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Al Fontajau di Girona andava in scena un anomalo scontro in vetta alla classifica di Liga tra l'assoluta sorpresa di questo inizio di campionato e il Real Madrid.

L'equilibrio, però, è durato pochissimo. I catalani non si sono sciolti mentalmente e non sono riusciti mai a impensierire i campioni madrileni che, dal canto loro, hanno condotto la gara con estrema facilità potendo tranquillamene utilizzare solo le marce ridotte.

Il racconto della partita

I ritmi sono subito alti e frenetici. Iroegbu gronda sangue dal naso per un colpo col gomito di Abalde che si guadagna un antisportivo. Tanta fisicità e tanti errori offensivi in questo primo quarto: nella confusione generale il primo strappo è del Madrid sul 9-16. Le difese continuano a essere migliori di due attacchi imperfetti e fallosi: dopo 10' è 17-23 al termine di due buone triple costruite da ambo le parti.

La zona madrilena incarta ancora di più l'attacco catalano e allora sulla prima mandarina di Llull il punteggio recita 18-31 con la prima vera fuga ospite. Girona fa ancora estrema fatica ad attaccare con efficacia e a trovare la via del canestro; il Real non fa nulla di speciale, ma è cinico e continua a mantenere un solidissimo vantaggio. Non sembra essere giornata per i padroni di casa: all'intervallo i blancos sono già avanti 28-45 con un comodo +17.

Il Real rientra forte dagli spogliatoi, va sul +21 e continua a mantenere saldamente il controllo dell'incontro. Non sembra proprio giornata per Girona che in attacco si schianta continuamente contro il muro madrileno: a metà terzo quarto la tripla di Musa fissa il 38-63 e, obiettivamente, la partita pare già finita. Madrid corteggia anche la cifra del +30 e, alle porte del quarto periodo, la gara è ormai diventata pura accademia.

Il punteggio finale recita 74-93 con il Fontajau che deve ridimensionare il grande entusiasmo delle prime giornate.

Girona non vede ma il canestro, il Real passeggia

Girona non è mai riuscita a fare quello che ci ha fatto vedere in queste prime giornate di Liga Endesa: ritmo, transizione e tanti canestri nel pitturato. O meglio: ha provato a farlo fin da subito al seguito della palla a due, ma al Fontajau è stata una di quelle giornate no in cui nulla è riuscito e in cui il canestro è sembrato piccolo, se non piccolissimo.

La fisicità dei lunghi madrileni ha asfissiato i catalani che non sono mai riusciti ad avvicinarsi al canestro e anche quando lo hanno fatto hanno spesso sbagliato appoggi non impossibili. Il 20/45 da due è un dato che non può non condannarti; come, del resto, anche il 6/23 dall'arco. Per il resto, Girona è anche riuscita a vincere la gara a rimbalzo grazie al grande atletismo dei suoi lunghi, ma a poco sono serviti quei rimbalzi con una fase offensiva fuori fase.

Al Real non è servito fare nulla di speciale per aggiudicarsi la contesa. Madrid non sta giocando la sua migliore pallacanestro in questo inizio di stagione e i suoi margini di miglioramento sono ancora infiniti. Però, anche se il movimento di palla offensivo spesso è statico, la qualità dei giocatori di Mateo è talmente alta che permette loro di vincere comodamente questo tipo di partite in cui gli avversari non giocano al loro massimo.

Mateo distribuisce al meglio il minutaggio dei suoi con Diagne che è addirittura quello che è stato maggiormente in campo con 23'44". Doppia cifra per Llull, Yabusele, Musa, Hezonja e Poirier. Vittoria a velocità di crociera che permette ai blancos di non spendere troppe energie dopo la vittoria europea contro il Baskonia di venerdì in vista del prossimo incontro di Eurolega.

Insomma, il Real Madrid è già in testa in solitaria alla classifica di Liga da unica squadra imbattuta.

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