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L'Olympiakos può gioire: è a un solo passo dalle Final Four
L'Olympiakos può gioire: è a un solo passo dalle Final Four

Fattore campo mantenuto anche in gara2 per l'Olympiakos, che al Pireo bissa il successo di gara1 seppur in una partita molto più combattuta che l'aveva vista sotto nel punteggio per quasi tre quarti. 77-71 il finale, e la squadra di Bartzokas dopo aver chiuso al primo posto la regular season è distante una sola vittoria dall'approdo alle Final Four intercontinentali di Abu Dhabi.

Serviva un approccio diverso al Real Madrid, dopo quello particolarmente morbido di mercoledì che aveva di fatto compromesso la serata. E la squadra di Mateo risponde presente, in difesa tenendo i greci a un solo canestro dal campo nei primi 6', e in attacco con otto diversi marcatori a bersaglio in un primo quarto chiuso avanti 15-25 e interpretato come meglio non si poteva.

Lecito aspettarsi una reazione dai biancorossi, che faticano ad accendere le punte di diamante sul perimetro (Fournier in particolare) e allora trovano rifugio nei 213 cm di Nikola Milutinov, trovato con costanza e profitto vicino a canestro: Garuba e Felix riportano sul +10 il Real a metà secondo quarto, ma stavolta il canestro lo serrano i padroni di casa (solo 4 liberi concessi negli ultimi 5' del parziale) e all'intervallo lungo è tutto riazzerato sul 38-38.

Anche nel terzo quarto è la squadra di Mateo a uscire meglio dai blocchi: Hezonja si accende e produce il nuovo +7, a cui risponde Fournier concretizzando una lunga sequela di tiri liberi, aspetto di cruciale importanza nella serata (l'Olympiacos ne tirerà quasi il doppio: 33 contro 17, ricavandone 14 punti in più). 

La coralità offensiva che era stata delizia per buona parte della serata in casa Real diventa croce col passare dei minuti, perchè l'attacco ristagna nelle palle perse (18, dopo le 19 di gara1) e non riesce a trovare riferimenti sicuri: dopo il 50-54 di Deck arriva un parziale spezzagambe di 14-0 che, a cavallo degli ultimi due parziali, sembra chiudere la sfida.

In realtà così non è, perchè dopo essere finita anche sotto di 11 i Blancos ritrovano di nuovo con Hezonja (che lui sì l'assolo lo produce, ma senza grosso supporto dai compagni: è l'unico in doppia cifra) e un lampo di Campazzo la spinta per tornare a un solo possesso di distanza sul 67-64 a 2:27 dalla fine. L'Oly però senza scomporsi esce dal time-out con le due bombe decisive: una dall'altissimo coefficiente di difficoltà di Peters, e quella dell'ex Williams-Goss che manda i titoli di coda.

Pugno di mosche in mano alla fine della fiera per il Real, che si mangia le mani anche per non aver capitalizzato una serata da 35% al tiro per Vezenkov (ancora top-scorer dei suoi con 22 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi chiudendo con 8/18 dal campo) e compagni. La consapevolezza di poter mettere in difficoltà la corazzata ateniese è sicuramente maggiore rispetto a gara1, ma per riportare la serie al Pireo e rimettere paura all'Olympiakos servirà una mezza impresa.

 

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