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Il Real Madrid la spunta su Tenerife nell'ultimo quarto

Il Real parte fortissimo, subisce il caparbio rientro dei canarini, quindi si prende l'ennesima vittoria della stagione nell'ultima frazione di gioco.

Il successo per 82-76 è il dodicesimo sui dodici match giocati finora dai campioni d'Eurolega in carica.

Real wins against Tenerife ACB - Eurodevotion

Il racconto del matinée di Liga nei nostri tre punti d'analisi.

Macchina da guerra

L'inizio degli ospiti è da macchina da guerra, quello che anche questa settimana il Real ha dimostrato una volta di più di essere. I ragazzi di Mateo usano la transizione, mettono il fisico in difesa e balzano subito avanti nel punteggio con un parziale d'autore.

Il pallone nelle mani del Real si muove sinuoso, nel mentre che gli uomini danzano su e giù per la metà campo, creando grande ritmo offensivo. Tenerife, decisamente contratta, si può aggrappare a un Marcelinho in versione Don Chiscotte, solo a combattere i mulini a vento.

Tenerife studia come difendere sul pick and roll centrale delle merengues, che tanto funziona per il Real visto il suo assortimento. Gli ospiti riescono a rifornire con grande efficacia il proprio pitturato, in particolare un vorace Tavares.

Gli isolani non riescono a mettere in discussione il primato del Real, però hanno l'unico successo nell'impedire al Real di dilagare e contengono gli avversari su un vantaggio di poco superiore alla doppia cifra. E questo pagherà.

Il ritorno di Tenerife

La truppa di Vidorreta si presenta dopo l'intervallo con una faccia truce e azzanna il secondo tempo. La fase difensiva è decisamente più organizzata, gestisce molto bene la comunicazione difensiva, soprattutto sui cambi, togliendo la facilità di realizzazione precedente al Real.

I blancos sprecano palloni a manetta, addirittura 5 nei primi 5' del terzo quarto. Già ne avevano persi un numero rilevante nel primo tempo (7), ma erano più di flusso, nell'ambito di uno sviluppo dinamico e rapido del gioco.

Tenerife si nutre di questo, si esalta, e impatta la gara con decisione. Lo farà più di una volta.

Il passo mancante è convertire finalmente la rimonta in vantaggio, ma il vantaggio non arriva. Questa volta è il Real che aspetta il momento giusto per far passare la folata.

Le merengues aprono i primi 2' dell'ultimo quarto con spietatezza e scavano il solco definitivo. Tenerife proverà diverse volte a forzare il primato avversario, non ci riuscirà.

I protagonisti

Il cerbero dell'imbattibile Real è formato dalla prima testa della fantasia e del playmaking Campazzo-Rodriguez e dalla seconda testa della brutalità e del dominio d'area di Tavares-Poirier.

A questi si aggiunge un Deck chirurgico nei momenti importanti, un vero grimaldello nel parziale decisivo dell'ultimo quarto.

La vittoria della casa blanca arriva infine anche con un rapporto assist/perse curiosamente scadente di 16/19. Questo è in gran parte dovuto all'orrore di 13 palloni gettati al vento in 20' di gioco nei quarti centrali, mentre la qualità ha ovviamente caratterizzato i momenti decisivi.

Tenerife si può fregiare di conseguenza di ben 16 recuperi, dato che evidenza tutto l'impegno e l'abnegazione della squadra nel fronteggiare il colosso Real.

Applicazione che non è bastata a evitare il quarto insuccesso di questo inizio di stagione un po' avaro di risultati. Un supremo Jaime Fernandez, da 11 punti nel terzo quarto della riscossa, e Tim Abromaitis le hanno provate tutte per evitarlo.

Photo credit: Real Madrid Baloncesto X

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