Al via l'Eurolega 2024/25, istruzioni per l'uso
Eurolega 2024/25 al via questa sera quando alla Uber Arena si alzerà la prima palla a due della stagione tra l'Alba ed i campioni del Panathinaikos. Istruzioni per l'uso di un torneo che promette scintille come mai prima.
Finalmente si riparte!
Alle 1845 sul parquet della Uber Arena di Berlino i campioni del Panathinaikos aprono la stagione 2024/25 e lo fanno proprio dove hanno trionfato 4 mesi fa.
Istruzioni per l'uso di una competizione che promette scintille come mia prima e che presenta almeno 6 squadre, se non 7, reali aspiranti la titolo e forse mia così attrezzate.
- Pana, Oly, Fener, Real, Monaco, Barça e, molto probabilmente, Efes: questi sono squadroni per portargli via un posto Playoff diretto (le prime 6...) ci vorrà una bella impresa. Ed una di queste, almeno, nelle prime 6 non ci arriverà, senza bisogno di parlare di fallimento. Mai così tante pretendenti al trono in partenza.
- Proprio per le ragioni di cui sopra è probabile che il record che garantirà il primo posto, come i primi quattro con vantaggio del campo nei Playoff, si abbasserà rispetto al passato. 10/11 sconfitte non sarebbero una sorpresa per la #1, che sarà chiamata a cancellare la "maledizione della prima", se è vero che nella nuova era mai chi ha dominato la stagione regolare ha poi sollevato il trofeo.
- Dietro le 6 o 7 sorelle, un gruppo di squadre, almeno 4 ma potrebbero essere di più, in cerca di quell'impresa playoff o comunque di un posto nei Play-In. Qui ci sono le due italiane.
- Da tenere ben presente... Tutto ciò che vediamo da oggi almeno sino alla fine di ottobre conta il giusto e rappresenta forme di verdetti assai incompleti. Ci sono quadre che hanno assoluto bisogno di partire bene, tuttavia il primo momento importante è a novembre, poi gennaio sino alla sosta per le coppe nazionali definisce la griglia della volata finale. Dare giudizio definitivi nelle prime 5-6 giornate conta quasi nulla.
- Mercato... Non è accaduto spesso, ma mosse quali quella di Kendrick Nunn lo scorso anno hanno cambiato il destino della competizione. Quella di Shabazz Napier due anni fa quasi il destino di una squadra come Milano che dai bassifondi arrivò abbastanza vicina alla postseason. Pensate a Nunn ed alle "sliding doors": è stato molto attentamente sul radar di Olympiacos e Milano, di cosa staremmo parlando se avesse formato per una di quelle due e non per Ataman?
- Si continuerà a segnare molto privilegiando tante soluzioni di isolamento e creazioni in proprio rispetto al passato. Probabile di sì e, grazie a Dio, saranno meno le inguardabili gare ai 60 scarsi mentre fioccheranno 90elli e, perchè no, 100elli. Il talento non manca ed è assai più accattivante di uno scivolamento difensivo.
- Qualità e... titoli. Ormai da anni la squadra che esprime la miglior qualità di pallacanestro non vince l'Eurolega. Le ultime due stagioni sono assai esemplificative: Oly favoloso nel 2023 e titolo al Real, gli stessi madrileni eccellenti nel 2024 e titolo al Pana. Nei libri ci sono nomi delle squadre che sollevano trofei ma nella memoria degli appassionati veri c'è la pallacanestro regalataci da altrettanto, se non di più, meritevoli protagonisti.
- Infortuni... Ahimè saranno come quasi sempre un passaggio determinante della stagione. Un guaio al tuo leader ed ecco che le prospettive cambiano, ma anche i tanti acciacchi da 2/3 gare saltate, piccole cose che magari ti porti dietro per qualche mese nell'urgenza del voler rientrare. Per tale ragione è fondamentale che gli allenatori sappiano dosare soprattuto ad inizio stagione i minutaggi, bilanciando gli sforzi anche a costo di qualche sacrificio tecnico. Lo fai oggi per garantirti il domani e per abbassare la probabilità di un'usura che porti appunti a quegli stop letali.
- Disponibilità con la stampa... Se Eurolega non cambia completamente da questo punto di vista prosegue nella riduzione del valore del prodotto. Basta prodotti mediatici realizzato dai club stessi spacciati per comunicazione a mezzo stampa, perchè quelli sono soltanto pubblicità. Le interviste le fanno i giornalisti, non gli addetti stampa del club: e bisogna rispondere alle domande, anche quelle scomode, nel rispetto del lavoro di tutti. E se proprio di rispetto parliamo, vanno rispettate alla lettera le regole stabilite dalla stessa Eurolega nei capitoli dedicati all'interno della propria disciplina. Sarebbe già un grande passo avanti.
- Salary cap, ma soprattutto "salary"... Se non si rendono pubblici, trasparenti e ben differenziati a livello di costi lordi e retribuzioni nette, tutti i salari di giocatori ed allenatori, la novità è morta in partenza. E si deve ricomprendere tutto ma proprio tutto, con ogni forma contrattuale applicata, come ad esempio i "diritti d'immagine". Così si eviterebbero equivoci, informazioni errate e certi dirigenti non si lamenterebbero più se la stampa viene a conoscenza di alcuni dettagli contrattuali attraverso le proprie fonti.
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