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A La Fonteta andava in scena quello che era il match di cartello della jornada 21 di Liga Endesa. Alla finalista della Copa del Rey non riesce il colpo in terra taronja: con un terzo quarto straripante Valencia vince 77-72.

Valencia-Tenerife: la gara

Valencia parte con intensità e maggiore decisione (7-2), ma presto scalda i motori Marcelinho e con lui tutta Tenerife che prende le redini della partita. Ma è un primo quarto che è si attesta ancora come fase di studio con entrambe le compagini che non brillano e sbagliano più di qualche pallone.

Nel secondo quarto sono gli ospiti ad alzare le marce ed ecco che arriva l'allungo tinerfeno fino al 25-36 a cui seguono due errori insoliti dalla lunetta di un appannato Prepelic. Le difese lavorano e l'attacco casalingo fatica tantissimo chiudendo l'intervallo sotto di nove lunghezze (35-44).

Al rientro dagli spogliatoi l'atteggiamento taronja cambia come dal giorno alla notte: scende in campo quella che è la squadra di Eurolega. Intensità e e ritmo diffusi, aggressività difensiva fino a metacampo per complicare il pick&roll ospite (la grande arma offensiva degli uomini di Vidorreta) con show del lungo altrettanto aggressivo. In attacco, invece, si cavalca molto di più la transizione e la palla si muove decisamente meglio. Le contromosse di Mumbru, infatti, hanno i loro frutti e i padroni di casa risalgono la china fino al vantaggio del 49-47 cavalcando le giocate difensive di Webb e i canestri di Rivero. Il parziale del terzo quarto recita 22-8.

Tenerife non sembra trovare contro-soluzioni e allora la gara passa decisamente nelle mani dei valenciani che non sembrano ormai più intenzionati a farsela scappare di mano. I taronja toccano il massimo vantaggio sul 64-55, ma Vidorreta si gioca la carta Bolmaro. La qualità dell'ex Timberwolves si vede in modo eclatante e proprio l'argentino con sprazzi di talento riporta i suoi fino al 65-64. Il sangue valenciano, però, è freddo e le giocate di Radebaugh e Jones chiudono la sfida sul 77-72 finale.

Valencia

Il terzo quarto spaccapartita e la coesione taronja

Tenerife non è stata quella della Copa: la squadra di Vidorreta è sembrata stanca e opaca. E' comprensibile: dopo una cavalcata che non è stata trionfale per molto poco è normale che si possa accusare della stanchezza e, perché no, dell'amarezza.

Gli aurinegro raccolgono più rimbalzi (28-22), ma perdono una caterva di palloni: ben 22! E infatti è proprio il playmaking che non ha funzionato e questa constatazione, in una squadra che vive proprio di quel fondamentale, significa sconfitta praticamente sempre. Fitipaldo è impercettibile, Marcelinho gioca a sprazzi e lo stesso Jaime Fernandez non brilla come a Badalona. Se poi anche Shermadini pasticcia e colleziona ben 6 palle perse allora la frittata è fatta.

C'è anche una nota positiva, però, per gli ospiti e si chiama Leandro Bolmaro. Ecco, l'ex Barça è di un livello totalmente altro e può spostare in alto le prospettive tinerfene: quello che ha fatto vedere nei pochi minuti in campo è talento assoluto che, se incoraggiato e cavalcato, non potrà che dare sorprendenti risultati.

Valencia, d'altro canto, nonostante i soliti numerosi infortuni, è squadra solida e dalla forte identità: lo dimostra anche il percorso fatto fin ad ora in Eurolega - ben oltre le aspettative. Ai taronja basta allacciarsi le scarpe per 20 minuti per fare il vuoto con le caratteristiche che hanno contraddistinto il lavoro di Mumbru: grande circolazione di palla, intensità elevata e aggressività difensiva con cambi sistematici.

In questo senso la stagione che sta facendo James Webb su entrambi i lati del campo era qualcosa di impensabile per tutti: 14 punti, 4 rimbalzi e 4 recuperi ma soprattutto una presenza che dà sempre grande solidità e versatilità. Non a caso è stato quello per più tempo sul parquet: se c'è un uomo chiave del sistema di Mumbru quello è lui.

L'altra menzione speciale - oltre al solito Chris Jones: questa sera in versione assistman (10) più che scorer - va a Rivero che, dopo l'infortunio, non appena è rientrato minimamente in forma è tornato a dominare sotto i canestri della Liga. Anche stasera 17 punti in altrettanti minuti.

Valencia è squadra con grande identità: potrà lottare con possibilità fino in fondo in ogni competizione. Ne siamo certi.

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