Nello scontro al vertice la Virtus si trova davanti un Real Madrid perfetto e dominante: Bologna non può che arrendersi 100-74 di fronte allo strapotere dei campioni in carica.

Madrid che rimane così imbattuto in tutte le competizioni al 9 di novembre e Virtus che rimane nella parte alta della classifica sul 5/2.

Il racconto della partita

Subito ritmi alti, subito 7 pari e Cordinier è subito caldissimo con 6 punti in 2 minuti. I due attacchi girano perfettamente: il Real col pick&roll Campazzo/Tavares, la Virtus con la sua fluidità di manovra. L'attacco Virtus, con Smith in campo, perde d'efficacia e la difesa si perde qualche lettura, ma le vu nere sono lì agganciate a Madrid dopo un quarto madrileno offensivamente perfetto. Hackett fa una magata in penetrazione allo scadere dei 10': è 26-27 Virtus.

Il Real continua a fatturare col pick&roll centrale e ora Bologna sembra in leggera difficoltà, anche in fase offensiva. La Virtus fatica ora a trovare punti (solo 2 dopo 4 minuti), Madrid però non ne approfitta e rimane solo sul +4 in un secondo quarto molto meno brillante. Sulle magia del Facu e di Tavares la fuga del Real diventa reale: 40-31 e difesa blanca che è altrettanto salita di livello. Ora la Virtus colleziona una persa dopo l'altra: la luce si è completamente spenta, il parziale è di 6-25 e il Real è ormai un carrarmato spietato. E' Campazzo-show: 53-37 all'intervallo.

Il Real riparte in totale fiducia, 3/3 dall'arco dopo aver creato dal pick&roll centrale: +23. Ormai la partita è quasi completamente indirizzata: il Madrid è troppo perfetto, in serata e onnipotente su ogni giocata. Allora il resto della gara sembra poter essere quasi solo accademia per i blancos che giocano sul velluto e fanno tutto in estrema tranquillità. Ma la Virtus continua a fare la sua partita, torna sul -12 con due grandi Hackett e Belinelli, e non molla fino allo striscione finale.

Per la Virtus è one-man show di Belinelli che fa impazzire Causeur, ma alla fine Bologna deve abbandonare ogni velleità dopo che il Real è stato bravo a spezzare sul nascere ogni vero tentativo di rimonta. Il punteggio finale è di quelli dominanti e straripanti: 100-74.

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Contro questo Real Madrid pochissime squadre possono competere

Dominante in ogni aspetto del gioco. Il Real Madrid 2023/24 è ancora imbattuto e dimostra una volta di più di essere una squadra ai limiti della perfezione: profondissima, completa in ogni reparto e con dei picchi di talento pazzeschi.

Il secondo quarto (27-10) è stato proprio espressione di un predominio incredibile contro quella che arrivava al Wizink Center come terza in classifica. Un secondo quarto che è stato fotografia delle vette che questa squadra può raggiungere.

Una difesa dal tasso fisico impressionante, capace di chiudere ogni spiraglio. E un attacco dalle soluzioni infinite e che dispone di un pick&roll centrale (che sia eseguito da Campazzo/Tavares o dal Chacho e Poirier) che è quasi indifendibile per il vantaggio che crea e per la batteria di tiratori pronti sull'arco che può servire.

Poi, com'è ovvio che sia, si tratta di una squadra che quando prende ritmo e fiducia diventa praticamente inarrestabile e infatti così è stato. 28 assist, solo 7 palle perse, 42.3% dall'arco e una facilità d'esecuzione disarmante.18+11 di Campazzo in una prova impressionante per dominio tecnico.

Insomma, chiunque voglia togliere quel titolo ai blancos dovrà faticare e non poco in questa stagione. Ad oggi Madrid è una montagna insormontabile per chiunque.

La Virtus ci prova, ma deve riconoscere la grandezza altrui

Il disavanzo finale è anche troppo severo per la Virtus. Un primo quarto perfetto, un secondo periodo da luce spenta e un secondo tempo in cui si è combattuto e si è provato ad imbastire un'impensabile rimonta nonostante la totale fiducia dell'avversario.

La Virtus incontra la sua prima vera serata no dell'anno (Cremona a parte) e, diciamolo, va benissimo che l'abbia fatto sul campo del Real Madrid. Nel secondo quarto l'attacco è venuto meno, il Madrid è esploso e poi, una volta entrati in ritmo, i madrileni diventano una macchina da guerra.

Ma le vu nere hanno avuto il merito di provarci fino alla fine non rinunciando a giocare e solleticando più volte l'idea della rimonta ad inizio quarto quarto quando si è affacciata fino al -12. Poi il Real di questa sera è stato talmente perfetto da non concedere nulla.

La partita di stasera ha fatto emergere anche quelli che sono forse i più grandi limiti di questa squadra. Ossia quelli in cabina di regia, che Banchi ha sapientemente nascosto fin dall'inizio della stagione. Anche se poi Hackett ha giocato una grande partita e si è dimostrato il migliore dei suoi, qualcosa è mancato in fase di impostazione ai bianconeri, che entravano sempre troppo tardi nei giochi offensivi.

Però l'atteggiamento è stato, in ogni caso, quello giusto: giocare e provarci fino alla fine, nonostante l'evidente grandezza dell'avversario.

Che poi la Virtus avrebbe firmato col sangue di trovarsi al 9 novembre sul 5/2 in Eurolega. Per cui la sconfitta a Madrid è tappa normalissima del percorso virtussino e stimolo per continuare a lavorare nella direzione giusta correggendo a mano a mano i propri difetti.

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