Esordio assoluto per il nuovissimo coach del Bask .. oops, no, scherzi a parte. Prima partita per Dusko Ivanovic, al ritorno per la quarta volta in carriera. Certi amori non finiscono! 20 anni di Eurolega, gli stessi nella lega di Obradovic: congratulazioni!

(articolo di Simone Scotta)

Baskonia disastrato per un inizio di stagione difficile, soprattutto a livello di infortuni (fisiologiche le difficolta’ di risultato, secondo noi), mancano quattro giocatori di rotazione, Diez nei 12 solo per onor di firma, dentro anche il 2006 Hrabar. Gioca Marcus Howard ed esordira’ Chiozza nel secondo quarto: queste le sorprese rispetto a quanto preannunciato alla vigilia. 

Si parte con il ritiro della maglia della Leyenda Baskonista, Luis Scola, visibilmente emozionato, accompagnato da moglie e figli. 447 presenze, il caso ha voluto che Dusko fosse presente non solo come spettatore, a distanza di anni, ma sul pino dei baschi. Bello anche il saluto e le congratulazioni di coach Obradovic.

La Leyenda,Luis Scola

Bianconeri che arrivano gasati a questo appuntamento, con il 2 su 2 nel derby con i cugini della Stella Rossa, rinfrancati da un Kaminsky sugli scudi, soprattutto tre giorni fa, accanto alla certezze Avramovic e Leday. Anche per i bianconeri c’e’ la questione infortuni: fuori Punter. 

LA PARTITA

10-10 dopo i primi quattro minuti, partita godibile ed alti ritmi nonostante alcuni errori marchiani in difesa (il citato Howard e Andjusic protagonisti nell’aiutare gli attacchi avversari). Sedekerskis guida i suoi (9 punti,4 rimbalzi e 2 assist gia’ nel primo quarto) , vogliosi di riscatto dopo un inizio difficile. 

Nel Partizan si rivede Vukcevic (11 punti in 7 minuti), dopo un inizio di stagione in cui non era mai stato mai schierato in Eurolega, insieme a Trifunovic, buoni protagonisti nell’inizio del Partizan. 23-23 a fine primo quarto. 

Le palle perse banali continuano nel secondo quarto, da un lato e dall’altro. Partita di parziali: al 6-0 dei serbi, risponde il 15-0 dei baschi. Smailagic soffre molto la vivacita’ di Moneke (8/8/8: punti, minuti, valutazione), 8 anche i rimbalzi offensivi concessi in un quarto e mezzo ai baschi. 13 punti concessi da second-chances a fine second quarto. Troppi. 

48-42 a fine primo tempo.

SECONDO TEMPO

Partita di parziali, dicevamo: 14-2 serbo (bene Jaramaz) e partita che cambia di inerzia. Tadas (piu’ facile scrivere il nome che il cognome) tiene i suoi in partita, lottando a rimbalzo e usando la sua fisicita’ in attacco. Marcus Howard non e’ quello dello scorso anno (0/6 da tre, palle perse banali, regalando falli): una tassa in difesa. Ci pensa Moneke con penetrazione e stoppata ai danni di Vukcevic nell’azione successiva: si scalda la Fernando Buesa arena. 66-63 Partizan a fine terzo quarto.  

Partita molto fisica, Chima continua ad essere un grillo saltellante e Smailagic non va per il leggero. Interessante il quintettone proposto da Obradovic nei primi minuti del quarto quarto: Dozier, Avramovic, Trifunovic (positivo questa sera), Vukcevic - fattore anche in difesa, giocatore intelligente in campo, si vede la mano del coach - e Smailagic. 

Howard si accende in un attimo, e sono 5 punti in un amen, un altra tripla poco dopo (ai danni di Dozier, male questa sera).

Il Tau Vitoria (concedetecelo, e’ la serata della Leyenda, Luis Scola) e’ in partita: 77 pari a 2 minuti dalla fine. I disastri di Andjusic (si perde Marinkovic per la sua tripla, due palle perse banali nel traffico), black-out totale con i passi di Leday sembrano portare la partita verso il Vitoria, la tiene per i capelli Nunnally. Pari 82 a 13 secondi. 

Baskonia che costruisce bene l’ultimo tiro di McIntyre, rimbalzo del solito Moneke e fallo di Jaramaz (per lui vale il contrario: piu’ facile scrivere il cognome del nome) nella lotta a rimbalzo. 2/2 dell’ex giocatore di Sacramento (belle le punzecchiature tra lui e Nunnally prima dei tiri liberi e nel finale). Finisce con la rimessa sbagliata del Partizan. 84-83: vince il Baskonia.  

Man of the Game Chima Moneke: 16 punti, 6 rimbalzi, 4 rubate e tanta tanta energia. 

Il Grillo saltellante, Chima Moneke

Il Baskonia riparte dai suoi lunghi: bene Kotsar, fa il suo Costello, Tadas Sedekerskis – si merita nome e cognome scritti in toto questo giocatore – Moneke. Tutti sembrano vogliosi di dimostrare al nuovo coach i loro meriti. Nel reparto esterni bene McIntyre,per voglia e applicazione, stessa cosa per Marinkovic mentre per Howard pochi, pochissimi lampi di luce abbagliante. Per il resto e’ negativo nelle percentuali.

In casa Partizan, un passo in avanti e uno indietro: troppa discontinuita’ all’interno della partita. Stasera paga i rimbalzi offensivi concessi, come detto, e le 13 palle perse (tre sanguinose nel finale). 

Kaminski sta subendo molto la fisicita’ europea: il suo contributo lo da (7 rimbalzi, 5 assist) ma in attacco ci si aspetta qualcosa in piu’ – solo 8 i punti. Avramovic grigio, e Leday, beh Leday e’ l’etica del lavoro e delle cose semplici fatte bene, anche se stasera non e’ stata la sua serata migliore. Jaramaz bene nel secondo tempo, nullo nel primo: la discontinuita’ di cui sopra, due passi indietro per Dozier.

Finale di partita da matita rossa. Bene Vukcevic: forse avrebbe meritato qualche minuto in piu’. 

Stesso record per le due compagini, 2-4: c’e’ lavoro da fare. 

PHOTO CREDIT: Euroleague.com, Gigantes del Basket

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