Efes col brivido. Maccabi battuto in volata e aggancio play-off
L'Efes continua la sua risalita, batte il Maccabi e conquista il sesto posto in classifica

Il Maccabi va a un tiro dalla vittoria, ma a passare è l'Efes 90 a 88, mettendo un piede e mezzo sul play-in.
Sesta vittoria di fila per i turchi in Eurolega che dopo l’arrivo di Banchi hanno trovato la quadra che era mancata nei mesi iniziali.
Per gli israeliani ennesima sconfitta dal sapore di “era questo il nostro livello”, ma che per fattori esterni non si è mai potuto concretizzare.
Il migliore è Elijah Bryant, autore di 25 punti con 6 assist, al Maccabi non basta il solito due Sorkin-Jokubaitis, autori di 22 e 19 punti, ma con quest'ultimo che pasticcia sull'ultimo possesso del match.
La partita
Primo quarto di grande equilibrio ad Istanbul, con le due squadre subino in ritmo in attacco. Il primo strappo arriva a fine primo quarto, con i padroni di casa che toccano anche il +9 sul 26-17, guidati da Elijah Bryant e Daniel Oturu. La tripla di Menco e il canestro di Cohen risvegliano subito il Maccabi, 26-22 dopo 10'.
Nei secondi 10' regna ancora l'equilibrio, l'Efes tocca il +7 ma il Maccabi resta attaccato alla partita e all'intervallo è 50-46.
Il Maccabi approccia bene il terzo quarto, trova la mano calda dall'arco e allunga sul +10 guidata da Jokubaitis e Randolph. Bryant si carica nuovamente i suoi sulle spalle, segna 8 punti e 2 assist nel terzo quarto e ricuce il gap, facendo chiudere i suoi avanti 66-65 dopo 30'.
Il quarto quarto è tiratissimo, l'Efes non riesce ad allungare definitavemente, il Maccabi resta a -4 e trova l'88 pari a 26 secondi dalla fine. L'Efes sfiora una palla persa nel possesso decisivo ma Beaubois subisce fallo e va in lunetta. L'americano fa uno su due ma Jokubaitis perde il pallone del vantaggio israeliano a un secondo dalla fine. Finisce 90-88.

Efes, rimonta e sesto posto
Se torniamo indietro di quattro mesi la situazione era questa: quindicesimo posto, squadra ricca di individualità ma incapace di stare in campo insieme, senza un'anima difensiva e un'organizzazione offensiva. Ma che dal mercato ha ricevuto: Poirier, Nwora, Smits e Stanley Johnson, a cui poi si è aggiunto P.J. Dozier.
Ora, quattro mesi dopo, la situazione è ben diversa: in panchina c'è Luca Banchi, la squadra è ricca di talento e senza un vero primo scorer, tutti hanno fatto un passo indietro per un obiettivo comune, svoltare la stagione. La difesa comunica, sa quando cambiare, chiudersi e raddoppiare, mentre nell'altra metà campo è una squadra capace di vincere partite come questa, in cui è inferiore in tutte le statistiche.
Per questo l'Efes oggi è sesto, e tanto del merito va dato a Luca Banchi.