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Le due storiche rivali di Euroleague si sono affrontate in una partita combattuta, ad alto livello agonistico e con un’intensità alta per l’arco dei 40′. Alla fine i greci hanno avuto la meglio sugli spagnoli 76-70, facendo rispettare il fattore OAKA. La vera notizia della giornata è che, per la prima volta dalla nuova era dell’Eurolega, abbiamo visto nuovamente una partita di alto livello tra Panathinaikos e Barcellona e il meglio deve ancora venire, per entrambe.
Analizziamo la partita nei punti di analisi:
- Vecchio stampo. La pallacanestro giocata dalle due squadre, con una frequente ricerca della palla in area e una meno sovente soluzione da 3 punti. Complici le basse percentuali? Complici le difese? Resta il fatto che la sensazione è stata di vedere un match inizio anni 2000.
- Close-out/Show. Tecnicamente l’uscita del difensore sull’attaccante che riceve il passaggio la prima e l’uscita del difensore del bloccante sul palleggiatore durante il P&R la seconda. Sono due fondamentali che abbiamo avuto modo di apprezzare in questo match. Banalmente, spiega anche il perché di molti errori al tiro o la ricerca di soluzioni dentro il pitturato.
- #teamwork. 12 giocatori del Panathinaikos si sono iscritti a referto. Chiedete a un allenatore che cosa vuole di più dalla sua squadra.
- Barça, finalmente! Forse questa è davvero la stagione della rinascita. Non importa il risultato finale, ma un ritorno ad avere una presenza concreta in Europa. Il sistema si sta rodando e noi possiamo solo che esserne felici.