Domani si torna in campo: l'Eurolega e 10 brevi storielle
Round 27 sul parquet domani sera: dopo 20 giorni di stop parte la volata verso la postseason.

La sosta ci voleva. Francamente vivere un paio di settimane in cui il giovedì sera non sei travolto da un numero pazzesco di gare allo stesso orario non è stato male, anche perchè ora la fame di grande pallacanestro è ancor maggiore.
Cos'è successo in questi 20 giorni che separano la chiusura del Round 26 dal via del 27 di Eurolega? Tanto, o forse poco, dipende spesso da come lo vogliamo leggere. Alcune cose, però, sembrano proprio non cambiare.
Ne abbiamo selezionate 10, brevi storielle di una lega che non sarà mai più come quella di oggi a partire dal settembre 2025.

- A proposito di quanto non cambierà mai finché non ci sarà una vera, forte leadership al comando… 4 gare domani con inizio tra le 2000 e le 2045. Ringrazia sentitamente il mondo di chi su questo prodotto ci lavora cercando di valorizzarlo. Ma ormai i nostri reclami sono sabbia nel deserto. Giovedì prossimo una inizierà alle 2015 e le altre 3 alle 2030.
- Il Monaco (Theis, piace non poco) che ha giocato ieri in Coppa di Francia ad un solo giorno dall'impegno di alcuni suoi nazionali e rigioca giovedì a Milano è lo specchio della pallacanestro europea. Dispetti da riunione di condominio tra competizioni, a questo punto non sarebbe logico stupirsi se l'arrivo di NBA facesse piazza pulita. Meritata.
- #clàsico è sempre stato sinonimo di eccellenza, quello di domani vuol dire sopravvivenza. Situazione più difficile se perde il Real, ma il Barça senza Laprovittola, Vesely, Punter e probabilmente Brizuela può far paura? Già non era un granché senza solo il primo…
- Ecco, Madrid. La vicenda Dennis Smith JR, alla mattina di oggi ancora a roster sia in EL che in ACB, pone la dirigenza “blanca” in un'ottica assai negativa. Dopo la beffa Yabusele in pieno agosto anche questa mossa, ritardata e fallimentare. Gli allenatori sbagliano, i dirigenti sbagliano. Glia allenatori pagano, i dirigenti no.
- Milano deve sfruttare il colpo di fortuna duplice che vede avversari reduci da un inatteso doppio turno nelle due gare del Forum. Già detto di Monaco, il Fener lunedì recupera a Parigi. La ruota gira, serve fermarla al momento gusto.
- Off topic! Doncic “benino” contro i Mavs, non l'avremmo mai detto… E' grasso, sì come Mike James che non difende…
- Mercato senza grandi botti che si chiude stasera. Si attendono le ufficialità per Pleiss al Pana e forse Isaiah Wong a Kaunas, oltre all'uscita di Smith dal Real. Saben Lee all'Oly, altrettanto forse.
- Proprio riguardo Saben Lee, giusto chiarire. Potrebbe giocare in un'altra squadra di Eurolega, dopo il Maccabi, perchè a far fede è la data di deregistrazione che è anteriore al 25 dicembre stabilito dai regolamenti.
- Saben Lee story, parte terza. Ma se andasse veramente al Pireo, il Manisa incasserebbe il secondo “buyout” stagionale, dopo quello israeliano? Fosse così, dirigenti fenomeni.
- L'Eurolega non rende. Vero, intanto continuiamo a leggere interviste autoprodotte dai club. Domande interessantissime, risposte che attraggono milioni di nuovi appassionati del tipo «Sto bene in questo club, l'allenatore mi stimola quotidianamente, i nostri tifosi sono i migliori e vogliamo vincere». Roba da Pulitzer, bravi!
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