizza le parole del dirigente provando a ricavarne elementi di discussione ulteriori.

EUROLEAGUE

«Con le licenze fisse abbiamo potuto lavorare su un modello di business, altrimenti impossibile, con investimenti a medio-lungo termine. Ma l’aspirazione fondamentale dei club è come poter combinare stabilità e concetto competitivo? Con un modello piramidale, con promozioni e retrocessioni tra Eurolega ed Eurocup, senza licenze fisse. In 7days Eurocup farebbero il loro ingresso le campionesse nazionali».

I TORNEI PREOLIMPICI

«I tornei preolimpici intasano il calendario internazionale? Basterebbe assegnare i posti ai Giochi attraverso le varie rassegne continentali. I tornei preolimpici sono nati in modo da far guadagnare la FIBA con i giocatori pagati dai club».

I CAMPIONATI NAZIONALI

«Il numero perfetto per i club di Eurolega è 18, di più è impensabile e non abbiamo mai parlato di arrivare a 24. E non invaderemo i fine settimana, che sono esclusiva dei campionati nazionali. Sono la base territoriale di formazione di questo gioco, come l’NCAA negli Stati Uniti».

LE FINESTRE FIBA

«Se qualcosa va storto nel basket noi non siamo felici. Ma pare che solo noi si stia pensando che qualcosa giri male. La FIBA, al contrario, dà un bilancio assolutamente positivo alle finestre di qualificazione».

Il CALENDARIO

«Il 60% degli infortuni in Turkish Airlines Euroleague arrivano a ottobre e novembre, dopo gli impegni con le selezioni. Per quanto mi riguarda il calendario dovrebbe essere di 8 mesi per i club e parte di giugno e luglio per le nazionali, poi 45 giorni di ferie e 15 di preseason con tutti i giocatori a disposizione dei club».

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