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Posticipo della quinta giornata di Liga Endesa che vede il big match tra Gran Canaria e Barça con i blaugrana ancora vincenti al termine di una partita assai intensa e piuttosto complicata.

I catalani chiudono così un weekend perfetto bissando due vittorie esterne molto importanti e difficili tra il Pireo e Las Palmas.

Il racconto della partita

Il Barça riprende da dove aveva lasciato: ottima circolazione di palla, triple aperte e 2-8 per iniziare. I canarini si aggrappano a Shurna, mentre la loro difesa non è impeccabile; ma i padroni di casa alzano l'intensità, corrono in transizione e impattano sul 14-14. Poi le difese salgono di fisicità e la seconda parte del quarto vede ben pochi canestri. I ritmi ora si sono stabiliti a livelli altissimi con Willy che fa ottime cose sia in difesa che a rimbalzo. E' il momento delle difese.

Granca trova diversi rimbalzi offensivi e allora il disavanzo è ancora ricucito, ma intanto Parker vola e schiaccia a canestro! I tagliafuori del Barça sono rivedibili e in attacco la manovra ora è meno fluida, mentre Lammers sotto canestro sta facendo benissimo, i blaugrana regalano liberi ai canarini e commettono diverse ingenuità. E allora primo vantaggio Granca sul 33-30 con la tripla di Brussino. Ancora Brussino a schiacciare! Sono già 14 per lui nel primo tempo. L'energia isolana è ora altissima e si va negli spogliatoi sul 37-32.

Si riparte e Nico Brussino è ancora scatenato con due penetrazioni fulminanti al ferro, mentre dall'altra parte le triple catalane continuano a sbattere sul ferro. Tutto funziona alla grande invece per Gran Canaria tra intensità difensiva e giocate offensive: sulla tripla di Lammers è allungo vero sul 44-35. Si corre, si corre tantissimo, ma ora anche il Barça finalmente rialza l'intensità e trova tanti punti nel pitturato con Willy. A 3'40"dalla fine del quarto i catalani sono già tornati avanti 50-51. Si arriva agli ultimi 1'0 sul 59-56 in grande equilibrio.

Parker esce per 5 falli dopo una difesa molto fisica su Brussino, mentre continua la grande prova di Lammers. Il Barça alza il tasso di cinismo e Abrines è clutch così come al Pireo, mentre Gran Canaria mostra segni di stanchezza con un attacco statico che non può essere efficace. Jokubaitis ora sale in cattedra e segna canestri importantissimi. La difesa isolana si perde Abrines ed è il peggiore errore che si possa fare: solo retina e 71-78. Granca ora sembra davvero non farcela più e la partita pare nelle mani degli ospiti. Il Barça infatti non sbaglia e chiude 73-83.

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Gran Canaria dura tre quarti, il Barça è solidissimo

Partita ad altissima intensità quella andata in scena alla Gran Canaria Arena. I padroni di casa giocano una gara fisica, energica e propositiva: e infatti conducono per lunghi tratti contro un avversario che ha ancora nella gambe le scorie della dura gara di Atene.

Però giocare su quei ritmi cavalcando sempre gli stessi uomini alla lunga può essere un problema e allora nell'ultimo quarto gli uomini di Lakovic - comunque autori di un'ottima prova che conferma la loro pallacanestro propositiva e frenetica - crollano fisicamente e subiscono un parziale da 14-27.

Grandi rotazioni in casa Barça, invece, proprio per sopperire alle difficoltà fisiche delle due partite in 48 ore. La gestione di Grimau, da questo punto di vista è ottima: si va, infatti, dai 25'29" di Da Silva agli 11'36" di Brizuela con una distribuzione degli sforzi pressoché perfetta.

E anche la gestione emotiva della gara è perfetta da parte dei blaugrana. Solidi e compatti per 30 minuti, rientrando sempre dopo le spallate isolane; letali e cinici negli ultimi 10 minuti quando era arrivato il momento di vincere la partita. La cosa impressionante, poi, è come tutti i giocatori sembrano coinvolti e pienamente dentro il progetto. Insomma, a differenza delle scorse stagioni, sembra che ci sia davvero un ottimo clima tra i catalani.

Tra tutti spicca la prova di Brussino (18 punti), straordinario per il suo atletismo e per la sua capacità di attaccare l'area e di segnare dall'arco indistintamente. Non a casa Grimau gli ha dovuto mettere addosso Parker in versione segugio. In casa Barça, invece, fondamentale l'apporto di Hernangomez (11+6) per la sua costante pericolosità in area e la grande prova di Jokubaitis, un giocatore che pare rinato sotto la nuova gestione tecnica. Da soldatino utilizzato prettamente in fase difensiva, si è riscoperto attaccante intelligente e volitivo, capace di spaccare le difese: 14 punti, 4 rimbalzi e 6 assist per lui.

Prosegue l'ottobre perfetto del Barcellona e la bontà di un progetto che fino a tre settimane sembrava già in difficoltà, mentre ora ci sembra decisamente sulla strada giusta.

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