Grazie Bartzokas! Finalmente qualcuno che dice la verità...
Bartzokas protagonista con Ataman della presentazione della finale greca che parte da stasera ad Oaka. Finalmente qualcuno dice la verità sul mercato...
Georgios Bartzokas, allenatore dell'Olympiacos ha toccato diverse temi alla vigilia della finale greca che prende il via oggi ad Oaka al meglio delle 5 partite. Chi la gioca? Non serve dire che sarà l'eterno duello tra "reds" e "greens", altro capitolo della rivalità Oli-Pana che ci auguriamo sia giocato solo sul campo senza polemiche, sospensioni ed altre cose che abbiamo purtroppo già visto.
Il Coach greco del Pireo ha parlato di mercato e di trofei nazionali in modi chiarissimi come molto pochi, se non nessuno, hanno fatto sino ad oggi.
La questione iniziale riguardava quanto le voci di mercato potessero influire sul rendimento dei giocatori in finale.
«Domanda molto valida... Credo che lo scenario dei movimenti di mercato giochi sempre un certo ruolo nella coesione di una squadra».
«Il momento delle Final 4 da anni è il "gran bazar" del basket europeo, con tante mosse finalizzate in quell'occasione».
«Spesso vi sono situazioni, come quando ero in Russia, per le quali appena finiscono le coppe europee gli stranieri (americani) vogliono tornare a casa».
«I trofei nazionali non contano pressoché nulla per loro».
Si passa al mercato ed ai tempi dello stesso e qui il Coach è chiaro come nessuno...
«Non crediamo a delle storielle, sono due mesi che tutti pensiamo a come rinforzare la squadra».
«La verità è che sono già due mesi che tutti pensiamo a come migliorare la squadra. Credo che i giocatori inizino a pensarci anche già dopo Natale».
«Non è facile concentrasi sugli obiettivi, serve essere pronti con l'abitudine, ed è quello che fanno i campioni, guardare ai loro obiettivi».
Nulla di eccezionale in queste parole? Esatto, sarebbe così se... Se non dovessimo sorbirci ogni stagione le parole inutili e francamente stucchevoli di chi ci racconta che il mercato inizia dopo la fine della stagione, come se non sapessimo tutti che il lavoro inizia ben prima. E come potrebbe essere altro?
Quindi, semplicemente, grazie Coach! Semplice ma rispettoso e significativo. Come spesso accade, peraltro.