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Hezonja | Eurodevotion
SuperMario Hezonja

Un Real Madrid praticamente perfetto domina Murcia dimenticando le tantissime assenze e la prova di Belgrado, dove la vittoria del Maccabi è stata effettivamente un gentile omaggio.

64-85 il punteggio di una gara che i locali hanno provato a mantenere in equilibrio con uno sforzo distribuito tra la fine del primo quarto ed il secondo ma che la concentrazione madrilena ha sempre raddrizzato a proprio favore.

Se arrivi da 6 sconfitte esterne consecutive e se l'ultimo successo fuori casa risale proprio a  gara 3 della scorsa finale qui al "Palacio", è chiaro che il mondo del basket iberico si attenda due cose possibili: un crollo a testimoniare le difficoltà insormontabili, con il contorno delle solite voci stucchevoli e ridicole sul futuro di Chus Mateo, oppure una reazione da campioni di fronte ad una squadra vera come è quella allenata da Sito Alonso.

Buona la seconda…

LA GARA

In un impianto sinceramente toccato dalla tragedia che ha colpito la vicina Valencia i “blancos” partono fortissimo, ad una tripla che gira sul ferro dallo 0-10 e l'impressione è che le scarpe madridiste siano ben allacciate.

L'11-22 del primo quarto è quasi poco per la differenza vista in campo. Le uniche triple che contano dei padrini di casa riducono lo strappo quando Madrid vola sull'11-27:  a metà gara è 31-40.

Ennis e Broadziansky illudono per il -5 (38-43) ma Hezonja e Llull praticamente la chiudono lì, visto che Murcia non rientrerà più. 

Lo show di Hezonja farebbe innamorare del gioco anche uno che non ha mai visto un canestro, il resto ella gara è testimonianza di quanto siano campioni tanti che vestono il “blanco”.

LE CHIAVI

25-30' di zona 2-3 ed ecco che il mondo di Murcia crolla. Ma guarda un po' la cara vecchia zona può ancora vincere le partite anche nel basket del 2024…

1/10 da tre per iniziare la gara è condanna senza appello per Sito ed i suoi: alcuni sono errori evitabili, altri sono frutto di una mobilità proprio di quella zona che è tutto tranne che “bulgara”.

In generale i campioni di Liga sono apparsi molto pronti, concentrati e cattivi, soprattutto sotto le plance dove hanno recuperato 42 carambole contro 27.

Chus ha chiesto un solo timeout in tutta la gara, diremmo che basta così per spiegare la partita condotta per 39'15".

Gli infortuni e le assenze (Garuba, Rathan-Mayes, Musa, Ibaka e Feliz)  sono parsi non esistere ma è chiaro che Madrid oggi sia cortissima e necessiti almeno di due operazioni di mercato di livello, sotto e lontano dal canestro. Illudersi per una partita pressochè perfetta sarebbe errore imperdonabile che in genere non appartiene a queste latitudini.

MVP

Se tra gli sconfitti il cuore di Dylan Ennis batte sempre forte, i 21 di SuperMario Hezonja sono poesia pura, peraltro dopo un inizio disastroso con due penetrazioni forzate che appartengono al lato oscuro della forza croata. Sì, è lui MVP in una squadra che ha giocato una partita da squadrone vero, nel momento della grande difficoltà.

10+9 dominanti di Tavares, leadership costante del Facu, Llull semplicemente incredibile per impatto, ottime cose da Ndiaye e Hugo, quest'ultimo titolare di un talento con confini difficili da disegnare.  

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DeJulius al Maccabi!