Euroleague, l'Efes fa 15/30 dall'arco e abbatte l'Olympiacos nell'ultimo quarto
Un partidazo alla Sinan Erdem: l'Efes ospita tra le mura amiche l'Olympiacos in quello che è un remake della semifinale della scorsa Euroleague. Una partita con tantissime sfide, tantissimi duelli ed una quantità di talento in campo notevole.
Un match - il numero 46 tra le due squadre - che vede la presenza in campo di fuoriclasse assoluti come Vezenkov e Clyburn, senza dimenticarsi naturalmente di Micic, Sloukas e tanti altri. All'assenza prolungata di Larkin nei turchi si aggiunge quella meno preventivata di M'Baye per attacco influenzale nelle ultime ore, i greci ritrovano invece Alec Peters.
Momento di ottima forma per i Campioni d'Europa che sono reduci dalle 3 vittorie in fila con Barca, Olimpia e Virtus, mentre il team di Bartzokas ha perso a Tel Aviv nell'ultima trasferta, cui ha fatto seguito il successo casalingo con l'Alba Berlino.
La sfida giocata in Turchia e valida per il turno numero 11 di Euroleague conferma le aspettative di partita dagli altissimi contenuti tecnici e consegna al team di Ataman il successo consecutivo numero 4, che si sta riportando ampiamente in linea di galleggiamento dopo settimane complicate. I greci controllano i primi 20' ma subiscono la rimonta turca nel terzo e quarto quarto.
Una partita che ha vissuto due momenti completamente differenti: l'Olympiacos è andato subito in fuga con uno 0-10 iniziale ed ha sempre controllato ritmo ed azioni offensive nel primo tempo, l'Efes ha blindato la propria difesa ed ha trovato in attacco percentuali imponenti da oltre l'arco nel secondo.
Il finale alla Sinan Erdem è 82-71, con i turchi che piazzano un ultimo periodo da 30-18 devastante, per un complessivo 49-30 negli ultimi 20' di gioco: difesa, attacco ed una qualità di gioco imponente per la truppa di Ataman, che hanno la solita prova devastante della coppia Clyburn-Micic nel momento topico.
Primo tempo perfetto per l'Oly, secondo tempo asfittico
Il primo tempo dell'Olympiacos nel round 11 è praticamente perfetto, i greci controllano il ritmo a proprio piacimento e trovano punti importanti da tanti interpreti, con Fall, Vezenkov e Sloukas a fare malissimo all'Efes: il break di 0-10 dell'avvio di match è un messaggio chiaro e tondo ai Campioni d'Europa, che sono in chiara difficoltà contro la difesa reds.
I turchi perdono tantissimi palloni (5 in un quarto), vanno fuori ritmo, non trovano mai il bandolo della matassa e non riescono mai a completare la rimonta nei pochi momenti di buio del team di Bartzokas. Micic in 10' scrive virgola con il solo Clyburn ad essere un vero pericolo, la partita ha un canovaccio ben preciso che raramente viene cambiato, i greci trovano spesso e volentieri soluzioni ad altissima percentuale.
Il primo tempo dei reds è perfetto e la percentuale dall'arco è più che accettabile, ma la vera differenza la fa il controllo del pitturato: i tagli offensivi di Vezenov fanno malissimo insieme alla presenza massiccia di Fall, che domina grazie alla stazza ed ai suoi centimetri. Il lungo francese riceve costantemente nei pressi del ferro e da quella posizione non può sbagliare neanche volendo. 10/14 da due per i greci, 72%. Impeccabile.
La ripresa greca - salvo un sussulto siglato da un comunque positivo Vezenkov - è un inno alla sterilità, l'Efes alza l'intensità difensiva e recupera diversi palloni grazie alle mani rapide di Beaubois (3 stl) ed ad una difesa più pressante sulle linee di passaggio, Fall ad eccezione di due occasioni non è più coinvolto e non tiene i ritmi altissimi, le percentuali nel pitturato scendono al 60%.
I reds di Bartzokas - fatto salvo per un paio di triple di Vezenkov e Larentzakis abbassano la percentuale al 30% e calano difensivamente, incassando 49 punti nei secondi 20': per vincere in Turchia serve ovviamente di più, ossia una prova concreta in 40'.
Le triple dell'Efes, Beaubois devastante, Micic illumina
Il secondo tempo in questo turno 11 di Euroleague dell'Efes è praticamente perfetto: i turchi guidati dal 5/6 da lontano di Beaubois e dalle giocate devastanti del duo Clyburn-Micic dominano per intensità, qualità delle giocate ed efficienza al tiro da lontano, prendendo il comando delle operazioni ad inizio ultimo periodo e senza più voltarsi indietro.
Alla fine la squadra di Ataman - con il talento imponente degli esterni - ha ragione della difesa greca, che impazzisce prima e si affloscia poi: i reds affondano negli ultimi 10' con un 30-18 che non ammette repliche, tra talento e lucidità di un team turco ormai totalmente in gas. Se il 19-12 ha dato di Micic e soci ha aperto un piccolo allarme nelle menti greche con l'attacco che è andato via via spegnendosi, l'ultima frazione ha fatto suonare ogni campanella possibile.
Talento, precisione chirurgica e la capacità di affondare il colpo nei momenti più caldi, l'Efes è praticamente impeccabile nella ripresa sulle due metà campo: se della metà campo difensiva abbiamo parlato sopra, con l'Olympiacos costretto a soli 30 punti realizzati, l'altra parte del campo ha portato in dote ben 49 punti messi a segno. 15/30 nelle triple, 50% esatto: 20 punti percentuali più della squadra di Bartzokas.
Micic e Clyburn, star di Euroleague a guidare gli esterni davanti a Simon
Come detto sopra, l'Efes ha tirato con il 50% sia da 2 che da 3, percentuali eccellenti che hanno permesso alla squadra di Ataman di recuperare un divario di 10 lunghezze raggiunto sia nel primo che nel terzo quarto. Una rimonta guidata dagli esterni turchi, ancora una volta fenomenali e determinanti, con Larkin che scalda i motori e avvicina il rientro...
Come detto, gli esterni: i greci hanno trovato 25 punti dalla coppia Sloukas-Larentzakis. Una partita decisa lì, nei ruoli di play, guardia ed ala piccola, con Vezenkov abile a reggere il colpo sino al 30', prima di finire travolto anche lui dall'ondata turca.
I turchi - ispirati dalla presenza di un grande ex giocatore come Kruno Simon - hanno cominciato a bombardare da oltre l'arco e attaccare con rapidità e dinamismo il ferro dell'Olympiacos: Micic ne scrive 18 con 9 rimbalzi e 9 assist, Clyburn ne mette 23 confermando il ruolo di miglior realizzatore e Beaubois ne scrive 19 con 5/6 da lontano.
60 punti su 82 complessivi arrivano dai 3 esterni, che tirano 22/39 dal campo (12/22 da lontano) e sommano un totale di 78 di PIR sul 98 complessivo dei turchi di Ataman. Che la squadra di Istanbul affidi buona parte del proprio successo alle prove degli esterni è fuori di dubbio, che siano totalmente immarcabili è altrettanto chiaro.
Auguri alle difese avversarie, quando dovranno provare a marcare contemporaneamente Larkin, Micic e Clyburn, senza considerare l'apporto del solito Beaubois, di Bryant e di lunghi corridori come Polonara. Se tanto dà tanto, i Campioni d'Europa vanno dritti nel novero delle squadre ingiocabili con una quadra del cerchio precisa e perfetta: come si difendono quei 3 esterni? Alle difese l'ardua sentenza...