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L’Olimpia si ferma al doppio ferro di Brooks. Tel-Aviv resta inespugnabile

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L’Olimpia Milano torna da Tel-Aviv a bocca asciutta. Dopo la partita a due facce ma vincente vista all’Oaka contro il “nuovo” Panathinaikos del nuovo head coach Rick Pitino, gli uomini di coach Simone Pianigiani cadono in volata in questo quindicesimo turno di Turkish Airlines Euroleague al cospetto di un Maccabi Fox Tel-Aviv che gioca non solo la classica “partita della vita”, bensì mette a nudo le gravi lacune difensive emerse in questa regular season continentale della compagine milanese.

Per l’Olimpia, l’ottava sconfitta stagionale in questa Turkish Airlines Euroleague coincide con l’ottava caduta consecutiva in terra israeliana nelle ultime stagioni, ma anche con la venticinquesima caduta consecutiva di una squadra italiana alla Menora Mivtachim Arena di Tel-Aviv. In tutto ciò il match ha messo in evidenza ancora una volta che minutaggi estremi e infortuni decisamente di troppo stanno incidendo una stagione continentale resta comunque positiva, ma anche che questa squadra ha bisogno estremo del suo back-court James-Nedovic per poter dare nuovamente una scossa alla regular season milanese.

Andiamo, dunque, ad analizzare Maccabi-Olimpia terminata con il punteggio di 94-92 con la nostra consueta analisi in 5 punti:

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