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Manresa chiude una splendida stagione, Malaga vola in semifinale dopo una prova assai convincente.

Gara 1 è stata uno spettacolo, con una splendida Manresa per 30', prima di cadere sotto i colpi dell'implacabile Malaga, 35 punti nell'ultimo quarto giocato ai ritmi e con la qualità dell'intera, esaltante stagione.

Da verificare presenza ed eventuali condizioni di Kendrick Perry, assente nel primo episodio ma pronto a dare eventualmente il suo contributo, se necessario. Alla fine Malaga sceglie di non rischiarlo.

L'impressione è che ai locali serva un vero miracolo tecnico, poichè quanto in realtà vuole fare la squadra di Pedro Martinez è proprio quanto di più gradito può esserci nei desideri degli uomini di Ibon Navarro. E quel miracolo deve avere certamente l'appoggio del Nou Congost, un posto che può diventare magico di fianco ai propri beniamini, ancor di più se c'è l'idolo assoluto Chima Moneke, che qui ha lasciato più del cuore.

LA GARA

La partenza dei padroni di casa è al solito intensa e decisa. Si fa canestro, si corre, si tiene un ritmo che è quello tenuto per tutta la stagione.

Un miracolo da 20 metri di Travante Willimas sulla sirena dei primi 10' confeziona il 28-20. 6 uomini catalani già oltre i 4 punti. Malaga segue un po' distaccata.

Ibon Navarro traccia la via e con la calma dei forti i leader di stagione regolare tornano a contatto prima di piazzare un paio di triple con Kalinoski che danno il vantaggio a metà gara.

Il terzo quarto è un recital andaluso (11-25) ed il controllo della gara pare totale. Manresa non segna più, ma proprio più, ed ecco che tutto il ritmo è ora malagueno. 47-65 al 30', è finita.

L'ultimo quarto scorre tranquillamente intorno al più 20 ospite, nobilitato da diverse giocate di quella qualità che è marchio di fabbrica della squadra di Navarro.

Finisce 63-86 . Il Congost applaude, la stagione lo merita, tutti in piedi a cantare "Pedro quedate" perchè il maestro Martinez è un valore incalcolabile.

LE CHIAVI

8-20 e 11-25: il parziale dei due quarti centrali è 19-45. Impossibile avere una gara in queste condizioni. Se poi aggiungiamo il 16-21 del periodo finale ecco che il totale di 35-66. Non serve altro.

Nel terzo periodo Manresa tira 2/9 da due ed 1/11 da tre: c'è imprecisione, vero, ma c'è anche tanta intensità degli ospiti.

Globalmente è quello che temevamo per la serie, ovvero che il ritmo gradito ai catalani fosse in realtà quello preferito proprio dai rivali. Che sono semplicemente più forti e quindi hanno chiuso gara e serie.

«Abbiamo fato tante cose che hanno causato le brutte percentuali rivali». Tutto vero quanto dice Ibon, che ora, certamente, "tiene un plan" per la semifinale, come canta la "aficion" del Carpena.

MVP

Will Thomas guida la lenta ma inesorabile rimonta nel secondo quarto. Prosegue la gara dominandola tecnicamente da grande autorità cestistica che è.

Oltre i numeri, che dicono solo 6 punti e 4 rimbalzi.

Poi c'è Tyson Carter: 9+4+9 ed il suo Coach lo dice apertamente: «Il suo futuro è da Pointguard». L'assenza di Perry non si è pagata minimamente, ci ha pensato il "killer con la faccia da bambino".

Ora per Malaga serve attendere domani sera, se Murcia chiudesse la serie, oppure l'esito della bella di sabato (ore 1800), in caso si tornasse alla Fonteta, per conoscere la propria rivale per la semifinale che partirà settimana prossima.

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