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Non c'è spazio per gli errori: Malaga vuole subito rialzarsi dopo il KO di gara 1 per rimettere la serie in parità; Murcia gioca per continuare a sognare e portare la serie su un clamoroso 0-2.

Il Martin Carpena è pronto a diventare un catino per sostenere i padroni di casa che hanno patito un'inaspettata caduta nella gara d'apertura delle semifinali. Ma Murcia, ormai lo sappiamo, quest'anno è squadra di altissimo livello e, seppur con assenze assai pesanti, è riuscita a vincere e ribaltare subito il fattore campo.

Gli uomini di Sito Alonso avranno la possibilità di giocare gara 2 con estrema leggerezza, con la pressione che ora è tutta sulle spalle dell'Unicaja. Le condizioni perfette per provare a creare un altro upset?

LA GARA

Parte subito forte Murcia con la zona in difesa e correndo in attacco per innescare le schiacciate di Yannis Morin: la squadra di Sito Alonso c'è! L'inizio degli universitari è superlativo per intensità ed esecuzione. Difesa energica, tanti recuperi e tanti punti facili in transizione: il parziale dice 9-18. Malaga, ovviamente, reagisce, attacca meglio la zona e aumenta la pressione sul portatore di palla, ma gli ospiti non si fanno intimorire, mentre il Carpena ribolle e Navarro si prende un tecnico, dopo un primo quarto pieno di nervosismo. E' battaglia totale: su ogni pallone, su ogni rimbalzo.

La zona murciana continua a essere insidiosa e a togliere ritmo all'attacco locale. Però l'Unicaja inizia a conquistare qualche palla sporca e approfitta di alcune triple aperte sbagliate dagli avversari per tornare a un possesso di distanza, fino al 35-35 sulla grande tripla di Kendrick Perry. La lotta è talmente furibonda che sgorga il sangue sul viso di Morin, dopo una dura gomitata ricevuta da Osetkowski. A rimetterci è Morin: tecnico per proteste e fallo. In un momento in cui tutto va storto, Murcia non si lascia affondare e all'intervallo è equilibrio totale sul 45-44.

Murcia riparte come aveva iniziato: con enorme personalità. E il volto della squadra è sino ad ora un ispiratissimo Rodions Kurucs, già a 15 punti, che guida un parziale da 10-2: il 56-65 ospite è frutto di uno spettacolare terzo quarto esploso nelle triple universitarie. Il finale di quarto degli ospiti è sontuoso: recuperi, transizioni, attacchi superbi tra triple ben costruite e tagli backdoor. E' un terzo quarto da 30 punti segnati, contro una squadra organizzata come Malaga. Gli uomini di Sito Alonso entrano nel quarto quarto con un +13 meritatissimo.

Malaga dovrebbe reagire, ma perde troppi palloni e continua a commettere troppe imprecisioni: serve ben altro per rimettere in piedi questa partita. Sul -15 è il capitano Alberto Diaz che prova a scuotere i suoi con cinque punti consecutivi. Ma Murcia non trema; anzi, aumenta ancora di più il livello di concentrazione, spegne ogni tentativo di rimonta e sul 73-88 i giochi sembrano chiusi. Che bellezza di partita... Per gli universitari è anche showtime: Morin vola sopra il ferro, Sant-Roos regala assist dietro le spalle. Murcia vince 83-101 anche gara 2 con una prova dal livello incredibile e vede la finale!

LE CHIAVI

Vincere 2 partite di fila al Martin Carpena è qualcosa di unico e incredibile: Murcia non solo lo ha fatto, ma ha anche imposto la sua pallacanestro annientando per lunghi tratti una squadra che veniva da una stagione regolare di altissimo livello chiusa al primo posto.

Murcia è stata ancora incredibile perché squadra capace di difendere con la zona dall'inizio e per lunghissimi tratti di gara. Poi sa correre benissimo il campo, gioca uno short roll letale con i suoi lunghi, muove benissimo offensivamente la palla e mette un'intensità fuori dal comune su ogni giocata. 12 recuperi e 24 assist sono numeri di una squadra che tocca l'eccellenza. I numeri malagueni sono quelli di una buona partita, ma la verità è che gli uomini di Ibon Navarro hanno dovuto sempre rincorrere la qualità avversaria, non riuscendo mai a pareggiarla.

La differenza l'ha fatta il fuoco negli occhi degli uomini di Sito Alonso e una foga agonistica che ha permesso agli universitari di arrivare sempre per primi sulle seconde palle e di emergere in quelli che sono considerati gli intangibles. Malaga si pensava avrebbe avuto un vantaggio sotto canestro, viste le assenze di Birgander e Todorovic. Ma, in realtà, è Morin che nei pressi del ferro sta comandando la serie, ben coadiuvato da Diagne.

Fame di vittoria e pallacanestro aggressiva: così i murciani sono avanti incredibilmente 2-0 nella serie.

MVP

Rodions Kurucs, con 21 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 0 palle perse. Non forza mai, fa sempre la scelta giusta, fa a fette la difesa avversaria con i suoi tagli silenziosi e le triple letali. E' lui il migliore di gara 2.

Ma ad eccellere, in realtà, è l'abnegazione e il carattere di tutto il gruppo murciano, capace di aver siglato un altro capolavoro. Perché i 16 punti e 7 rimbalzi di Sleva, i 14 di Hakanson, i 15 di Morin e i 13 di Ennis varrebbero altrettanto, ognuno per ragioni diverse, la palma di MVP.

Ora due gare casalinghe per gli universitari che vogliono chiudere la pratica e raggiungere una storica finale!

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