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Euroleague Weekly, il nostro appuntamento coi 10 flash più significativi della settimana europea dopo un Round 26 che ha detto cose molto importanti.

  • Jordan Loyd alla miglior gara dopo i vari problemi fisici di metà stagione. Non è un dettaglio da poco perchè la sua presenza dà una dimensione diversa alle coppie con MJ ed Okobo.
  • Il 30 dicembre la Virtus vinse concedendo ben 37 rimbalzi (a 21) ma smazzando 26 assist e recuperando ben 9 delle 15 perse del Fener. Alla Ulker Arena non si può guardare ad alcuna statistica perchè la gara bianconera dura pochissimi istanti. Difficile comprendere una gara simile se sei nel pieno della lotta Playoff. Serve svoltare dopo il quarto schiaffone stagionale.
  • Vladimir Lucic la spiega in lungo ed in largo contro la Stella Rossa. Quanto sia mancato al Bayern è chiarissimo e non si dica che anche Shields o Mirotic sono mancati perchè le risorse delle rispettive squadre sono ben diverse.
  • Il Partizan piazza la decima nelle ultime 13, dopo un primo tempo in chiaroscuro, più scuro che chiaro in realtà. Dovesse uscire con un semplice 1/1 dalla doppia trasferta Italia della prossima settimana metterebbe qualcosina più di un piede nella postseason.
  • L'Efes, dopo aver schivato il proiettile a Lione, passa anche ad Oaka ma questa lo volta lo fa in maniera più convincente. la coppia Larkin-Clyburn domina e... sì, Shane la sa passare ed anche molto bene.
  • La classifica parla abbastanza chiaro. Per il primo posto pare una questione di Oly e delle due grandi di Spagna, quarta e quinta piazza dovrebbero appartenere a Fener e Monaco, a mio parere in quest'ordine ma col Fener che può guardare anche più su. La corsa Playoff rimane questione tra Efes, Partizan, Baskonia, Valencia, Maccabi principalmente, poi la Virtus per cui è più dura, e lo Zalgiris che ha buon calendario ma pare in leggero calo. Se si pensa la Stella Rossa ancora in corsa allora ci sarebbe pure Milano, potenzialmente con lo stesso record se dovesse vincere il recupero di Istanbul, tuttavia la cosa ci pare alquanto difficile, praticamente impossibile.
  • L'Olympiacos a Milano non si presenta ma c'è moltissimo dell'Olimpia di Messina nella serata più nera che "red" per la squadra di Bartzokas. Gara preparata alla perfezione, ovunque volessero andare i greci c'era una soluzione milanese ad impedirlo. Per l'Olimpia ora è così: dimostrare di saper convivere con l'insuccesso, o chiamatelo pure fallimento sinora: un grande club sa gestire anche questi momenti e ne sa cogliere le lezioni giuste in ottica futura. Un piccolo club naufragherebbe.
  • Fener da sogno, davanti ad una Virtus da incubo. Quando i turchi presentano i loro "alti" hanno pochissimi rivali, quando gli emiliani mostrano i propri "bassi" scavano veramente verso il fondo. Non trascuriamo i tanti giorni di allenamento avuti, per cause tragiche, dalla squadra di Itoudis: un grande allenatore in palestra fa tutta la differenza del mondo. Fattore che vale anche per le strane settimane vissute dall'Olimpia tra il rinvio di Istanbul e la prematura uscita dalla Coppa Italia.
  • Ennesima escursione oltre quota 100 per il Baskonia alla Buesa, dove è 11/2, miglior rendimento casalingo di tutta la lega che può essere per ora pareggiato solo dal 10/2 del Maccabi. 116 proprio agli israeliani, 114 al Valencia, stessa moneta all'Efes e 103 al Partizan. Queste ultime due però con rispettivamente 16 e 14 punti segnati in OT. Il tutto in una notte da 0 per Markus Howard. Ieri intanto è arrivato anche il quinto "centello" stagionale anche in Liga. "Se non vi piace il Baskonia non vi voglio conoscere", citando il grande Buffa.
  • Facundo torna, fa cose buone e altre meno ma la sua Zvezda la perde quando lui e Vildoza si mettono in proprio dimenticando i compagni. C'è il pesante zampino del Bayern in tutto ciò, perfetto in diverse giocate difensive determinanti. Per chi avesse dubbi sul fatto che i bavaresi, ormai lontani dai PO, potessero giocare al risparmio, beh, è meglio rivolgersi altrove.

(Photo cover credit: Twitter Olimpia Milano)

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