Euroleague #4: colpo Maccabi in casa del Panathinaikos
Nel round 4 di Euroleague arriva un pesantissimo colpo esterno del Maccabi in casa del Panathinaikos dopo un overtime. Per i greens di coach Ataman è il secondo ko consecutivo dopo quello più netto rimediato martedì ad Istanbul contro il Fenerbahce.
Nel computo della partita la squadra di Ataman ha avuto protagonisti un Luca Vildoza da 15 punti, Grigonis con 13, Lessort con 12 e Mitoglou con 11, mentre il team di Kattash ha trovato tanta sostanza da Colson (21), Di Bartolomeo (15), Brown (12+12 ass), Nebo e Blatt (12 per entrambi).
Euroleague #4: la partita
Maccabi in controllo nel primo quarto con un vantaggio che oscilla tra 5 e 8 punti, fino al massimo vantaggio sul 12-20 firmato da Sorkin e Blatt a poco più di un minuto dalla prima sirena. Gli israeliani hanno avuto un impatto devastante dal duo Colson - Di Bartolomeo (15 pt combinati).
Il secondo quarto è un dominio della squadra di Kattash, il Panathinaikos precipita a -15 sotto i colpi del solito Colson e di un Tamir Blatt devastante. 9-19 il parziale eloquente dei secondi 10', con i greens letteralmente anestetizzati e con scarsa organizzazione offensiva.
Il secondo tempo vede i padroni di casa presentarsi in campo con una faccia diversa ed una maggior aggressività difensiva: le giocate e la qualità di Marius Grigonis e Dinos Mitoglou sono determinanti per ricucire lo strappo. Possesso dopo possesso i greens ricuciono lo strappo, trovando ulteriore carattere dall'espulsione di un Ergin Ataman furioso per un mancato antisportivo su Mitoglou lanciato in contropiede.
In un tempo supplementare decisamente inaspettato dopo quanto visto nei primi 20' la differenza l'ha fatta la precisione chirurgica degli israeliani: una fesseria di Rivero ha regalato i liberi della potenziale parità a Sloukas, che però ha tremato facendo 2/3 ed impedendo ai suoi di agguantare la parità. I liberi ed una palla rubata di Lorenzo Brown chiudono la sfida sul definitivo 81-86.
Maccabi, un successo di squadra
Oltre le difficoltà, il Maccabi piazza il colpaccio in casa del Panathinaikos sospinto da un Colson straordinario che ha chiuso con 21 punti in 36' (8/16 dal campo, 8 rimbalzi e 24 di valutazione). Il giocatore americano ha dominato contro i pari ruolo avversari, lasciandogli - di fatto - solo le briciole.
Un successo di squadra quello israeliano, spiegato ancor meglio dalle statistiche: i giallo-blu di Tel Aviv guidati dalla mente pregiata di Lorenzo Brown hanno espugnato con pieno merito Oaka, mandando 4 giocatori in doppia cifra oltre al play spagnolo citato poco fa. 24 assist di squadra sono un'ulteriore sintomo di come la truppa di Kattash abbia piazzato il colpo con coralità.
Se il dato dei rimbalzi è pressoché equilibrato (39-42), non si può dire altrettanto per le percentuali dal campo: il Maccabi tira meglio sia da due che da tre punti, prendendosi complessivamente 7 conclusioni in più di Sloukas e compagni. Un gioco più equilibrato in termini di numero di tiri da due e da tre fa certamente la differenza, con gli israeliani che hanno puntato molto sull'atletismo dei propri lunghi.
Panathinaikos a due volti: cantiere apertissimo
Una squadra a due facce: il Panathinaikos gioca un primo tempo oggettivamente insufficiente e molto negativo, in balìa degli israeliani. Gli ospiti guidati dalla solita sapiente regia di Lorenzo Brown controllano il ritmo e scelgono a proprio piacimento le giocate da proporre sul parquet: tutto ciò è aiutato e favorito da un team greco sconnesso e disorganizzato nelle due metà campo.
Dopo l'intervallo entra in campo un'altra squadra, Mitoglou e Grigonis sono i riferimenti offensivi con un Lessort finalmente elettrico e non più sovrastato da Colson: il divario si riduce ben presto e si gioca possesso dopo possesso, azione su azione. Aggressività difensiva, maggior presenza a rimbalzo e una pulizia offensiva più chiara sono le chiavi di un recupero che non porta alla vittoria per delle percentuali in lunetta più che rivedibili (63%).
Nel primo tempo però è uscita quella versione che troppo spesso si vede in quest'inizio di stagione: una squadra completamente nuova e con scarsa conoscenza reciproca è una delle chiavi di questi problemi, ma è sempre il linguaggio del corpo e l'attenzione nei piccoli dettagli che fa la differenza. C'è tanto da lavorare per Ataman, soprattutto sull'inserimento di Juancho Hernangomez (oggi solo 1 punto con 0/4 dal campo e 2 palle perse in 15' di utilizzo).
Foto credit: Euroleague, Maccabi e Panathinaikos