La Virtus comanda per lunghi tratti, poi la beffa: lo Zalgiris passa a Bologna
Inizia con l'amaro in bocca la stagione d'Eurolega della Virtus Bologna: contro i lituani dello Zalgiris, gli uomini di Banchi conducono con autorità la partita per gran parte dei 40', poi sopraggiunge il nervosismo finale (anche alla luce di qualche fischio opinabile) e la squadra di Kaunas può strappare una vittoria dal grande peso specifico.
Il racconto della partita
Pronti via e gli errori sono subito tanti. Virtus con già alcuni problemi offensivi: 2 punti nei primi 5' e tanti errori anche da tiri aperti - la pressione si fa un po' sentire. Parziale di 2-10 per i lituani: Banchi deve richiamare i suoi, in evidente confusione. Cambiano alcuni interpreti, Dobric incide subito da tre e le vu nere iniziano a sciogliersi attaccando meglio il ferro e dando fluidità all'attacco: a fine primo quarto è 23-15 con l'inerzia completamente ribaltata.
Ora l'attacco bianconero ha con sé anche la fiducia e allora è primo vantaggio in doppia cifra (26-15) con anche la difesa di Banchi che ha alzato decisamente i giri negando ogni penetrazione agli ospiti. Una fase caotica prende ora il controllo della partita; ma la fisicità virtussina continua a fare la differenza e l'attenzione dei padroni di casa approfitta di alcune ingenuità degli ospiti. La Virtus pare in grande controllo, va sul +15, ma poi Mitrou-Long e Manek due volte trovano tre triple di fondamentale importanza ricucendo il disavanzo e andando negli spogliatoi sul 42-37 con la fuga bianconera neutralizzata.
Riparte molto bene Kaunas trovando tante penetrazioni facili a canestro e ritrovando la parità sul 44 pari. Ancora decisivo Dobric con i suoi riccioli in attacco e la sua presenza difensiva, ma la nuova sterzata è firmata Jordan Mickey con due triple dal peso specifico altissimo. Cordinier attacca perfettamente dal pick&roll centrale: 58-46, +12 ed ennesimo allungo virtussino. Ma lo Zalgiris ancora non vuole mollare: triple di Ulanovas ed Evans, e ci risiamo. Cordinier, indemoniato, vola ed è 65-58 prima dell'ultimo quarto.
Lo Zalgiris è immarcescibile e torna sul -3 approfittando ancora di qualche sbavatura Virtus. Ora serve serrare i ranghi e avere l'ultimo scatto di solidità. Bologna mantiene un costante vantaggio, ma ancora troppo esile, mentre i lituani rimangono attaccati senza mollare un centimetro. A 3'53" è 73 pari dopo l'ennesima grande tripla di Evans. La Virtus diventa nervosa, Kaunas trova il primo vantaggio dal primo quarto e poi Evans trova un'altra tripla incredibile che potrebbe sigillare la partita. Così è: vince lo Zalgiris 82-79 ed è grande beffa per Bologna.
Zalgiris, Evans già tornato in formato MVP e la solita durezza
Lo Zalgiris riparte da dove aveva lasciato giocando con durezza e solidità. Non importa se se n'è andato un pezzo importante come Ignas Brazdeikis: il sistema di Maksvytis sembra essere anche fin troppo rodato e i lituani, sebbene non abbiano nemmeno lontanamente uno dei roster più altisonanti della competizione, rimangono una squadra scomoda da affrontare.
Va detto che Kaunas ha giocato questa sera una pallacanestro peggiore e ciò è certificato dal rapporto assist/palle perse: 11/15. Però lo Zalgiris ha diversi giocatori e uno su tutti in grado di creare un canestro a giochi rotti e, se concedi loro troppe penetrazioni facili al ferro, hanno tanti tiratori pericolosi pronti a colpire dall'arco. Proprio la grande serata dall'arco è ciò che ha concesso la vittoria: 11/19 (57.9%).
Poi la differenza l'hanno fatta i canestri di Ulanovas nel finale e le straordinarie giocate di Keenan Evans. La vittoria è in grande parte sua e delle sue triple fantascientifiche con la mano del difensore in faccia. Per lui già 25 punti (4/6 dall'arco) con 4 rimbalzi. E' già tornato a prestazioni da MVP (quelle che regolarmente registrava prima dell'infortunio) e per i lituani averlo a questo livello cambia tutto.
Insomma, attenzione a sottovalutare lo Zalgiris anche quest'anno. I lituani non sembrano pronti a tirarsi indietro; anzi, hanno proprio la faccia di quelli che renderanno le cose impossibili agli avversari.
Virtus, tante buone cose ma è mancato il cinismo
La Virtus ha giocato una partita buona. Certo, ci sono state alcune sbavature: com'è normale che sia ai primi di ottobre. Però sommariamente la partita è stata interpretata nel modo giusto e, dal punto di vista qualitativo, la vittoria sarebbe stata meritata.
Come l'anno scorso, però, è mancata la capacità di chiudere una partita che è stata controllata per lunghissimi tratti e che per due volte era stata portata sul +15. Poi il grande nervosismo occorso nel finale anche a causa anche di qualche fischio discutibile
Il 32% dall'arco si può migliorare, ma il 21/14 di assist/palle perse e la battaglia vinta a rimbalzo raccontano una partita giocata nel modo corretto. In particolar modo ci sono stati grandi segnali da parte di Mickey, Dobric, Shengelia e Cordinier. Il primo non ha mai giocato a questo livello lo scorso anno e non è mai stato così efficace dall'arco.
Il secondo è già un equilibratore fondamentale di questa squadra nelle due metacampo, mentre il georgiano è in un acclarato stato di forma. A impressionare però è stato l'uso di Cordinier in fase offensiva come portatore di palla primario in diverse circostanze e come attaccante nel pick&roll centrale che lo ha visto attaccare molto bene il ferro e servire diversi ottimi assist. Ci è piaciuto molto in questo ruolo e ci piacerebbe rivederlo lì con continuità. Per lui 12 punti, 9 assist e 4 rimbalzi.
Certo, tutto molto bello, ma è mancata la vittoria. E questo fa male, innegabilmente. Perché quella voleva la Virtus Bologna e, per questioni di centimetri e di grandi rammarichi, non è arrivata. Non si può però soccombere al sapore di deja-vù: è necessario dimenticare, continuare su questa squadra e correggere le sbavature in occasione della prossima uscita.