Awudu Abass, guardia della Virtus Segafredo Bologna ha parlato così sul “Corriere dello Sport”, “Il Resto del Carlino – Bologna”, “La Repubblica – Bologna”, 

Awudu Abass sulla sfida contro Milano

“Quest'anno abbiamo sempre giocato bene contro di loro e penso che non sia così penalizzante iniziare la serie fuori casa perché questo ti toglie un po' di pressione, pur sapendo che almeno una delle prime due partite la devi portare a casa. I risultati della Nba o dell'Eurolega dimostrano come a questi livelli il fattore casa conti fino a un certo punto. Per noi l'importante sarà fare tutto quello che l'allenatore chiede, perché sarà quello che serve per vincere. E' due anni che aspetto questa finale e spero di vincerla. Lo scudetto è sempre un trofeo speciale e sono sincero quando dico che quello che conta è pensare al presente e non al fatto che siamo sull'1-1 e questa potrebbe essere una potenziale bella. Tutto quello che è successo prima è un'altra cosa, adesso conta solo quello che faremo da domani in poi. Fin dall'inizio dei playoff abbiamo dimostrato di essere una squadra tosta: essere sotto di 16 a Tortona e poi riuscire a ribaltare l'esito di quella gara significa essere pronti per questa finale. Poi il campo dirà come andrà. L'infortunio di settembre mi ha svegliato. Quando sono rientrato ad agosto avevo paura di farmi male e dovevo ancora riprendere il mio ritmo. Dopo il mio secondo incidente mi sono detto che per rientrare bene dovevo darci dentro ancora più di prima. Sembrano frasi fatte, ma è quello che ho fatto. Ho lavorato il quadruplo di quello che uno dovrebbe fare e alla fine le cose sono andate bene. Ho avuto anche la fiducia dell'allenatore e poi dei compagni di squadra e mi sono fatto trovare pronto quando dovevo esserlo”.

Awudu Abass
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