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Barça Basket
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La stagione europea del Barcellona era iniziata nel migliore dei modi. Coach Penarroya, al suo primo anno sulla panchina catalana, sembrava aver saputo valorizzare fin da subito le qualità dei suoi giocatori, esaltandole e sfruttandole al massimo. Tanto che, dopo nove partite, il Barça occupava, insieme al Fenerbahce, il primo posto in classifica con sette vittorie all’attivo. 

Da quel momento, intorno alla metà di novembre, la squadra ha intrapreso una netta parabola discendente, senza più riuscire a rialzarsi. Nelle successive nove partite di Eurolega, i blaugrana hanno vinto solo due volte e sono precipitati in classifica (l’attuale classifica di Eurolega è molto corta: tra la prima e l’undicesima posizione ci sono appena tre vittorie di differenza; rimane comunque interessante capire quali fattori abbiano portato il Barcellona a calare così rapidamente nei risultati e nelle prestazioni, al di là dalla posizione in classifica).

Parte di questo crollo può essere ricondotta agli infortuni. A metà ottobre, infatti, i blaugrana hanno perso Nico Laprovittola per l’intera stagione, a causa della rottura del legamento crociato anteriore. Per sostituire l'argentino la società è tornata sul mercato firmando Raul Neto il quale, però, ha subito riscontrato un problema agli adduttori ed è rimasto fuori un mese. Tornato in campo nell'ultima sfida di Eurolega, il brasiliano si è nuovamente fermato per un problema al ginocchio. A questi infortuni, si è aggiunto quello di Metu, che è a causa di una distorsione al ginocchio sinistro è stato fuori più un mese per poi tornare nella sfida contro la Stella Rossa di venerdì scorso. La fortuna evidentemente non ha sorriso al Barça, tuttavia gli infortuni non possono essere l’unica causa del difficile momento che sta attraversando la squadra.

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Problemi difensivi e un ambiente poco sereno

I primi problemi provengono dalla metà campo difensiva, dove il rendimento del Barça è calato drasticamente nell’ultimo mese e mezzo. I blaugrana sono passati dal subire 80,6 punti a partita (110.0 di defensive rating) nelle prime 9 sfide di Eurolega, a subirne 88,5 (119.0 di def rtg) nelle ultime 9. Un peggioramento netto e difficile da spiegare, se non provando a ipotizzare che qualcosa si sia rotto nel meccanismo che aveva permesso alla squadra di conquistare il primo posto in Eurolega, anche grazie a una difesa piuttosto solida.

In effetti, ultimamente, l’ambiente in casa Barcellona non sembra essere dei più sereni. Lo dimostrano alcuni episodi riguardanti Penarroya (qui il video del suo errore durante l'ultimo timeout contro la Virtus) e le dichiarazioni di Abrines dopo la sconfitta rimediata in Liga contro Zaragoza due settimane fa: «Dobbiamo avere più rispetto per questa maglia, a cominciare da me. E dobbiamo tutti rispettare di più questo club. Non si può continuare così. Siamo il Barça e giochiamo come una squadra di terza divisione. O si reagisce entro un mese o la stagione è finita». Parole forti, che sono suonate come un campanello d’allarme, ma che non sono bastate per uscire dal momento buio.

Alex Abrines

Il rendimento deludente di alcuni giocatori 

I catalani dispongono di un roster profondo, costruito appositamente per affrontare due competizioni del livello di Liga ed Eurolega. Tuttavia, quando alcuni giocatori non rendono come previsto, anche un roster di 12/13 elementi schierabili può non essere sufficiente per competere ai massimi livelli. I principali indiziati per questa scarsità di rendimento sono Satoransky e Hernangomez, due giocatori con contratti importanti e un ruolo centrale, ma le cui prestazioni sono state spesso deludenti. Per questo motivo, il Barcellona si è trovato costretto a fare affidamento sempre sugli stessi uomini, in particolare Punter e Parker. Sebbene entrambi abbiano le caratteristiche per essere i leader offensivi in Eurolega, non possono bastare a una squadra che punta ai massimi risultati e che necessita di più opzioni e di una distribuzione più equilibrata delle responsabilità. 

Nell’ultimo mese e mezzo, infatti, i blaugrana sono sembrati spesso privi di soluzioni. E, soprattutto, hanno dato l’impressione di essere poco squadra, mostrando difficoltà a trovarsi in campo con la stessa facilità e naturalezza che avevano caratterizzato l’inizio della stagione.

Tomas Satoransky

L'ultima sconfitta contro la Stella Rossa

La sconfitta casalinga di venerdì scorso contro la Stella Rossa ha peggiorato ulteriormente la situazione. Al Palau, i serbi hanno imposto la loro fisicità, indirizzando la sfida sui propri binari e costringendo il Barça a giocare una partita diversa dal solito, dove le difese sono state protagoniste. I blaugrana sono comunque rimasti in partita per tutti i 40 minuti, ma alcuni errori nel finale hanno condannato la squadra all'ennesima sconfitta. 

È stata forse la prima volta in cui sia Punter che Parker hanno avuto un impatto limitato, se non negativo sul match: l'ex Partizan ha inanellato una serie di errori e palle perse nel finale che hanno condannato i suoi, mentre Parker ha fornito la sua peggior prestazione dal punto di vista realizzativo della stagione. È un altro segnale poco incoraggiante, visto che, come accennato sopra, i due americani sono stati finora i migliori della stagione, mantenendo una certa costanza nelle prestazioni nonostante la crisi della squadra nei risultati. (Nel weekend è arrivata un'altra sconfitta, nel Clasico contro il Real in Liga. Qui il nostro racconto della partita).

Come uscire dalla crisi

A parole, è facile e quasi scontato dire cosa servirebbe al Barça per rialzarsi: ritrovare la solidità difensiva di inizio stagione - perché concedendo quasi 90 punti a partita agli avversari non si va da nessuna parte - e, soprattutto, (ri)costruire un'identità di squadra. Questo significa stabilire chiaramente che tipo di pallacanestro si vuole giocare e determinare gerarchie più definite, per ritrovare una chimica che tra i giocatori in campo non si vede da diverso tempo.

Trasformare queste parole in fatti è tutt’altro che semplice, ma è l’unica via che il Barcellona ha per risollevarsi e impedire che questa stagione si trasformi in un fallimento totale.

Kevin Punter
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