Dopo una lotta esasperata, la fisicità del Fenerbahçe stritola Parigi
Partita dall'intensità e dalla fisicità spropositate alla Adidas Arena: alla fine la spregiudicatezza di Parigi deve cedere ai corpi del Fener.

Alla Adidas Arena è andato in scena il recupero della diciasettesima giornata tra Paris Basketball e Fenerbahçe. Due delle migliori squadre di questa stagione che molto probabilmente vedremo ai playoff; due identità molto diverse: alla fine i turchi riescono a domare l'imprevedibilità francese al termine di una partita che ha cambiato volto tante volte e che alla fine è diventata una battaglia senza quartiere.
Questa è la pallacanestro che ci piace. Intensità a mille, fisicità, bellezza cestistica, canestri scriteriati (di Hifi soprattutto), agonismo puro.
Il racconto della partita
L'inizio è molto semplice: Parigi attacca con grande ordine ed efficienza, il Fener malissimo senza costruire nulla. 11-3 dopo circa 5'. Fuori Zagars e Hall, dentro Baldwin e Guduric: i turchi rinascono, trovano tiri puliti da tre e ricuciono lo svantaggio. Ma quando l'inerzia sembra girata, i parigini piazzano una delle loro fiammate da 10-0: la capacità di accendersi in pochi momenti della squadra di Splitter è ancora incredibile.
Il Fener raccoglie caterve di rimbalzi d'attacco che rimangono sterili; Parigi continua ad attaccare a meraviglia e mantiene la doppia cifra di vantaggio. La partita si fa confusionaria, aumentano gli errori, i gialloblu trovano qualche tripla provvidenziale ma rimangono troppo imprecisi. Shorts chiude il primo tempo con alcuni canestri dei suoi dal mid-range: 45-37.
Il Fenerbahçe rientra dagli spogliatoi con una faccia diversa, trova anche il canestro con più continuità (le due cose sono una l'effetto dell'altra) e quindi il primo vantaggio della partita: Pierre e Guduric hanno dato un'altra dimensione ai turchi. L'intensità e la fisicità della squadra di Jasi, su entrambi i lati del campi, sta fagocitando i parigini che sono usciti dal ritmo della partita. Ma, non appena alzi il piede all'acceleratore, Parigi si rifà sotto con un parziale da 8-0: è la loro forza, rientrare negli spiragli di partita.
Il Fener domina a rimbalzo offensivo, continuando a stritolare gli avversari dal punto di vista fisico: 27 rimbalzi offensivi (!), ma in qualche modo Parigi resiste. Baldwin e Biberovic sembrano chiudere la partita, ma i francesi non muoiono mai e Hifi tira fuori dal cilindro due triple pazzesche: che talento e che attributi questo ragazzo…
Alla fine Baldwin, l'ennesimo rimbalzo offensivo e la giocata finale del solito agonista Guduric chiudono davvero i conti. Vince il Fenerbahçe 83-87, ma che battaglia!

Le chiavi tattiche di Parigi-Fenerbahçe
Parigi, come sempre, ha fatto la sua partita. A tratti, forse, è stata più imprecisa del solito. Soprattutto nel secondo quarto, quando, avanti in doppia cifra, poteva prendere il largo ed evitare il rientro degli avversari. Poi, appunto, la reazione turca è arrivata e gli uomini di Splitter, nonostante le enormi difficoltà, sono riusciti a restare in partita e a complicarla continuamente.
Il Fenerbahçe, dopo un avvio brutto tanto quanto la gara persa con il Maccabi, ha alzato l'intensità e soprattutto la fisicità che ha completamente sovrastato i francesi. Stiamo parlando di 50 rimbalzi globali di cui 30 offensivi! Solo per il fatto che Parigi è riuscita a giocare un finale punto a punto stiamo parlando dell'ennesima grande e incomprensibile prestazione dei padroni di casa.
30 rimbalzi offensivi uniti a 27 liberi tentati non possono che significare “vittoria”. Il Fener ha fatto vedere quello che può essere: una squadra fisicamente inaffrontabile e difensivamente asfissiante. Quando funzionano queste cose, anche l'attacco poi inizia a girare al meglio, e avere un Wade Baldwin in più, seppure ancora non al meglio, fa tutta la differenza del caso. Del resto, molti canestri decisivi nel finale portano la sua firma.
Baldwin-Guduric-Biberovic-Hayes Davis-Sanli/Birch: questo quintetto ha ammazzato la partita.
L'MVP di Parigi-Fener
Non ce n'è uno chiaro, ma se dovessimo fare un nome faremmo quello di Marko Guduric. E' il leader emotivo del Fener, quello che nei momenti di difficoltà dà la scossa e accende i compagni. E poi, nei finali di partita, sbaglia raramente una scelta. 19 punti, 3 rimbalzi e 2 assist.
Affianco a lui ci sono Hayes-Davis (14), un grande Biberovic (14) che segna canestri pesantissimi e si dimostra sempre più solido e un Wade Baldwin da 11+5+8 che sta ritrovando la condizione migliore, ma già fa grandi cose.
Il Fenerbahçe arriva. Eccome se arriva.