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Malaga trionfa

L'Unicaja Malaga vince ancora la Copa del Rey dopo il trionfo nel 2023. Questa volta la vittoria è ancora più bella perché arriva contro il Real Madrid e soprattutto in una forma che ha visto la squadra di Ibon Navarro controllare la contesa per tutti i 40 minuti di gioco.

Per capire quanto questa squadra sia una realtà sempre più vincente del basket spagnolo ed europeo: Malaga ha vinto sia Supercopa che Copa del Rey quest'anno. Sono due titoli stagionali su due in Spagna. Programmazione, lavoro, competenza.

Unicaja Malaga-Real Madrid: il racconto della partita

I ritmi si alzano rapidamente, Malaga parte bene dall'arco e prova a cavalcare Yankuba Sima, MVP della semifinale, nonostante i due falli commessi dopo pochi secondi. Ma le percentuali sono presto alte anche per Abalde che piazza due triple consecutive. E' già battaglia. Poi sale la fisicità, salgono le difese e quindi le palle perse forzate. Esce Tavares e Kravish stoppa due volte Fernando. Dopo 10' è 18-15 Unicaja.

Il Real Madrid soffre la difesa malaguena, ma gli ingressi di Hugo Gonzalez e Ibaka, con il suo tonnellaggio, riportano l'equilibrio. La difesa andalusa funziona e i blancos, per non fare scappare gli avversari, devono rispondere con una difesa altrettanto fisica e ruvida. Un grande primo tempo degli uomini di Ibon Navarro con i madrileni a rincorrere, ma è solo 39-36 all'intervallo.

Non cambia il copione alla ripresa: è Malaga a fare la partita, mentre Madrid è nervoso e colleziona troppe palle perse. Il risultato di questa tendenza è il 56-44, massimo vantaggio della partita sul +12 e primo vero tentativo di fuga dell'Unicaja. La reazione blanca non può che venire da Campazzo che ne fa 6 di fila e accorcia. Da una parte, però, Hezonja gioca una partita al contrario e fa addirittura 0/2 dalla lunetta; dall'altra parte Kameron Taylor è protagonista di una prova offensiva strepitosa. Il passivo è ridotto solo dalla mandarina di Llull che chiude il terzo quarto: 64-55.

La fisicità cresce ancora di più, se possibile, e le due squadre sono in bonus dopo nemmeno tre minuti. Kravish e Perry sono letali e sentono l'odore del sangue: +14, attenzione. Il Real prova a riavvicinarsi, grazie allo strapotere a rimbalzo, ma il pick&pop di Kravish è una ferita aperta: per lui sono 5 triple su 6 tentativi. La tripla di Perry dell'85-70 in faccia a Tavares è un chiaro presagio…

Malaga non trema mai, il Madrid non ha mai la forza di una vera reazione che possa intimorire l'Unicaja e allora la vittoria e il trionfo degli uomini di Navarro prende le dimensioni del dominio con Perry, MVP assoluto della partita per come ha dettato i tempi e le soluzioni dell'attacco, che si concede una logo-tripla che è la ciliegina sulla torta. Il 93-79 finale prende la forma di una Copa del Rey che conferma quanto Malaga sia una delle realtà più belle del basket europeo ai più alti livelli.

Le chiavi della gara

Semplicemente Malaga ha giocato una delle sue migliori partite, come del resto fa da anni ormai. Ed è questa la bellezza e la grandezza della squadra di Navarro: l'aver creato un sistema - in cui gli interpreti si scambiano i ruoli di comparse, comprimari e protagonisti - che gioca a memoria e che è in grado di mantenere una qualità di gioco sempre costantemente alta, spesso con dei picchi, e molto raramente con dei cali evidenti.

Al contrario il Real Madrid di quest'anno ci ha mostrato tanti alti e bassi e, a dimostrazione di questo, dopo due ottime partite contro Manresa e Gran Canaria che hanno fatto pensare a una squadra concentrata verso la conquista del trofeo, è arrivata questa prestazione profondamente deludente.

Deludente perché senza carattere, spaesata, con poca o nessuna forza di reagire ai colpi degli avversari. I 10 assist e le 17 palle perse sono un chiaro riassunto in questo senso. Ed è tutto molto chiaro anche dalle prestazioni di Hezonja e Musa, due dei metronomi della squadra. Il croato doveva spaccare la partita e invece ne esce con un 1/8 dall'arco e troppe scelte sbagliate. Il bosniaco (4), invece, viene fagocitato dalla fisicità avversaria e in partita non ci entra proprio mai.

La difesa dell'Unicaja è entrata sotto pelle ai blancos che non hanno mai trovato le chiavi per scardinarla. Davanti, poi, Malaga si muove divinamente, cambia interpreti e quindi esecuzioni. Alla fine abbiamo assistito a un dominio. E forse sbagliamo ma non siamo mai in grado di immaginare i limiti di questo gruppo che sembra ancora migliorarsi e tendere verso l'alto.

Enhorabuena!

Malaga vince la Copa del Rey 2025

L'MVP della finale di Copa del Rey 2025

Senza dubbio Kendrick Perry. A un certo punto, nella bellezza generale della prestazione della sua squadra, si prende le redini dell'attacco e mette i chiodi sulla bara con giocate di talento, carattere e leadership. Senza alcuna paura.

Alla fine sono 27 punti con 4/6 dall'arco e 6 assist. Certo, anche il suo partner in crime, David Kravish non avrebbe demeritato la nomina: 20 punti con 5/6 da tre.

Quello che conta è che questa squadra continua a fare sognare.

Kendrick Perry, MVP della Copa 2025
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