Malaga corsara alla Buesa Arena batte il Baskonia per 84-93 dopo aver condotto la partita per quasi tutti i 40 minuti.

Troppo tardiva la reazione basca che s'appella alle giocate di un Howard stellare, ma solissimo. A Malaga bastano due quarti molto solidi per avere la meglio della squadra di Vitoria.

Baskonia-Malaga: il racconto della partita

Il Baskonia parte male e tira 1/7 dal campo, mentre Malaga non aspetta e aggredisce la partita con decisione e idee chiare andando sul 5-14. Con le seconde linee non cambia lo spartito: i baschi faticano in attacco mentre gli ospiti vanno a canestro con grande facilità. Gli uomini di Ibon Navarro toccano il +10, prima che qualche fiammata di Moneke provi a ricucire, ma la difesa di casa è troppo soffice. 19-25 dopo 10'.

L'impatto di Mannion è molto positivo, ma i baschi devono crescere in difesa: ai malagueni bastano due attacchi ben fatti per riprendere un buon vantaggio fino al 23-33. E' ancora Moneke con 7 punti di fila a trascinare i suoi verso la reazione e guidare un controparziale da 12-2 che riporta il punteggio sulla parità. Malaga ha il demerito di incappare in qualche leggerezza e qualche errore ingenuo e quindi sul 39-38 c'è il primo vantaggio basco. Il Baskonia non fa cose straordinarie, ma Malaga in attacco ha perso ogni fluidità, producendo diverse letture sbagliate. Ma è 44-44 all'intervallo.

Dopo un momento di equilibrio e di pallacanestro non esaltante, Malaga torna quella del primo quarto: solida e molto più furba sul da farsi. Quindi altra fuga importante andalusa sul 50-65 con le giocate funamboliche di Tyson Carter e i canestri di Kameron Taylor che guidano un parzialone da 0-15. Per i baschi è emorragia senza fine con un'incapacità preoccupante di creare qualcosa in fase offensiva.

60-75 a inizio quarto periodo con Malaga che sembra in totale controllo con davanti un Baskonia incapace di reagire. E' Markus Howard, dopo una partita abulica, a provare a prendersi la squadra sulle spalle segnando continuamente in situazioni di isolamento: 9 punti di fila con due delle "sue" triple e rientro fino al 71-77. Howard non si ferma, attacca senza freni e continua a macinare punti in solitaria: parziale da 16-7 e -4 con la sua firma.

Incredibile quello che succede alla Buesa: Howard segna qualsiasi cosa gli passi per le mani dall'arco e Malaga non sa come contenerlo. Il Baskonia torna dal nulla a -1. Alla fine, però, non basta: la tripla di Osetkowski spegne le speranze basche e Malaga si prende una vittoria meritata.

baskonia-malaga

Molto male il Baskonia: a Malaga bastano due quarti

A Malaga bastano due quarti ben giocati per avere la meglio degli avversari: il primo ma soprattutto il terzo in cui è stato maturato un parziale da 16-29.

L'impressione è che gli uomini di Navarro abbiano sempre avuto la partita in pugno, capaci di restringere le maglie quando ce n'era il bisogno e di allentare la presa dopo aver accumulato un ampio vantaggio.

Ad essere onesti, lo scarto finale poteva essere anche superiore se non fosse stato per un Markus Howard indemoniato nell'ultimo quarto. Il folletto dei baschi, dopo una partita anonima da un solo punto, ne fa 21 solo nell'ultimo periodo segnando qualsiasi cosa gli passasse per le mani.

Ma siamo anni luce lontani dalla qualità offensiva dell'anno scorso della pallacanestro del Baskonia. L'attacco, anzi, è proprio il punto dolente di una squadra che ha molti meno tiratori affidabili dall'arco dell'anno scorso e che fatica tantissimo a creare vantaggi. Le due PG sono costantemente in difficoltà. Soprattutto quella titolare, Codi Miller-McIntyre, non ci sembra adatto affatto per una squadra di Eurolega: realizzatore modesto con tiro dall'arco non affidabile e non elevate capacità di playmaking.

Tutti i canestri baschi vengono dalle fiammate di Moneke o Howard. A questo punto qualcosa potrebbe seriamente essere messo in discussione: sia la costruzione del roster che l'allenatore.

In casa Malaga, invece, si è ancora indietro rispetto al livello altissimo dello scorso anno: la squadra ha ancora bisogno di tempo per trovare la condizione migliore. Ma, anche senza brillantezza, la squadra di Navarro rimane avversario solidissimo e scomodo. I malagueni hanno stravinto a rimbalzo (46-33), costruendo lì il loro vantaggio, e hanno spesso attaccato con grande varietà.

Insomma, se una squadra si sta ritrovando, l'altra sprofonda piano piano.

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