Il Real è regina di Liga, Malaga si fa sorprendere nel finale
Il Real sconfigge la sua più agguerrita inseguitrice
L'ultimo minuto è letale per l'Unicaja e l'espressione del cinismo del Real. Se Malaga avesse vinto, sarebbe diventata la prima in classifica - aveva il precedente scontro diretto a favore -, così invece il Real ha consolidato il suo primato.
La squadra ospite ha vinto per 87-81.
Supremazia Real
Malaga nei primi minuti fa subito malissimo, anticipando un tema fondamentale. Osetoswksi, servito con ritmo, colpisce due volte dal perimetro, scoprendo la difesa degli ospiti.
Il Real si aggiusta e sale di colpi, grazie a vari protagonisti. Nel corso del primo quarto, beneficiando di una doppia tripla di Abalde, agguanta il +10. E riesce soprattutto a incartare con la sua difesa, salita di livello, la fantasia di Malaga.
I blancos creano profondità offensiva con Tavares e colpiscono, così mettono le basi per un deciso vantaggio.
Segue ben presto una fase concitata del match, condita dalle perse del Real e dai contropiedi affrettati dell'Unicaja. Le squadre si rincorrono frenetiche, ma il punteggio cambia di poco e Madrid sembra proprietaria di questa fase di gara.
Reazione
Malaga dal secondo quarto in poi cerca di intuire come trovare la chiave per ribaltare la gara. Kameron Talyor cerca di attaccare sistematicamente Llull.
Il Real non sembra pulitissimo in esecuzione, ma continua a realizzare. La sfida affronta una fase priva di grandi temi tecnici, ma comunque di scontro aperto: una fase di passaggio paradossalmente bloccata su un tira e molla poco costruttivo.
Tyson Carter è la variabile impazzita e desta Malaga con il suo talento. Il Real non brilla, ma si costruisce con i copiosi rimbalzi offensivi e la solidità del suo contributo.
Segue poco dopo la tripla tonante di Osetoski, che da casa sua torna a riproporre il -5 malagueno. Il Real mantiene la ruvidezza nel pitturato, ma dopo l'intervallo l'Unicaja abbonda di freschezza.
La squadra di Navarro eccelle nel gioco dal perimetro e torna ancora a colpire con le sue armi. Con i suoi lunghi perimetrali e dinamici e con un Alberto Diaz in formato speciale, Malaga piazza il parziale della reazione. È un pungente 12-2.
La squadra attacca presto nell'azione e lo fa con spensieratezza, ferendo da fuori e trovando nuovo il vantaggio.
Il finale
Il Real nell'insicurezza si appiglia alle sue certezze, Tavares e Musa. Il bosniaco è capace di mosse divine e conduce il 7-0 di contro risposta merengue in coda alla terza frazione. La penetrazione di Carter riagguanta il pareggio sulla sirena.
La gara si spalanca sempre di più nell'ultimo quarto e diventa uno scontro frontale. Le iniziative di talento e fantasia delle due rappresentative diventano più frequenti.
Sima è un riferimento per l'Unicaja e trafigge gli ospiti più volte nel pitturato, mentre Diaz tesse le fila della squadra di casa in modo sublime. Il Real assalta il ferro con i suoi protagonisti, ma è costretto a inseguire.
Quando di nuovo Malaga sembra andata un po' fuori giri nel suo flusso offensivo (0/8 da tre nell'ultimo quarto), Yabusele fa fallo su kalinosky, e Diaz scuote il Carpena in penetrazione. In rapida sequenza, il Real perde il suo quindicesimo pallone e si spaventa.
Ma la gara cambia in attimi. Musa segna di regale supponenza e riaggrappa Malaga. Campazzo porta a spasso la difesa e manda in cielo Tavares, che segna con il fallo. Poco dopo in cielo ci va Deck, a schiacciare, dopo un recupero molto contestato dalla panchina di Malaga.
All'ulteriore persa dei padroni di casa, il Real gioisce e pareggia il conto con i rivali anche nella differenza canestri dell'andata (sei punti di divario).
Photo credit: ACB.com, Real Madrid Basket X e Unicaja Malaga X