Pesaro e Varese, le F8 per sorprendere con due stili diversi
Appuntamento alle ore 20.45 di mercoledì al Pala Alpi Tour di Torino per la sfida tra Pesaro e Varese valida per le F8, ossia Coppa Italia. Una sfida tra due squadre che - a modo loro - hanno stupito nella prima parte di campionato chiudendo al quarto e quinto posto. Incrocio tra due nobiltà della pallacanestro italiana, tra due squadre che cercheranno di mettere tutti quei dettami tattici che gli allenatori hanno pensato per limitare i punti di forza avversari e tra due allenatori stranieri: uno espertissimo e santone del basket, l'altro emergente ma con grandi idee.
Vedremo - dunque - come arrivano le due formazioni sul piano fisico e dei risultati, andando successivamente ad analizzare quelle che potrebbero essere le chiavi del match tra quarta e quinta classificata al termine del girone di andata.
Come sta Pesaro
Alle Final Eight di Torino la Pesaro di coach Repesa si presenta con un ko molto pesante rimediato domenica sul campo di una Reyer reduce dal cambio di allenatore e - quindi - affamata, concentrata e molto determinata ad invertire il trend di una stagione negativa. La squadra marchigiana ha subito 93 punti, di cui 57 combinati nel primo e nel terzo quarto: il dato maggiormente negativo è proprio questo, nel pomeriggio veneziano.
Prima di un ko che - per qualità ed obiettivi - era preventivabile, la truppa di Repesa aveva vinto in maniera convincente contro Reggio Emilia. Un momento complessivamente positivo quello bianco-rosso, nonostante il ko di 36 rimediato a Sassari non più tardi di quindici giorni fa: nelle ultime sei uscite sono arrivate 4 vittorie ed i due ko contro isolani e lagunari.
Nell'unico scontro diretto stagionale Pesaro ha fermato Varese infliggendogli un ko per 101-93 al termine di 40' davvero elettrizzanti e con i 44 combinati del duo Cheatham-Moretti: in quel match ne ha realizzati 17 anche Valerio Mazzola, che sarà assente mercoledì nella sfida delle ore 18.00. In dubbio anche Davide Moretti, assente contro Venezia nell'ultimo turno per una forma influenzale che si è ripresentata in forma più forte nella notte tra sabato e domenica.
La squadra di Repesa - dunque - sarà senza una delle sue ali forti, che stava giocando una stagione molto solida e positiva da quasi 7 punti e 3.6 rimbalzi a partita in poco meno di 20' di utilizzo: l'ex lungo che ha vinto scudetto e Coppa Italia con Venezia ha chiuso in anticipo la stagione a causa di una rottura del tendine d'Achille.
Come sta Varese
Due ko consecutivi per la Varese di coach Brase, che ha perso 103-91 contro Tortona e 75-87 contro Milano in due match diversi: contro i piemontesi il "tracollo" è arrivato in un secondo tempo giocato tutto a rincorrere e senza capire bene il ritmo che stava imponendo la squadra di Ramondino, mentre il derby è finito alla capolista nonostante 30' equilibratissimi, con l'Olimpia che ha sfruttato fisicità e lunghezza del roster per fare il break decisivo.
A differenza di Pesaro la truppa lombarda si presenta alle F8 di Coppa Italia al gran completo, ma con un "caso Ferrero" che è al quarto non entrato consecutivo: il capitano a tal proposito ha minimizzato senza gettare benzina sul fuoco. Nella sfida contro Milano ha steccato pesantemente Markel Brown: il #22 bianco-rosso ha chiuso una prova da 6 punti in 26' con 2/10 dall'arco, 3 falli, 2 palle perse e -2 di valutazione.
Dunque, un bilancio in parità 3-3 nelle ultime 6 uscite stagionali per la squadra di coach Brase: 2 di questi ko sono giunti fuori casa a Trento ed - appunto - a Tortona. Una leggera flessione per la squadra lombarda anche considerando le sfide consecutive con due delle prime tre della classe.
Pesaro-Varese, le chiavi della sfida
Partita che ci si aspetta elettrizzante tra Pesaro e Varese, come quella che si è vista alla Vitrifrigo Arena lo scorso 11 dicembre, dove vinsero 101-93 i padroni di casa grazie ad un break da 32-17 nel secondo periodo.
La sfida del Pala Alpi Tour si giocherà sulle due idee tattiche dei tecnici: Repesa cercherà di affidare il suo credo alle giocate in post di Kravic e Charalampopoulos ed ai tanti punti nelle mani di Cheatham e Abdur Rahkman andando a trovare soluzioni con pazienza, mentre i ragazzi di Brase amano correre il campo affidandosi alle transizioni ed ai tagli a canestro degli esterni come Ross e Brown. L'atletismo dirompente di Owens e Johnson potrebbe scompaginare i piani di una Vuelle che sul piano atletico non è ai livelli dei lombardi.
Per quanto riguarda le statistiche delle due squadre, i bianco-rossi di Brase segnano oltre 90 punti a partita risultando il miglior attacco del campionato davanti proprio alla squadra di Repesa, che ne segna 86. Se è vero che anche i marchigiani sanno far male in campo aperto grazie al talento degli esterni, è altrettanto vero che c'è più capacità di leggere anche delle situazioni di gioco statico e di attacco sui 24".
I lombardi hanno un vantaggio limitato nei rimbalzi (36 a 34), ma sono la terza squadra del campionato per assist con ben 18.5, mentre i ragazzi di Repesa ne hanno 16: tanto della sfida si giocherà su questo dato qua, con Pesaro chiamata a mettere pressione sul pallone, sulle linee di passaggio e sugli esterni varesini, che sono in grado di inventare e creare tanto in qualsiasi situazione. Dovrà fare attenzione la squadra marchigiana alle giocate "aeree" di Owens e Johnson ed alle zingarate al ferro di Ross e gli altri esterni.
La squadra di Repesa ha un vantaggio di stazza e centimetri soprattutto con gente come Kravic, Cheatham e Charalampopoulos che può e deve essere sfruttata a dovere, ma dall'altra parte questo vantaggio può trasformarsi in svantaggio qualora Varese dovesse riuscire a correre in campo aperto e trovare soluzioni nei primi 10-12" dell'azione con buona continuità. Ciò che ci si aspetta è una sfida equilibrata tra due stili differenti ma piacevoli ed efficaci.
Foto Credit social Pesaro e Varese