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Le squadre vincitrici di Eurolega: chi riempirà la casella 2025?

Paris Basketball ha superato assai nettamente l'Olimpia Milano nell'alticcio del Round 30 di Eurolega. La squadra di Tiago Splitter oltre alla W numero17 si port a accasa anche lo scontro diretto con quella di Ettore Messina in virtù del 92-79 che ribalta il 79-74 biancorosso dell'andata. Non è poco in un quadro di equilibrio veramente clamoroso.

L'ennesima serata straordinaria di TJ Shorts, giocatore che è ben difficile non considerare oggi MVP della competizione ci porta per ad una considerazione che da tempo abbiamo ben in mente e che i risultati stagionali confermano soprattutto ora, nel tratto fondamentale del percorso delle 18 squadre.

L'urlo di Shorts per la vittoria sull'Olimpia
Shorts mvp del match - Paris Basketball X

Olympiacos, Fenerbahçe e Panathinaikos: altro pianeta? Sì

E' chiarissimo come vi siano tre squadre che giocano e performano ad un altro livello, dopodiché ve ne sono 10 che lottano per la postseason, Playoff diretti o Play-In che siano.

Olympiacos (22-7), Fenerbahçe (20-9) e Panathinaikos, più indietro a 18-11 ma comunque solo stesso piano delle due che la precedono, presentano valori che sono decisamente superiori a tutte le altre. Per qualità del gioco espresso, soprattutto nel caso dei greci del Pireo, per rendimento sui due lati del campo, e qui si parla di Fenerbahçe, e per capacità dei singoli di essere decisivi nonchè esperienza nel gestire le gare senza domani che arriveranno ad aprile e maggio, ed ecco che il Pana di Ataman ha ben pochi rivali.

Per quanto riguarda tutte le altre, alcune delle quali performanti ben oltre le aspettative, altre in linea con le previsioni ed infine qualcuna sotto quanto ci si attendesse, l'equilibrio è totale e quanto arriverà nei prossimi 5 turni (4 per Milano e Parigi) porterà ad una classifica per cui è pronosticatile possano servire conteggi di una certa complicanza.

Le prime tre sono superiori per le ragioni elencate, che poi sono semplicemente traducibili in squadre che sono più forti e giocano meglio, in virtù di un percorso di continuità al alto livello sia nei momenti buoni che in quelli che lo sono stati meno. Si pensi alle difficoltà iniziali dell'Olympiacos, a quelle novembrine del Fenerbahçe piuttosto che al rendimento esterno insoddisfacente del Panathinaikos: tutto superato sempre mantenendo l'asticella assai in alto.

L'urlo di Vezenkov nella vittoria nel derby
Vezenkov, Olympiakos - Olympiakos BC X

Tutte le altre squadre in lotta per la postseason di Eurolega

Per quanto riguarda le altre si è spesso portati a grande ottimismo come a pessimismo quasi cosmico poichè i periodi attraversati non hanno mai dato garanzia di continuità di un certo tipo.

Il Monaco (17-12), forse l'unica vera, possibile alternativa alle tre regine, ha vissuto alcune serate oltremodo negative, anche ripetutamente.

Bayern (17-12) e Parigi (17-13), sono accomunate dal concetto di encomiabile per quanto fatto sinora, del tutto imprevisto ad inizio stagione. I tedeschi però, fortissimi in casa, hanno mostrato il fianco in alcune occasioni soprattutto esterne, mentre i francesi, figli della loro pallacanestro che è l'unica vera novità di questa stagione, hanno dimostrato di essere spesso ingiocabili ma di andare in difficoltà strutturale in diverse occasioni.

La Stella Rossa (16-13), perfetta sino alla sosta per le coppe nazionali, si è poi persa alla ripresa delle attività.

Il Barça (16-13) vive una situazione societaria assai discutibile che ha portato ad un'immobilità sul mercato che a questi livelli si paga se non fai nulla per sostituire il tuo giocatore più importante (Laprovittola) infortunatosi ad inizio stagione, così come poi avvenuto a fine gennaio quando si è fermato anche Juan Nunez, disgraziatamente nello stesso ruolo.

L'Olimpia (16-14) sa essere squadra che prende a schiaffi il Pana ma che cade in maniera rovinosa in troppe occasioni e sin da novembre non è stata in grado, o non ha voluto, sostituire l'unico centro di valore che aveva firmato in estate, oltre ad avere un reparto play, “handlers” o “pointguards” che dir si voglia, non certo competitivo ad alto livello.

Il Partizan (15-14) è stato pessimo in avvio, con 8 sconfitte in 10 gare, per poi recuperare ma mancare alcune occasioni d'oro per fare il passo decisivo verso l'alto, come accaduto la scorsa settimana a Barcellona piuttosto che nel derby di ritorno. Certo, c'è Obradovic, e questa è forse la certezza che manca a tutte le altre rivali in questo segmento.

L'Efes (15-14) ha cambiato Coach, ha sofferto all'inizio della gestione Banchi, è risalito ed oggi è in lotta per la postseason ma non ha più margine d'errore, essendosi giocato ogni jolly possibile sino a prima della sosta di febbraio.

Real Madrid, che fatica con Murcia

Il Real Madrid (15-14), mai visto se non in qualche sparuta occasione al livello straordinario dello scorso anno, è molto indietro e, come per l'Efes, non ha più la benché minima possibilità di sbagliare. Chiedersi come abbiano operato i dirigenti in estate porta d una risposta scontata. E come invece il Partizan, ha mancato tutte le occasioni in cui si poteva piazzare il colpo che sarebbe fatto svoltare la stagione, come ammesso proprio la scorsa settimana da Coach Mateo.

Lo Zalgiris (14-15) infine, ha pagato, e sembra folle dirlo, l'inserimento difficile di un talentissimo come Lonnie Walker. Con i se e con i ma non si va da nessun parte, ma se lo spirito fosse rimasto quello di prima dell'arrivo dell'attuale giocatore di Phila restiamo convinti che un paio di W in più ci sarebbero e non servirebbe solo un miracolo per sperare di scendere in campo da metà aprile.

Tutte buonissime squadre, nessuna eccellente ognuna per le proprie ragioni. Tutte che più o meno si equivalgono tanto che probabilmente sarà anche una questione di un po' di fortuna, sotto forma di una palla che gira sul ferro o di qualche numero a livello di differenza canestri, a mettere in ordine tra 23 giorni. Tutte in grado di essere competitive e di giocarsela con le tre più forti sulla singola serata, ma questo è normale che accada in un contesto semestrale di 34 gare, mentre è ben difficile che possano superarle tre volte in cinque gare, come sarebbe necessario fare nei Playoff.

Dato quasi per scontato che i primi tre posti saranno appannaggio di Oly, Fener e Pana, probabilmente in quest'ordine, resta l'occasione d'oro che garantiscono i posti 4 e 5, quelli che porteranno ad una sfida Playoff che darà l'accesso alle Final 4. 

Qui il Monaco, come detto, ha uomini che sembrano garantire un complesso di forza superiore alle altre, oltretutto con uno sguardo ad un'eventuale semifinale in cui trovare Mike James e soci non potrà mai essere una passeggiata. Ecco, proprio il format delle Final 4 lascia una speranza alle altre, perchè quella maledetta o benedetta che sia gara secca rimane impronosticabile. Anche quando vi sono superpotenze che paiono al di sopra di ogni sospetto cestistico come accade quest'anno.

 

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