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Barça ancora una volta ottimo quello che supera Tenerife nella sfida più affascinante della Jornada di Liga Endesa.

Il Barça di Roger Grimau, reduce da un venerdì di Eurolega in cui ha superato la Stella Rossa dopo una dura battaglia, supera una Tenerife altrettanto tenace e prosegue il grande lavoro impostato da Coach Grimau a suon di serenità e risultati.

Sfida affascinante in partenza poichè tra due squadre provenienti da serie importanti: 4 vittorie nelle ultime 5 per entrambe. Blaugrana caduti solo con Valencia in questo periodo, isolani battuti solamente dal Real.

6/2 il record dei padroni di casa, 4/4 quello degli ospiti prima della palla a due.

Il successo 94-83 conferma la qualità blaugrana nonché quella isolana ed il divario finale non deve trarre in inganno, poichè l'equilibrio c'è stato, eccome se c'è stato.

LA GARA

Primo quarto molto combattuto, con scambio di colpi sino al 21-19.

Si prosegue così nei secondi 10', col Baròa sempre avanti che chiude sul +5 la prima metà gara (40-35). L'impressione è che... il bello debba ancora venire.

Gioco di squadra, coinvolgimento di tutti ed i blaugrana scappano sino al 53-41 del 25'. Cook e Salin non ci stanno, al apri di Shermadini, e dopo 32' siamo 62-60. Tenerife c'è.

Le triple di kalinici, Da Silva e Jokubaitis mettono la parola fine alla sfida: 87-74 al 38'.

Marcelinho non vuole mollare, ne mette 8 nel solo unico quarto, ma i titoli di coda scorrono.

LE CHIAVI

11 giocatori su 12 a segno, tutti in campo con minutaggio in doppia cifra: fatta eccezione per Paulì (4'21"), gli altri viaggiano dai 10'38" di Nnaji ai 24'53" di Kalinic.

Ben oltre i numeri, è il sistema coinvolgente di Grimau che funziona. Difficile vedere un giocatore catalano che entri in campo senza dare qualcosa di costruttivo alla squadra.

La qualità del gioco, fatta di velocità e voglia di cercare canestri facili, è dimostrata dal 26/13 nel rapporto tra assist e perse. A questi ritmi è dato notevolissimo. Non scherza nemmeno la squadra di Vidorreta, comunque autrice di un 16/10 da quel punto di vista, nonchè combattiva a rimbalzo e ben dentro la gara sino ai minuti finali.

MVP

Prosegue, incessante, il percorso di Jabari Parker in blaugrana.

Non si può parlare di crescita per un talento simile con una certa storia alle spalle, ma l'adattamento al gioco europeo ed il ritorno a ritmi agonistici sembra non avere soste.

23'48" sul parquet, 18 punti, 1/2 da due, 4/6 da tre, 20 di valutazione e +14 a livello di plus/minus. Occhio, perchè se continua così in Catalunya si può sognare veramente.

Che dire di Marcelinho? 40 e non sentirli. Dipinge quadri cestistici di classe e combatte come un leone. Non molla mai, finiscecon 13+8, segnando, come detto, 8 punti nell'ultimo quarto. Quando arriverà la sua "last dance" il gioco perderà tantissimo. Ma non diteglielo, non vuole sentirne parlare...

Tuttavia il vero MVP pare proprio essere Coach Grimau.

Serenità e voglia di "essere blaugrana" come nel proprio DNA, un sistema che vuole sempre provare ad entrare rapidamente nei possessi, un concetto di squadra esteso realmente ai 12 uomini a referto: chapeau! Diciamoci la verità, non ci credeva nessuno ad inizio anno.

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