L'Efes parte male, va sotto 11-23 nel primo quarto, ma reagisce e, grazie a una straordinaria prova di Larkin, supera un Olympiacos impreciso nel finale.

A Istanbul finisce 91-89 per i padroni di casa.

Efes e Olympiacos: qualità individuale e di squadra

Larkin e Thompson da una parte, Vezenkov e Fournier dall'altra, ma non solo. Efes e Olympiacos possono contare su una notevole qualità nei loro roster e questa sera lo si è visto bene. Sono state diverse le giocate di puro talento da una parte e dall'altra, contro cui le difese non hanno potuto nulla. Tuttavia, è chiaro che nessuna delle due formazioni intenda affidarsi esclusivamente alle proprie stelle, ma punti a costruire un solido sistema di squadra, capace di andare oltre le prestazioni dei singoli.

L'Olympiacos ha un'organizzazione di questo tipo che funziona da anni e che continua ad essere estremamente efficace nonostante i cambiamenti nel roster. L'Efes, invece, è ancora un cantiere aperto che alterna alti e bassi, come è stato possibile notare in questo inizio di stagione. Tuttavia, la direzione sembra quella giusta, come dimostra la vittoria di questa sera contro un avversario di altissimo livello.

L'MVP è ancora una volta Shane Larkin

Ennesima prestazione fenomenale di Shane Larkin, che chiude con 24 punti, 5/7 da due, 4/7 da tre, 4 assist e 7 falli subiti in una serata da protagonista assoluto. Dopo un primo quarto difficile per lui e per tutta la squadra, lo #0 dell'Efes è salito in cattedra trascinando con sé i compagni. Da quel momento in poi, i turchi hanno voltato faccia, hanno segnato 30 punti nel secondo quarto e, nella ripresa, hanno risposto colpo su colpo ai canestri dell'Olympiacos. Il finale punto a punto ha premiato la squadra di Mijatovic, che è stata più fredda nella gestione dei possessi decisivi.

Efes

Fournier prima si scatena poi si perde

20 punti in poco più di 15 minuti sul parquet non li possono segnare in tanti in Eurolega. Evan Fournier è sicuramente nella ristretta lista di coloro che ci possono riuscire, e questa sera lo ha dimostrato. La sua prestazione, però, è macchiata da un pessimo finale, in cui il francese ha perso due palloni sanguinosi in modo abbastanza inspiegabile, tentando di sorprendere la difesa nei primi secondi dell'azione e finendo per sbattere contro il muro turco. A questo si aggiunge la tripla sbagliata a pochi secondi dalla fine, che avrebbe potuto portare la partita all'overtime. Insomma, si poteva fare decisamente di meglio.

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