Al Martin Carpena è andato in scena uno dei big match della jornada 16: Malaga è meraviglia assoluta e distrugge il Barça con una prova di forza davvero notevole confezionata dal roboante 91-71 finale.

Per Grimau e il suo Barcellona ora è crisi vera, dopo una partita che ha acuito ancora di più tutte le difficoltà di una squadra al momento in confusione totale.

Il racconto della partita

Inizio in cui il tasso di fisicità è subito altissimo con le difese che alzano fin da subito l'intensità. Entrambe le squadre chiudono bene l'area, ma il Barça tira per ora benissimo dall'arco, soprattutto Parra con tre triple consecutive. Ma anche Malaga risponde prontamente: per ora, è una gara di tiro da tre. I catalani sono più lucidi e chiudono 19-26 dopo 10'.

Ma i padroni di casa tornano presto sotto in una gara ancora caratterizzata dal tiro dalla lunga distanza; l'atmosfera al Carpena è da playoffs. Poi Malaga, sulla spinta del suo pubblico, alza il livello e gioca un secondo quarto sensazionale, togliendo ogni soluzione offensiva al Barça e cavalcando un Will Thomas tornato a livelli di Eurolega per come fa canestro in ogni modo. Il parziale del secondo quarto recita 29-11 e dominio malagueno. E' 48-37 all'intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi lo spartito è lo stesso col Barça che rimane confusionario e incapace di dare continuità alle proprie iniziative. Malaga allora, pienamente dentro la partita, scappa sul + 15 (58-43), prima che i catalani trovino qualche canestro importante con i loro campioni. L'Unicaja perde un po' di fluidità offensiva - Kendrick Perry si deve sedere con 4 falli - e il Barça torna a -7. Malaga, tuttavia, non accusa troppo il colpo ed entra nell'ultimo quarto sul 69-60.

Nel momento decisivo, a -10, il Barça commette una serie orribili di palle perse consecutive forzate dalla grande difesa malaguena, e sulla transizione Kalinoski firma un parziale di 5-0 con una tripla celestiale che lancia l'Unicaja sul 76-62. La tripla da lontanissimo di Thomas e l'ennesima di Kalinoski fanno il parziale di 16-4, il +19 e sono un presagio chiarissimo. Il Barça è alle corde, non ha né la forza né le idee di reagire, e sprofonda. E' l'ennesima capolavoro di Malaga che acuisce la crisi blaugrana.

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Malaga è una macchina perfetta

La squadra di Ibon Navarro fa 12 vittorie di fila nel campionato più difficile d'Europa e dà una prova di forza incredibile di quello che vale oggi questa squadra - l'unica capace di battere il Real Madrid insieme al Fenerbahce.

Il percorso parte dalla straordinaria stagione dell'anno scorso, in cui si è messa in bacheca anche la Copa del Rey. Quest'anno la continuità si sta rivelando anche maggiore con un gruppo che dimostra di conoscersi a memoria.

La squadra è un ingranaggio perfetto; altrimenti un organico come quello blaugrana non verrebbe brutalmente stritolato come è avvenuto stasera. La difesa dell'Unicaja è asfissiante, a partire da quell'intensità incredibile sugli esterni che ritarda e complica incredibilmente l'inizio dei giochi avversari. Poi, in generale, l'energia e la fisicità messa in campo dagli uomini di Navarro è sempre elevatissima.

In attacco le soluzioni sembrano sempre infinite. Stasera, nelle difficoltà di falli di Perry, insieme al solito Osetkowski (15+6) e al cecchino Kalinovski, è salito in cattedra un Will Thomas semplicemente perfetto nel dominare in post basso portando a scuola Parra e nel colpire anche dall'arco all'occorrenza: 16 punti, +30 di plus/minus e 24 di valutazione.

12 vittorie di fila sono tante e sono qualcosa di speciale. Non sottovalutate più Malaga: questa squadra può andare lontano, anche grazie a una spinta del proprio pubblico che in Spagna è inimitabile.

Barça senza idee e sempre più fuori controllo

Altra brutta, bruttissima partita degli uomini di Grimau. Per meriti degli avversari, ma anche per demeriti propri. Appena il livello di fisicità e intensità si è alzato, i catalani sono venuti meno e non sono mai riusciti a reagire, nemmeno d'orgoglio.

Le esorbitanti 21 palle perse sono lo specchio della partita e della squadra, incapace di costruire due azioni offensive consecutive e costante vittima della pressione degli esterni malagueni. Come i soli 10 liberi tentati sono un altro dato inequivocabile di come qualcosa non sia funzionato: il Barça avrebbe tutti i corpi che vuole per attaccare il ferro.

Qualcosa si è scollato o si sta scollando? Può essere. Il linguaggio del corpo era quello delle serate peggiori e l'incapacità di costruire qualcosa in fase offensiva è stata a volte eclatante. Con tutti quei campioni a roster, nessuno dei blaugrana ha superato gli 11 punti segnati: qualcosa vorrà dire.

In settimana arriva una trasferta delicatissima nel Principato di Monaco. Ma, ad oggi, questa squadra deve ripartire da sé stessa, altrimenti potrebbe perdere davvero con chiunque, come ha anche dimostrato in Liga nelle ultime settimane.

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